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Castello di Chillon

Coordinate: 46°24′51″N 6°55′39″E
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Castello di Chillon
Château de Chillon
Vista del castello da nord
Stato attualeSvizzera (bandiera) Svizzera
CantoneCantone di Vaud
CittàVeytaux
IndirizzoAvenue de Chillon 21, 1820 Veytaux
Coordinate46°24′51″N 6°55′39″E
Mappa di localizzazione: Svizzera
Castello di Chillon
Informazioni generali
TipoCastello
Stileromanico, gotico
Altezza25 mt (torre centrale)
Costruzionesecolo X-secolo XIII-secolo XIV
Materialepietra, mattoni
Primo proprietarioGaucher de Blonay[1]
Condizione attualeottima
Proprietario attualeSvizzera (bandiera) Svizzera
Visitabile
Sito web Le château de Chillon, su chillon.ch (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
Informazioni militari
Utilizzatore Contea di Savoia
Ducato di Savoia
Berna
Repubblica Elvetica[2]
Canton Vaud
Azioni di guerraAssedio di Chillon, 1536
NoteIl castello fu reso popolare da Lord Byron, che scrisse nel 1816 il poema Il prigioniero di Chillon.
Il maniero è una delle ambientazioni del racconto Daisy Miller di Henry James del 1878.
(FR) Swiss Castles, su swisscastles.ch.
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Il castello di Chillon (Château de Chillon) è situato a Veytaux, sulla riva del lago di Ginevra, vicino a Montreux, Svizzera. Esso consta di 100 costruzioni indipendenti che furono gradualmente unite e che adesso formano un unico edificio[senza fonte].

Lo sperone roccioso su cui è stato costruito il castello fu abitato fin dall'età del bronzo. Le parti più vecchie del castello non sono state definitivamente datate, ma la prima registrazione scritta è del 1150.[3]

Il castello visto dal forte di Chillon

Periodo Romano

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Durante gli scavi del XIX secolo, sono stati ritrovati oggetti risalenti all'epoca romana. Le prime costruzioni risalgono al X secolo, anche se è probabile che precedentemente fossero già presenti strutture militari, data la posizione strategica.

A partire da un doppia palizzata in legno, i romani fortificarono il luogo prima che fosse aggiunto nel X secolo un mastio quadrato.

Periodo Sabaudo

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Al tempo della prima testimonianza scritta del castello (1150), il castello era di proprietà dei Conti di Savoia. Posto sulla Via Francigena, i Savoia installarono un pedaggio per coprire i costi della manutenzione.[4] All'epoca il castello veniva usato sia per scopi militari, ma fungeva anche da residenza per i conti. Nel XIII secolo Pietro II di Savoia trasformò il castello in residenza estiva. Durante lo stesso periodo venne utilizzato anche come carcere, il prigioniero più famoso fu François Bonivard, prete protestante che si oppose alla conversione e venne imprigionato a Chillon per sei anni.

Il 1348 fu uno degli anni peggiori per la storia di Chillon, con le devastazioni dovute alla peste nera. Nel castello vennero richiusi e torturati numerosi ebrei, al fine di fargli confessare di avere avvelenato l'acqua dei pozzi. Circa 300 comunità vennero espulse o distrutte per l'accaduto, senza intervento da parte dei Savoia.

Periodo Bernese

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Con l'espansione dei propri territori, il Ducato di Savoia non riuscì più a gestire il vasto territorio e decise di abbandonare i castello, che venne quindi occupato dai bernesi nel 1526. Il castello venne parzialmente danneggiato da un incendio durante un attacco. Venne poi restaurato, ma era ancora molto poco accogliente. Il castello divenne la residenza dell'ufficiale giudiziario bernese fino 1733, anno in cui venne abbandonato per una residenza a Vevey.[5]

Periodo Vodese

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Il 10 gennaio 1798 i patrioti di Vevey e Montreux reclamarono il castello dai bernesi, che si arresero senza combattere. Il castello divenne un bene nazionale durante la rivoluzione Vodese. Nel 1835 la fortezza fu trasformata in magazzino per l'artiglieria e subì alcune modifiche per facilitare il passaggio dei cannoni. Nel 1866 il mastio ospitava gli archivi e il castello di Chillon fungeva da prigione militare.

Castello di Chillon video
  1. ^ Vassallo di Umberto III di Savoia attestato in una carta del 1150
  2. ^ Subito dopo la Repubblica Lemanica
  3. ^ chillon.ch, https://web.archive.org/web/20180902220657/https://www.chillon.ch/fr/P11451/la-periode-savoyarde-xiie-siecle-1536?group=765. URL consultato il 28 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2018).
  4. ^ (EN) lise, The Savoy Period | Chillon, su www.chillon.ch, 19 febbraio 2020. URL consultato il 26 novembre 2022.
  5. ^ (EN) lise, The Bernese Period | Chillon, su www.chillon.ch, 19 febbraio 2020. URL consultato il 26 novembre 2022.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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