Bartolomeo Nogara
Bartolomeo Nogara (Bellano, 28 aprile 1868 – Roma, 19 giugno 1954) è stato un archeologo e filologo italiano.[1] Fu direttore generale dei musei e gallerie vaticane.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nel 1868 a Bellano da una famiglia di tradizioni risorgimentali e cattoliche; quattro dei suoi tredici fratelli ebbero ruoli di rilievo nell'ambito della Chiesa: Giuseppe e Roberto furono arcivescovi di Udine e di Cosenza, Giovanni rettore del Seminario di Molfetta, Bernardino delegato all'amministrazione speciale dei beni della Santa Sede di Pio XI.[1]
Compì gli studi classici a Milano, dove tra il 1888 e il 1891 frequentò i corsi universitari dell'Accademia scientifico-letteraria, laureandosi in antichità civili greco-romane.[1] Dopo un breve periodo in cui si occupò di critica letteraria, conseguì una seconda laurea in giurisprudenza e infine si dedicò all'indagine dell'antichità classica.[1]
Chiamato a Roma nel 1900 da papa Leone XIII, rivestì sia l'incarico di scriptor latino della Biblioteca vaticana sia di conservatore del Museo profano della biblioteca; dopo essere divenuto direttore speciale del Museo gregoriano etrusco, fu infine nominato direttore generale dei Musei e gallerie pontificie da papa Benedetto XV, carica che ricoprì per quasi 25 anni dal 1920 fino alla morte.[1]
Durante la seconda guerra mondiale ebbe un ruolo chiave nel mettere in salvo in Vaticano il patrimonio artistico italiano proveniente da vari centri e anche da casa Savoia; per questo Umberto di Savoia gli conferì il 1º novembre 1944 il titolo di barone.[1]
Fu membro dell'Accademia dei Lincei come socio straniero,[2] socio dell'Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici e presidente dell'Accademia dei Virtuosi al Pantheon.
Morì nel 1954 a Roma.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]L'OPAC SBN riporta più di centoventi elementi con la sua intestazione[3]. Tra di essi:
- Statuti del comune di Bovegno (Val Trompia), Milano, Confalonieri, 1898.
- Le nozze Aldobrandini, i paesaggi con scene dell'Odissea, le altre pitture conservate nella Biblioteca Vaticana e nei Musei Pontifici, Milano, U. Hoepli, 1907.
- L'abate Luigi Lanzi e l'opera sua negli studî etruscologici e di storia dell'arte, Roma, 1910. (Anche in «Dissertazioni della Pontificia Accademia romana di archeologia», s. II, tomo XI (1914), pp. 1-27).
- Bartolomeo Nogara, Roberto Cessi e Giuseppe Bonelli (a cura di), Statuti rurali bresciani del secolo XIV (Bovegno, Cimmo ed Orzinuovi), Milano, U. Hoepli, 1927, SBN IT\ICCU\MIL\0092778.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fabrizio Vistoli, NOGARA, Bartolomeo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 78, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013.
- Nogara, Bartolomeo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Roberto Paribeni (a cura di), Scritti in onore di Bartolomeo Nogara, raccolti in occasione del suo LXX anno, Città del Vaticano, 1937.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Bartolomeo Nogara
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bartolomeo Nogara
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nogara, Bartolomeo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Bartolomeo Nogara, su Open Library, Internet Archive.
- I taccuini di Bartolomeo Nogara, in L'Osservatore Romano, 27 aprile 2018. URL consultato il 25 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2020).
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