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Buflomedil

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Buflomedil
Nome IUPAC
4-(pyrrolidin-1-yl)-1-(2,4,6-trimethoxyphenyl)butan-1-one
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC17H25NO4
Massa molecolare (u)307.38 g/mol
Numero CAS55837-25-7
Numero EINECS259-851-3
Codice ATCC04AX20
PubChem2467
DrugBankDBDB13510
SMILES
COC1=CC(=C(C(=C1)OC)C(=O)CCCN2CCCC2)OC
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
orale, intramuscolare ed endovenosa
Indicazioni di sicurezza

Il buflomedil è un farmaco che in passato venne utilizzato, come coadiuvante, per il trattamento della claudicatio intermittens e della malattia vascolare periferica cronica.

Il farmaco agisce a livello del circolo arterioso periferico dove, grazie ad un meccanismo di inibizione non competitiva dei recettori adrenergici, provoca un rilassamento della muscolatura liscia vasale. Alla azione di vasodilatazione della molecola sembrerebbe contribuire anche una debole azione calcio-antagonista.
Il buflomedil avrebbe anche un'azione favorevole sui fattori emoreologici. Inibisce infatti l'aggregazione piastrinica, migliorando la deformabilità dei globuli rossi e la viscosità del sangue.[1][2]
Anche la distribuzione dei valori di pO2 tissutali risulta migliorata.
L'Agenzia europea per i medicinali (EMEA) nel maggio del 2011, raccomandò la sospensione delle formulazioni orali dei medicinali contenenti buflomedil, in quanto i benefici del farmaco non superano i rischi.[3] La raccomandazione fu preceduta nel 2006 dalla decisione della agenzia francese del farmaco di ritirare dal mercato la formulazione orale da 300 mg di buflomedil per alcuni casi di sovradosaggio, accidentali o volontari, con esito fatale.[4][5][6][7]

Farmacocinetica

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Dopo somministrazione orale il farmaco è ben assorbito a livello del tratto gastroenterico. Una quantità pari a circa il 50-80% della dose somministrata per os è rinvenibile a livello sistemico.
Il picco ematico è raggiunto in 1,5-4 ore.
L'emivita è di circa 3 ore.[8][9] Il legame con le proteine plasmatiche varia, alle concentrazioni terapeutiche, dal 50% all'80%.
L'escrezione è prevalentemente urinaria (90% della dose) sia come farmaco attivo o metabolizzato (nella misura dell'80%).

La DL50 nel topo per via intra peritoneale è di 74 mg/kg. Nel ratto quando viene somministrato per os è di 600 mg/kg.

Buflomedil è indicato nelle affezioni vascolari periferiche su base arteriosclerotica,[10] nella insufficienza vascolare, nella claudicatio intermittens[11] ed in caso di crampi e morbo di Raynaud.[12][13] e di Bürger. Il farmaco è stato inoltre utilizzato per migliorare la circolazione in soggetti con insufficienza cerebrovascolare cronica e demenza senile.[14][15][16] Una review del 2001 ha evidenziato "una mancata evidenza di efficacia del buflomedil nella claudicatio intermittens"[17] mentre un'analoga review del 2008 sottolineava che il beneficio determinato dall'uso di buflomedil è piccolo se lo si considera in relazione ai possibili problemi di sicurezza ed al suo ristretto range terapeutico.[18]

Effetti collaterali ed indesiderati

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Il buflomedil può causare disturbi gastrointestinali, cefalee, vertigini, sonnolenza, insonnia, vampate e prurito. possono manifestarsi tachicardia, fibrillazione atriale, aumento della creatininemia, aumento del flusso mestruale, ipertensione arteriosa, aumento della diuresi, psoriasi ed epistassi.

Controindicazioni

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Controindicato nell'ipersensibilità nota al farmaco. Può dare sonnolenza e vertigini, per cui si consiglia cautela nello svolgimento di attività che richiedono integrità dello stato di vigilanza.

Gravidanza ed allattamento

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In mancanza di adeguati dati clinici sulla sicurezza dell'uso del buflomedil durante la gravidanza e l'allattamento, se ne sconsiglia l'uso, in particolare nei primi tre mesi di gravidanza.

Sovradosaggio

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Buflomedil presenta un ristretto indice terapeutico, per tale motivo è opportuno non superare mai la dose massima raccomandata. L'iperdosaggio può manifestarsi con gravi effetti neurologici e cardiovascolari ed in particolare con tachicardia, ipotensione e convulsioni.
In questo caso è necessario intervenire con misure di sostegno: in caso di eccitazione si consiglia l'uso di una benzodiazepina.

J.A. Badmin et al., J. Chromatog. 172, 319, 1979. J. Duteil et al., Therapie 30, 207, 1975; G. Rosas et al., Angiology 32, 291, 1981; S.P. Clissold et al., Drugs 33, 430, 1987; F. Briguglio et al., J. Int. Med. Res. 13, 131, 1985; G. Leonardo et al., Curr. Ther. Res. 36, 1016, 1984; F. Briguglio et al., ibid. 14, 115, 1986.

