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Cherilo di Iaso

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Cherilo di Iaso (in greco antico: Χοίριλος?, Chóirilos; Iasos, IV secolo a.C. – ...) è stato un poeta greco antico.

Nativo di Iasos, Cherilo fu al seguito di Alessandro Magno nelle sue campagne di conquista.

La tradizione riporta che aveva pattuito con il re macedone una particolare ricompensa per le sue composizioni: una moneta d'oro per un verso giudicato bello e uno schiaffo per ogni verso ritenuto brutto[1]. La stessa tradizione, sicuramente in modo ironico, riporta che il poeta morì a causa delle percosse.

Sotto il nome di Cherilo resta un epigramma sul re Sardanapalo, di connotazione gnomica e scherzosa, tramandato da Strabone e Ateneo[2]ː

«Sapendo bene che sei solo mortale,
seconda il desiderio, trova gioia
nei discorsi; morto, non godrai.
Sì, non sono che un cencio, anche se regnai sulla gran Ninive. Ora ho
ciò che mangiai, ciò che commisi e quante
gioie d'amore ebbi; ciò che resta,
seppur molto, è tutta spazzatura»

Avrebbe, comunque, scritto, secondo Suda[3], un poema epico-storico, i Lamiakà, sulla guerra lamiaca, appunto[4], oltre che versi su Alessandro Magno, la qualità dei quali può essere stimata dall'osservazione attribuita ad Alessandro, che avrebbe preferito essere il Tersite di Omero piuttosto che l'Achille di Cherilo[5].

  1. ^ Orazio, Epistole, II 1, 232; Ars Poetica, 357.
  2. ^ Strabone, XIV 989C; Ateneo, VIII 336a
  3. ^ . IV p. 834(595) Adler.
  4. ^ Sh 154.
  5. ^ Pseudo-Acrone, scolio a Ars Poetica, 357.
  • J. Walsh, The Lamiaka Of Choerilus of Iasos and the genesis of the term "Lamian War" , in "The Classical Quarterly", New Series, Vol. 61, No. 2 (2011), pp. 538-544.
  • M. Pelucchi, Cherilo di Iaso. Testimonianze, frammenti, fortuna, De Gruyter, Berlin/Boston, 2022.

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