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Atanasio Soldati

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Atanasio Soldati (Parma, 24 agosto 1896Parma, 27 agosto 1953) è stato un pittore italiano che negli anni trenta divenne una figura centrale dell'astrattismo italiano appena nato a Como e a Milano.

Composizione.

Atanasio Soldati è nato a Parma nel 1896. Nel 1920 consegue la laurea in architettura[1] nella sua città natale, si trasferì a Milano nel 1925. Nel 1931 conosce gli astrattisti Mario Radice e Mauro Reggiani. Nel gennaio 1931 tiene una personale alla galleria de Il Milione dove, nel marzo 1932 espone ancora con Bogliardi e Ghiringhelli. L'anno successivo inizia a confrontarsi col cubismo di Léger (che aveva conosciuto nel 1932 proprio al Milione) e con Picasso. Nelle opere del periodo 1933-35 sono nitide le tracce lasciate da Paul Klee e da Kandinskij, Vordemberge-Gildewart, Baumeister che avevano esposto proprio alla galleria de Il Milione. Nel periodo 1935-36 si accosta in taluni dipinti al neoplasticismo di Piet Mondrian. Successivamente, dopo una parentesi neometafisica, raggiunge nell'immediato dopoguerra una propria autonomia espressiva consolidando una propria poetica idealmente vicina a Osvaldo Licini e a Fausto Melotti.

Interruppe l'attività di pittore per partecipare alla Resistenza tra il 1943 e il 1945. Insegnò all'Accademia di Brera a Milano dal 1946 al 1948. Ebbe come allievo Augusto Garau.

Nel 1948 dà vita al Movimento Arte Concreta, insieme a Bruno Munari, Gillo Dorfles, Augusto Garau e Gianni Monnet[2]; l'evento che celebra la nascita ufficiale del movimento è la mostra alla Libreria Salto di Milano nel dicembre di quell'anno.

A seguito di una grave malattia muore nella sua città natale il 27 agosto 1953.

Ha partecipato alla Quadriennale d'Arte di Roma nel 1936 e alle Biennali d'arte di Venezia del dopoguerra: 1948, 1950, 1952[3].
Soldati, assieme ad Alberto Magnelli, Enrico Prampolini e Mauro Reggiani, può considerarsi il pioniere dell'astrattismo in Italia[4].

Le sue prime opere sono a carattere figurativo (di matrice purista) poi giunse alla ricerca astratta[5], partendo dalle forme geometriche, con colori vivi e non sfumanti, caratterizzati da limiti esatti. Esprimendo un lirismo proprio della pittura metafisica.

  • A.A.V.V. (2003), "Soldati, Atanasio", in L'Enciclopedia di Repubblica, Roma 2003, vol. 18, pag.708 c.B.
  • Augusto Garau (2006), Atanasio Soldati. Carte, Sante Moretto "Arte Contemporanea", Monticello Conte Otto (VI) 2006, pp. 19.
  • A.A.V.V.(2006) " Soldati Atanasio", in L'Enciclopedia Universale de Il Sole 24 Ore, vol. 22, pag. 684-685.
  • Augusto Garau e Elena Pontiggia " Atanasio Soldati" Catalogo della mostra di disegni di Atanasio Soldati tenutasi in MIlano, al Museo La Permanente e alla Six di Sebastiano dell'Arte. Edito da LM Cards -MB, a cura di Chiara Bertoni, 2014, pp. 3–4.
  • Biancale M., Arte italiana: Ottocento-Novecento, Roma, Primato, 1961, SBN MOD0200865..

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