  1. ^ Perego MA, Sergio G, Espureo M, Francisci A, Artale F, Haemodynamic and haemorheological effects of buflomedil in patients with peripheral occlusive arterial disease, in Curr Med Res Opin, vol. 8, n. 3, 1982, pp. 178–87, DOI:10.1185/03007998209112380, PMID 7128189.
  2. ^ Mozzi E, Chiurazzi D, Spinola A, Annoni F, Germiniani R, Effects of buflomedil in a group of patients with chronic peripheral arterial diseases. Clinical and hemorheological evaluation, in J. Int. Med. Res., vol. 13, n. 6, 1985, pp. 317–21, PMID 4076530.
  3. ^ EMA: http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages/medicines/human/public_health_alerts/2011/11/human_pha_detail_000045.jsp&mid=WC0b01ac058001d126 Archiviato il 23 gennaio 2012 in Internet Archive.
  4. ^ (FR) Medernach C, Garnier R, Efthymiou ML, [Acute poisoning by buflomedil], in Nouv Presse Med, vol. 10, n. 42, novembre 1981, p. 3496, PMID 7312610.
  5. ^ Gueugniaud PY, Roux H, Petit P, Acute buflomedil intoxication: a critically life-threatening condition, in Intensive Care Med, vol. 21, n. 5, maggio 1995, pp. 463–4, PMID 7665760.
  6. ^ (FR) Danel V, Saviuc P, Vincent F, Barret L, Debru JL, [Acute fatal poisoning with buflomedil], in J Toxicol Clin Exp, vol. 8, n. 4, 1988, pp. 243–6, PMID 3216338.
  7. ^ Tracqui A, Deveaux M, Kintz P, Mangin P, Gosset D, A fatal case of buflomedil self-poisoning: toxicological data and literature review, in Forensic Sci. Int., vol. 71, n. 1, gennaio 1995, pp. 43–9, PMID 7875617.
  8. ^ Rey E, Barrier G, d'Athis P, et al., Pharmacokinetics of buflomedil after intravenous and oral administration, in Int J Clin Pharmacol Ther Toxicol, vol. 18, n. 10, ottobre 1980, pp. 437–41, PMID 7203720.
  9. ^ Gundert-Remy U, Weber E, Lam G, Chiou WL, Mann W, Aynilian GH, The clinical pharmacokinetics of buflomedil in normal subjects after intravenous and oral administration, in Eur. J. Clin. Pharmacol., vol. 20, n. 6, 1981, pp. 459–63, PMID 7286057.
  10. ^ (DE) Trübestein G, Balzer K, Bisler H, et al., [Buflomedil in arterial occlusive disease. Results of a controlled study], in Dtsch. Med. Wochenschr., vol. 107, n. 51-52, dicembre 1982, pp. 1957–61, DOI:10.1055/s-2008-1070239, PMID 6756854.
  11. ^ Rosas G, Cerdeyra C, Lucas MA, Parano JR, Villa JJ, Comparison of safety and efficacy of buflomedil and naftidrofuryl in the treatment of intermittent claudication, in Angiology, vol. 32, n. 5, maggio 1981, pp. 291–7, PMID 7235299.
  12. ^ Courbier R, Bergeron P, Fouque R, Double-blind capillaroscopic study of the activity of buflomedil in Raynaud's syndrome: a report on 80 cases, in Angiology, vol. 32, n. 10, ottobre 1981, pp. 676–8, PMID 7325403.
  13. ^ Le Quentrec P, Lefebvre ML, Double-blind placebo-controlled trial of buflomedil in the treatment of Raynaud's phenomenon: six-month follow-up, in Angiology, vol. 42, n. 4, aprile 1991, pp. 289–95, PMID 1673051.
  14. ^ Jansen W, Bruckner GW, Jansen P, The treatment of senile dementia associated with cerebrovascular insufficiency: a comparative study of buflomedil and dihydrogenated ergot alkaloids, in J. Int. Med. Res., vol. 13, n. 1, 1985, pp. 48–53, PMID 3884411.
  15. ^ Demichelis Genesio MA, Sanz MC, Evaluation of buflomedil in geriatric patients suffering from vascular cerebral insufficiency, in Angiology, vol. 32, n. 10, ottobre 1981, pp. 717–28, PMID 7034593.
  16. ^ Levinson B, Wright P, Barklem S, Effect of buflomedil on behaviour, memory, and intellectual capacity in patients with dementia. A placebo-controlled study, in S. Afr. Med. J., vol. 68, n. 5, agosto 1985, pp. 302–7, PMID 3898413.
  17. ^ De Backer TL, Vander Stichele RH, Bogaert MG, Buflomedil for intermittent claudication, in Cochrane Database Syst Rev, n. 1, 2001, pp. CD000988, DOI:10.1002/14651858.CD000988, PMID 11279700.
  18. ^ de Backer TL, Bogaert M, Vander Stichele R, Buflomedil for intermittent claudication, in Cochrane Database Syst Rev, n. 1, 2008, pp. CD000988, DOI:10.1002/14651858.CD000988.pub3, PMID 18253982.

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