Broforce
Broforce videogioco | |
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Piattaforma | Microsoft Windows, macOS, Linux, PlayStation 4, Nintendo Switch |
Data di pubblicazione | Microsoft Windows, MacOS: 15 ottobre 2015 Linux: |
Genere | Sparatutto |
Origine | Sudafrica |
Sviluppo | Free Lives |
Pubblicazione | Devolver Digital |
Design | Shaz Greenwood, Evan Greenwood |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Periferiche di input | Tastiera, DualShock 4 |
Supporto | download |
Distribuzione digitale | Steam, PlayStation Network |
Fascia di età | CERO: C · ESRB: M |
Broforce è un videogioco sparatutto indie, a scorrimento laterale, sviluppato da Free Lives e pubblicato da Devolver Digital. Lo sviluppo è iniziato a partire da aprile 2012 attraverso una "game jam" ed è continuato con il lavoro degli sviluppatori e con il supporto popolare, entrando di lì a poco in fase "Early Access". Il gioco è stato distribuito il 15 ottobre 2015 per Microsoft Windows, OS X, e Linux (quest'ultimo è stato distribuito 2 giorni più tardi). Una versione per PlayStation 4 è stata pubblicata il 1º marzo 2016 e per Nintendo Switch il 6 settembre 2018.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Il giocatore riveste, in questo gioco, i panni di un "bro", un muscoloso personaggio che combatte i terroristi e salva altri "bro" (compagni di team) e prigionieri di guerra.[1] La maggior parte degli ambienti di gioco si può distruggere con le armi dei personaggi.[2] Il livello termina quando un giocatore sconfigge il diavolo (boss finale), per poi issare una bandiera americana e lasciare l'area in elicottero mentre il resto del livello esplode.[2]
Inizialmente solo alcuni personaggi sono giocabili, mentre il resto dei personaggi si può sbloccare salvando un certo numero di prigionieri di guerra. Questi personaggi, i quali lavorano sotto la direzione di "Nelson Brodela",[3] sono delle vere e proprie parodie di famosi eroi di film e serie TV, prese direttamente da John Rambo, John McClane, Chuck Norris, Mr. T, Ellen Ripley e T-800 ecc. ; i loro nomi sono spesso ottenuti aggiungendo la parola "bro" al nome originale (ad esempio Rambro, the Brominator etc.).[1][2][4] I giocatori non possono scegliere con quale personaggio iniziare un livello e ogni volta che il personaggio muore o quando viene salvato un prigioniero di guerra, il personaggio giocabile cambia. Ogni personaggi ha abilità uniche, riprese dal relativo eroe di riferimento; per esempio, il personaggio basato su Ripley usa un lanciafiamme, e il personaggio basato su Indiana Jones usa una frusta.
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Free Lives ha presentato Rambros come gioco partecipante alla vetritreesima game jam di Ludum Dare, tenutasi ad aprile 2012.[1][2][5] Il gioco ha vinto il premio "fun" e ha ricevuto un feedback positivo che gli ha permesso di continuare come progetto di team.[1] Gli sviluppatori hanno in seguito aggiunto la modalità cooperativa con un altro personaggio, Brommando; questa modalità sarebbe poi diventata il cuore concettuale del gioco dove il termine "bros" si sarebbe accostato a numerosi personaggi dei film action.[1]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Il gioco è stato accolto molto bene dalla critica, tanto da essere addirittura inserito tra i giochi gratis del servizio PlayStation Plus di marzo 2016. IGN ha premiato il gioco con un voto di 8.8 su 10.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (EN) Alexa Ray Corriea, Broforce devs talk female heroes, 80s action appeal and cultural sensitivity to games, su Polygon, 5 luglio 2013. URL consultato il 6 ottobre 2016.
- ^ a b c d (EN) Jeffrey Matulef, Broforce is what The Expendables game should have been, su Eurogamer, 6 settembre 2012. URL consultato il 6 ottobre 2016.
- ^ (EN) Ben Kim, Nelson Brodela leads the Broforce onto Greenlight, su PC Gamer, 3 giugno 2013. URL consultato il 6 ottobre 2016.
- ^ (EN) Adam Smith, No Emotions, Just Explosions: Broforce!, su Rock, Paper, Shotgun, 25 giugno 2013. URL consultato il 6 ottobre 2016.
- ^ (EN) Rambros by Black Ships Fill the Sky, su Ludum Dare. URL consultato il 6 ottobre 2016.
- ^ (EN) Luke Reilly, Broforce Review – Get to the chopper, su IGN, 19 ottobre 2015. URL consultato il 6 ottobre 2016.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Broforce