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Braccio (araldica)

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Braccio è un termine utilizzato in araldica: senz'altro, è il braccio umano destro, movente dal lembo sinistro dello scudo e piegato a scaglione. Correntemente si usa il termine destrocherio per indicare il braccio destro e sinistrocherio per il sinistro.

Posizione araldica ordinaria

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Il braccio si rappresenta, di norma, uscente da un lato dello scudo e piegato ad angolo.

Attributi araldici

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  • alato quando è munito di ala
  • alto quando è alzato al cielo: se ha la mano aperta è simbolo di compassione, compressione, tolleranza
  • armato quando è rivestito da un'armatura o quando è munito di spada o altra arma: simbolo di alta carica militare o, nel senso figurato di braccio armato simbolo di esecuzione
  • col manipolo, con una striscia di drappo pendente dal braccio[1]
  • di carnagione quando è nudo: se è in funzione di donare è simbolo di generosità, bontà, bene
  • movente da un fianco dello scudo
  • uscente da una nuvola
  • posto in palo
  • reciso
  • vestito quando e coperto da una manica di stoffa: è simbolo di generosità oculata, bontà circospetta
  • le braccia incrociate sul petto sono simbolo di umiltà, sudditanza assoluta al Principe
  • le braccia aperte sono simbolo di ubbidienza o di preghiera

Il braccio è spesso usato come cimiero.

  1. ^ Marc'Antonio Ginanni, L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, Venezia, Guglielmo Zerletti, 1756, p. 46.
  • Piero Guelfi Camajani, Dizionario araldico, Milano, Ulrico Hoepli, 1940.
  • Antonio Manno (a cura di), Vocabolario araldico ufficiale, Roma, Civelli, 1907.

Voci correlate

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