Chiesa di San Mauro (Baselga di Piné)
Chiesa di San Mauro | |
---|---|
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | San Mauro (Baselga di Piné) |
Coordinate | 46°07′28.7″N 11°13′17.7″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Mauro |
Arcidiocesi | Trento |
Stile architettonico | Gotico-rinascimentale[1] |
Inizio costruzione | Precedente al 1242 |
Completamento | 1602 |
La chiesa di San Mauro è una chiesa cattolica situata a San Mauro, frazione del comune trentino di Baselga di Piné; è sussidiaria della parrocchiale di Santa Maria Assunta di Baselga e fa parte dell'arcidiocesi di Trento[2]. Originaria pieve dell'altopiano di Piné, è uno degli edifici di culto più antichi della zona[1][3].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima attestazione storica della chiesa risale al 1242, data di un documento in cui viene citato il plebano della plebis S. Mauri de Pinedo; la chiesa ebbe infatti la funzione di pieve per l'altopiano di Piné fino alla metà o alla fine del XV secolo, venendo soppiantata dalla vecchia chiesa di Santa Maria Assunta di Baselga e perdendo quindi d'importanza[2][3] (secondo una tradizione fu preceduta in questa funzione della chiesa di Santo Stefano a Santo Stefano di Fornace[4]).
Della prima chiesa sopravvive solamente il campanile, poiché l'edificio venne quasi totalmente ricostruito intorno al 1443; anche questa seconda struttura sopravvive solo nell'abside, poiché entro il 1502 essa venne parzialmente riedificata, modificando l'arco santo e costruendo una nuova navata più grande, a due campate; allo stesso periodo risalgono gli affreschi dell'interno, in parte attribuiti al bavarese Konrad Waider, che lavorò anche alla cappella di castel Thun[2][3].
La nuova navata venne prolungata di una campata, comportando quindi il rifacimento della facciata, tra il 1530 e il 1580, e nello stesso periodo venne probabilmente fatta anche la sagrestia. Nel 1596 venne rifatto il tetto, e nel 1602 venne aggiunto il portale in facciata. Da allora, l'edificio ha subìto soltanto interventi minori o conservativi: riparazioni al campanile e inserimento di barbacani di rinforzo (1646), rimaneggiamento del tetto (1683), riparazione delle bifore del campanile (1700), rafforzamento dei muri del portico (1733)[2]. Tra il 1979 e il 1982 è stato realizzato l'adeguamento liturgico, sopraelevando il presbiterio con una pedana in legno e arredandolo con mobili in legno, incluso l'altare verso il popolo[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa sorge sulla collina che sovrasta l'abitato di San Mauro, a 806 metri di quota, orientata verso est; l'ingresso è preceduto da un ampio sagrato con muri perimetrali in porfido, mentre sul lato destro e sul retro è circondata dal camposanto[2].
La facciata è a capanna, preceduta da un portico a tre campate con colonne a capitelli ionici, coperto da tre spioventi ricoperti in lastre di porfido; sotto al portico si aprono il portale d'ingresso e, ai suoi lati, due finestre rettangolari[2].
Accanto al presbiterio, sul lato sinistro, si eleva il campanile romanico, a base quadrata, con cella campanaria delimitata da cornicioni marcapiano aperta da due ordini di bifore, e terminante con una cuspide piramidale; ancora più dietro si trova la sagrestia. Il tetto è due falde sulla navata, e a padiglione sull'abside, e rivestito ovunque con lastre di porfido[1][2].
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'interno è pavimentato in battuto di calce; è composto da un'unica navata, coperta da volte a crociera e suddivisa in tre campate da due archi traversali a sesto acuto poggianti su semipilastri (rettangolari per il primo e poliginali per il secondo)[2].
L'arco santo, anch'esso a sesto acuto, precede il presbiterio con volta reticolata, terminante con abside poligonale[2]. L'ambiente è illuminato da sei finestre: le due di controfacciata e altre cinque sul lato sinistro (una in ogni campata della navata, una nel presbiterio e una nell'abside); nel presbiterio è inoltre presente la porta per la sagrestia.
L'interno è in parte affrescato: dipinti murali si trovano sulla parete sinistra della campata più interna della navata, sull'intradosso dell'arco santo, nel presbiterio e infine nell'abside, dove si trova un ciclo tardo gotico ad opera di Konrad Waider[2][3].
Il tesoro più importante della chiesa è senza dubbio il trittico a portelle barocco appoggiato contro la parete sinistra della navata, opera quattrocentesca in legno scolpito e dorato di probabile scuola bolzanina[1][3]. Cuore dell'opera sono le tre sculture della Madonna Immacolata e dei santi Mauro e Giovanni Battista; le portelle raffigurano, all'interno, bassorilievi di santo Stefano (a sinistra) e san Michele (a destra), mentre le facce esterne si combinano in un'immagine dell'Annunciazione. La predella inferiore riporta al centro un gruppo scultoreo di Gesù Cristo con i dodici apostoli; le portelle raffigurano all'interno le sante Margherita d'Antiochia e Barbara, e all'esterno vari altri santi[3].
Nella chiesa sono conservate infine anche due tele di Paolo Naurizio (della famiglia Naurizio) e, nell'altare maggiore barocco, una pala del trentino Carlo Pozzi datata 1648[1][3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Chiesa di San Mauro a Baselga di Piné, su Piné Cembra. URL consultato il 3 dicembre 2021.
- ^ a b c d e f g h i j k Chiesa di San Mauro <San Mauro, Baselga di Piné>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 dicembre 2021.
- ^ a b c d e f g La chiesa di San Mauro di Pinè, su Cuore Trentino. URL consultato il 4 dicembre 2021.
- ^ Chiesa di Santo Stefano a Fornace, su visitpinecembra.it. URL consultato il 3 novembre 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Mauro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Mauro, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.