Nella stagione 1949-1950 il Mantova con 43 punti si è piazzato in nona posizione di classifica. I
rima dell'inizio della stagione viene intitolato al mantovano di Castellucchio Danilo Martelli lo stadio cittadino: Danilo era un centrocampista del "grande Torino", uno dei caduti nella Tragedia di Superga.
In casa biancoceleste doveva essere la stagione del centravanti Rocco Borromeo, ma il nuovo acquisto ha le polveri bagnate e segna solo due reti. Abbandona l'ACM a metà campionato e con lui se ne va il tecnico che lo sosteneva, l'ex attaccante Alfio Cavicchioli.
L'undici mantovano viene affidato al veronese Bruno Biagini che dispone la squadra con raziocinio. Come centravavanti valorizza il rude Romano Giovannini, poi ha l'intuizione di farlo con Antonio Vismara, la cui classe cristallina ne permette lo spostamento da terzino a mediano e poi nel reparto offensivo.
Al termine del torneo avrà realizzato 21 reti. La rimonta biancoceleste nel girone di ritorno ha del prodigioso, consegnando al Mantova un onorevole nono posto.
^Partita sospesa per nebbia al 76' dall'arbitro Brassi di Pavia sul punteggio di 2-2 con due reti di Margonari per il Mantova, di Bronzoni e Maestri per il Parma. Poi recuperata il 5 gennaio 1950.
^Partita rinviata per neve e recuperata il 5 marzo 1950.