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Capuliato

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Pomodoro capuliato
Origini
Altri nomiCapuliata
Luogo d'origineItalia (bandiera) Italia
RegioneSicilia
Zona di produzioneoriginariamente a Vittoria, poi negli altri comuni del Libero consorzio comunale di Ragusa, Gela, Niscemi e altre aree della Sicilia sud orientale
Dettagli
Categoriacondimento
Ingredienti principalipomodori secchi, basilico

Il pomodoro capuliato è un condimento tradizionale della cucina siciliana a base di pomodori secchi, legato in particolare al territorio del comune di Vittoria, nel Libero consorzio comunale di Ragusa. Il nome originale in siciliano significa tritato,[1] tuttavia in altre zone della Sicilia, ma non nella Piana di Vittoria dove è nato e grazie alla quale si è diffuso,[2][3][4] viene chiamato anche capuliata, soprattutto per riferirsi ad un piatto di pasta condito, come se ci si riferisse ad una "spaghettata".[5][6]

Il termine capuliato, o capuliatu in siciliano, ha il significato di ammorsellato o triturato e si riferisce tipicamente al tipo di lavorazione. Quindi pomodori capuliati o il "capuliato di carne", cioè la carne trita, il classico macinato di carne.

L'origine della parola è presente nel latino volgare, dove esisteva la voce capulare che voleva dire "fare a pezzettini". Dal latino, si è evoluta nell'ara­go­ne­se col verbo "capolar", rimasto uguale in ca­ta­la­no e in spa­gno­lo ca­sti­glia­no. Ancora oggi, tanto in Spagna quanto in Sicilia, il termine si riferisce all'ammorsellare.[7]

Inizialmente in Europa il pomodoro venne usato come pianta ornamentale ed è solo nell'800 che si diffuse a livello gastronomico.[8] Si concorda sul fatto che il capuliato nasca e si diffonda da Vittoria,[2][3] città dove fin dalle sue origini il territorio era facilmente sfruttabile a livello agricolo.[9] Tra le aree di diffusione del prodotto, Vittoria è sempre stata di gran lunga quella con maggior produzione e tradizione dell'ortaggio,[10] infatti vi è situato uno dei più grandi mercati ortofrutticoli d'Italia.[11] Il capuliato nacque quando ancora non erano praticati i metodi di conservazione della salsa di pomodori e la coltivazione in serra di questi ultimi. La ricetta si è diffusa velocemente in altre aree della provincia e nella vicina Gela. Non avendo a disposizione i pomodori in inverno, questi venivano essiccati e lavorati nei mesi caldi, solitamente luglio e agosto, e conservati per poi condire la pasta e il pane durante l'anno.[12]

Preparazione e utilizzo

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I pomodori vengono prima lavati, poi tagliati, salati ed essiccati al sole. Successivamente vengono macinati, solitamente con un tritacarne e generalmente posti sottolio, in una marinatura che prevede basilico o origano, e altri sapori in aggiunta a seconda dei gusti che possono essere per esempio aglio, peperoncino o delle foglie di alloro sotto al coperchio del barattolo.[3][12]

Nella classica preparazione alla vittoriese, ingredienti come il basilico o il peperoncino sono triturati assieme ai pomodori, aggiunti man mano che si macina la materia prima.[4]

Il capuliato viene utilizzato principalmente per condire pasta, pane o delle bruschette,[3] ma anche per insaporire le focacce ripiene tipiche del ragusano, le scacce.[13]

Ricette più comuni

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La classica pasta al capuliato prevede aglio, olio extra vergine d'oliva e capuliato, con l'aggiunta di basilico o prezzemolo alla fine (elementi che però una volta non erano facilmente reperibili in inverno). Può essere arricchita con molliche di pane fritte, pangrattato, formaggio grattugiato ed altri condimenti. Sono indicate le paste lunghe, solitamente si cucinano i classici spaghetti n°5.[14][15] Il pane è farcito con capuliato, olio extra vergine di oliva e ingredienti come formaggio, origano o basilico, acciughe, peperoncino.[16]

Produzione industriale e reperibilità

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Sono ormai diverse le aziende produttrici, soprattutto a Vittoria,[17] patria del capuliato appunto, grazie alle quali il prodotto è facilmente reperibile nelle salumerie o supermercati di tutta la Sicilia, soprattutto sud orientale.[15] Rimane ancora forte la tradizione della produzione casereccia.[12][17]

  1. ^ Capuliato - Pesto rosso, su pinterest.it. URL consultato il 17/04/2020.
  2. ^ a b Alla scoperta del “capuliàtu”: la conserva siciliana dalla storia “gustosa”, in sicilianpost.it, 27 febbraio 2019. URL consultato il 17 aprile 2020.
  3. ^ a b c d Bigoli con capuliato, 'nduja e zucchine, su dallacucinadijo.blogspot.com, 11 luglio 2011.
  4. ^ a b Scopri Vittoria, in comunevittoria.gov.it. URL consultato il 15 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2020).
  5. ^ Capuliata, su tipico-sicilia.it. URL consultato il 16/05/2014 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2010).
  6. ^ Capuliata, su cucinario.it. URL consultato il 16/05/2014 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2014).
  7. ^ Alla scoperta del “capuliàtu”:la conserva siciliana dalla storia “gustosa”, in sicilianpost.it, 27 febbraio 2019. URL consultato il 17 aprile 2020.
  8. ^ La storia del pomodoro, su pomodoro.museidelcibo.it.
  9. ^ VITTORIA, su sicilyweb.com.
  10. ^ Agromafie e Caporalato, su books.google.it.
  11. ^ Vittoria (RG), fiore all’occhiello dell’agricoltura siciliana e non solo, su centrometeosicilia.it, 7 dicembre 2018. URL consultato il 23 settembre 2019.
  12. ^ a b c Pomidoro Secchi, in gelacittadimare.it. URL consultato il 13 aprile 2020.
  13. ^ Gastronomia della provincia di Ragusa, su turismoaragusa.it. URL consultato il 22 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2014).
  14. ^ Capuliato – Pesto rosso, su giallozafferano.it, 26 agosto 2016.
  15. ^ a b A pasta co’ capuliato. L’alternativa alla spaghettata aglio, olio e peperoncino, su gela.italiani.it, 13 giugno 2017.
  16. ^ Pane cunzatu, in pomodorisecchi.com.
  17. ^ a b Vittoria. Boom di visitatori all'Emaia. Il sindaco: in primavera un'altra fiera con-sagra del pomodorino, su italreport.it, 12 novembre 2015.

Voci correlate

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