Bartolomeo Maranta
Bartolomeo Maranta (Venosa, 1500 – Molfetta, 1571) è stato un fisico e botanico italiano. Si occupò specialmente delle proprietà curative delle piante. Dal suo cognome è derivata la denominazione del genere Maranta e della famiglia Marantaceae.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Venosa[2] nel 1500 (anche se alcune fonti sostengono nel 1514), da Roberto, giurista, e Beatrice Monna, nobildonna di Molfetta, fratello di Lucio e Pomponio. Dopo gli studi a Napoli, si trasferì a Pisa, divenendo allievo di Luca Ghini. Dal 1554 al 1556, Maranta lavorò presso l'orto botanico di Napoli fondato da Gian Vincenzo Pinelli e, intorno al 1568, contribuì a fondarne un altro a Roma.
Fu un grande amico di Ulisse Aldrovandi: ebbe invece una rivalità con Pietro Andrea Mattioli, poiché entrambi entrarono in concorrenza dopo la morte di Ghini per ereditare i documenti e l'erbario del loro insegnante.[3] Maranta fu anche fisico, operando alle dipendenze di Vespasiano Gonzaga, duca di Mantova, e del cardinale Branda Castiglioni.
Nel 1559, è autore dell'opera Methodi cognoscendorum simplicium, in cui organizzò la farmacologia botanica per nomenclatura, identificazione delle specie e proprietà medicinali. Morì il 24 marzo del 1571 a Molfetta e fu sepolto nella chiesa di San Bernardino[4]. Charles Plumier nel 1737 gli dedicò il genere Maranta, capostipite della famiglia delle Marantacee, e porta il suo nome la felce Notholaena marantae.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- De aquae, Neapoli, in Luculliano scaturientis (quam ferream vocant) metallica materia, ac viribus. Venezia 1559.
- Methodi cognoscendorum Simplicium libri tres, cum indice copioso. Venezia 1559.
- Lucullianarum Quaestionum… Basilea 1664.
- Novum herbarium sive methodus cognoscendorum omnium simplicium, non solum purgantium, sed quoque astringentium, & variantium. Opus exactum ab auctoribus omnibus, quos in re herbaria ad hunc usque diem scripserunt, & in unum volumen redactum, ad studiosorum commoditatem. Cum indice copioso. Venezia 1571.
- Della Theriaca et del Mithridato. Venezia 1572 Leggi online.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ American Medical Association. Journal of the American Medical Association, p.1370
- ^ Enrica Stendardo, Ferrante Imperato: collezionismo e studio della natura a Napoli tra Cinque e Seicento, Accademia Pontaniana, 2001, p.25
- ^ Paula Findlen, Possessing Nature, p.131, 369.
- ^ C. Pisani, Famiglie patrizie di Molfetta - Gadaleta, in "l'altra Molfetta", a. XXX (2014), Marzo, pp. 30-31.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paula Findlen, Possessing Nature: Museums, Collecting, and Scientific Culture in Early Modern Italy, University of California Press, 1996.
- American Medical Association. Journal of the American Medical Association, Volume 278, Edizione 17, 1997
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bartolomeo Maranta
- Wikispecies contiene informazioni su Bartolomeo Maranta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Maranta, Bartolomeo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Augusto Béguinot, MARANTA, Bartolomeo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- Opere di Bartolomeo Maranta, su MLOL, Horizons Unlimited.
Maranta è l'abbreviazione standard utilizzata per le piante descritte da Bartolomeo Maranta. Consulta l'elenco delle piante assegnate a questo autore dall'IPNI. |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10102092 · ISNI (EN) 0000 0000 7243 858X · SBN SBLV313663 · BAV 495/217562 · CERL cnp01236864 · LCCN (EN) no00099415 · GND (DE) 130026778 · BNE (ES) XX4868460 (data) · BNF (FR) cb14616875h (data) · J9U (EN, HE) 987007316911005171 · CONOR.SI (SL) 162500451 |
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