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Brabham BT34

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Brabham BT34
Graham Hill alla guida di una BT34 durante la Race of Champions 1971 al Circuito di Brands Hatch
Descrizione generale
CostruttoreRegno Unito (bandiera)  Brabham
CategoriaFormula 1
SquadraBrabham
Progettata daRon Tauranac
SostituisceBrabham BT33
Sostituita daBrabham BT37
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaiomonoscocca in alluminio
MotoreFord-Cosworth DFV da 2993 cc, V8 ad aspirazione naturale
Trasmissionecambio manuale Hewland a 5 marce
Dimensioni e pesi
Peso550 kg
Altro
CarburanteEsso
PneumaticiGoodyear
Risultati sportivi
DebuttoGran Premio del Sudafrica 1971
PilotiRegno Unito (bandiera) Graham Hill
Argentina (bandiera) Carlos Reutemann
Brasile (bandiera) Wilson Fittipaldi
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
20 0 1 0
Campionati costruttori0
Campionati piloti0

La Brabham BT34 è stata una vettura di Formula 1 progettata da Ron Tauranac e utilizzata dalla Brabham nelle stagioni 1971 e 1972 del Campionato mondiale di Formula 1.

Nel 1971 Jack Brabham vendette la sua quota della società al co-proprietario e progettista Ron Tauranac. Il pilota inglese Graham Hill fu ingaggiato per pilotare la BT34 e Tauranac ingaggiò anche l'australiano Tim Schenken affinché pilotasse la precedente BT33. Tauranac progettò la BT34, che fu poi soprannominata "chela di aragosta" a causa dei due radiatori montati davanti alle ruote anteriori. Solo una BT34 fu costruita per Hill.

Carriera agonistica

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La Brabham utilizzò la BT33 nel Gran Premio del Sudafrica. La BT34 fece il suo debutto in pista in occasione del Gran Premio di Spagna, e Hill si ritirò per problemi allo sterzo.[1] Al Gran Premio di Monaco l'inglese ebbe un incidente.[2] Hill si piazzò decimo in Olanda[3] e si ritirò al Gran Premio di Francia per la rottura di un tubo dell'olio.[4] L'inizio del Gran Premio di Gran Bretagna fu un caos, con un incidente tra Hill e Jackie Oliver, per il quale quest'ultimo ricevette una multa di 50 sterline.[5] Hill finì nono al Gran Premio di Germania,[6] quinto al Gran Premio d'Austria[7] e si ritirò al Gran Premio d'Italia[8] per la rottura del cambio. Si schiantò in Canada[9] a causa delle cattive condizioni meteo e finì settimo al Gran Premio degli Stati Uniti.[10]

La Brabham finì la stagione classificandosi al nono posto nel Campionato Costruttori totalizzando cinque punti grazie alla BT33 di Schenken. Solo il miglior piazzamento di una squadra in ciascuna gara contava ai fini del Campionato Costruttori, per questo del quinto posto di Hill al Gran Premio d'Austria non si tenne conto in termini di punti poiché Schenken si classificò terzo.

Alla fine dell'anno Tauranac si rese conto che il suo budget di 100.000 sterline per la Formula 1 non era più un rischio che poteva permettersi di prendere da solo e cercò un partner d'affari esperto[11]. Vendette la Brabham per 100.000 sterline a Bernie Ecclestone, ex manager di Jochen Rindt ed ex proprietario della Connaught. Tauranac rimase ad occuparsi del design e a gestire la fabbrica.[12]

Tauranac lasciò la Brabham agli inizi del 1972 dopo che Ecclestone aveva cambiato l'organizzazione del team senza farglielo sapere. Ecclestone dichiarò in seguito che "Il nostro rapporto non avrebbe mai potuto funzionare", constatando che "entrambi pensavano 'Per favore sii ragionevole, fallo a modo mio'"[13]. La stagione fu deludente nonostante la scuderia avesse fatto gareggiare tre vetture, la BT33, la BT34 e la BT37. Schenken fu sostituito per il Campionato del 1972 dal pilota argentino Carlos Reutemann. Hill rimase con la squadra che però affidò la BT34 a Reutemann. Il Gran Premio d'Argentina vide Reutemann ottenere la pole position alla sua prima gara finendo tuttavia settimo[14]. L'argentino si ritirò dal Gran Premio del Sudafrica a causa di un malfunzionamento nel sistema del carburante. Si ruppe inoltre una caviglia in seguito ad un problema meccanico sulla sua Rondel Racing durante una gara di Formula 2 a Thruxton. La BT34 non fu quindi schierata ai gran premi di Spagna e di Monaco. Per il Gran Premio del Belgio la Brabham iscrisse una terza monoposto per il brasiliano Wilson Fittipaldi, che dovette ritirarsi per la rottura del cambio.[15] Fittipaldi si classificò ottavo al Gran Premio di Francia[16] e dodicesimo a quello di Gran Bretagna nonostante avesse fermato la macchina al sessantanovesimo giro per la rottura di una sospensione.[17] Al Gran Premio di Germania si piazzò settimo[18] e si ritirò dalle ultime quattro gare della stagione: in Austria per un malfunzionamento ai freni[19], in Italia per la rottura di una sospensione[20], in Canada per la rottura del cambio[21] e negli Stati Uniti per un malfunzionamento del motore[22].

A fine stagione la Brabham aveva totalizzato sette punti, quattro per mano di Hill e altri tre grazie a Reutemann, aggiudicandosi la nona posizione nel Campionato Costruttori per il secondo anno di fila.

La BT34 fu sostituita dalla BT37 per la stagione successiva.

Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1971 BT34 Ford-Cosworth V8 G Regno Unito (bandiera) Graham Hill Rit Rit 10 Rit Rit 9 5 Rit Rit 7 5[23]
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1972 BT34 Ford-Cosworth V8 G Argentina (bandiera) Carlos Reutemann 7 Rit 7[24]
Brasile (bandiera) Wilson Fittipaldi Rit 8 12 7 Rit Rit Rit Rit
  1. ^ Grand Prix results, Spanish GP 1971, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  2. ^ Grand Prix results, Monaco GP 1971, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  3. ^ Grand Prix results, Dutch GP 1971, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  4. ^ Grand Prix results, French GP 1971, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  5. ^ Grand Prix results, British GP 1971, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  6. ^ Grand Prix results, German GP 1971, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  7. ^ Grand Prix results, Austrian GP 1971, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  8. ^ Grand Prix results, Italian GP 1971, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  9. ^ Grand Prix results, Canadian GP 1971, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  10. ^ Grand Prix results, United States GP 1971, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  11. ^ Lawrence (1999) p. 113
  12. ^ Lawrence (1999) p. 116
  13. ^ Lawrence. pp. 116–118
  14. ^ Grand Prix results, Argentine GP 1972, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  15. ^ Grand Prix results, Belgian GP 1972, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  16. ^ Grand Prix results, French GP 1972, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  17. ^ Grand Prix results, British GP 1972, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  18. ^ Grand Prix results, German GP 1972, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  19. ^ Grand Prix results, Austrian GP 1972, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  20. ^ Grand Prix results, Italian GP 1972, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  21. ^ Grand Prix results, Canadian GP 1972, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  22. ^ Grand Prix results, United States GP 1972, su grandprix.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  23. ^ Comprende i punti ottenuti dalla Brabham BT33
  24. ^ Punti ottenuti totalmente dalla Brabham BT33 e dalla Brabham BT37

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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