Vai al contenuto

Arcidiocesi di Amburgo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Arcidiocesi di Amburgo
Archidioecesis Hamburgensis
Chiesa latina
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
Diocesi suffraganee
Hildesheim, Osnabrück
 
Arcivescovo metropolitaStefan Heße
AusiliariHorst Eberlein[1]
Arcivescovi emeritiWerner Thissen
Presbiteri192, di cui 159 secolari e 33 regolari
2.056 battezzati per presbitero
Religiosi41 uomini, 139 donne
Diaconi64 permanenti
 
Abitanti5.819.164
Battezzati394.900 (6,8% del totale)
StatoGermania
Superficie32.520 km²
Parrocchie46 (3 vicariati)
 
ErezioneIX secolo
Ritoromano
CattedraleSanta Maria
Santi patroniSant'Ansgario
IndirizzoAm Mariendom 4, D-20099 Hamburg, Bundesrepublik Deutschland
Sito webwww.erzbistum-hamburg.de
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Germania
L'antica cattedrale di Amburgo (Alter Mariendom), demolita tra il 1804 e il 1807.

L'arcidiocesi di Amburgo (in latino Archidioecesis Hamburgensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Germania. Nel 2021 contava 394.900 battezzati su 5.819.164 abitanti. È retta dall'arcivescovo Stefan Heße.

Si tratta della più vasta diocesi tedesca e si estende negli stati federati della sua città sede, dello Schleswig-Holstein e nel Meclemburgo-Pomerania Occidentale.

Sede arcivescovile è la città di Amburgo, dove si trova la cattedrale di Santa Maria (Neuer Mariendom).

Il territorio si estende su 32.520 km² ed è suddiviso in 46 parrocchie, raggruppate in 3 decanati.

Dal medioevo e fino alla riforma protestante, sorgevano diverse diocesi, il cui territorio era in toto o in parte compreso in quello che è oggi il territorio dell'arcidiocesi di Amburgo: si tratta delle diocesi di Brema, di Lubecca, di Ratzeburg, di Schwerin e di Havelberg.

L'arcidiocesi di Amburgo fu eretta una prima volta nell'831 quando l'imperatore Ludovico il Pio scelse sant'Ansgario come suo primo arcivescovo, con lo speciale incarico di promuovere l'evangelizzazione dei paesi del nord Europa. L'anno successivo papa Gregorio IV nominò Ansgario legato apostolico per i territori del nord e nell'834 riconobbe ufficialmente l'erezione della sede di Amburgo.

Dopo il saccheggio di Amburgo da parte dei Vichinghi nell'845, Ansgario fuggì a Brema. Dopo la morte di Leuderich, vescovo di Brema (845), l'imperatore Ludovico II il Germanico designò Ansgario come suo successore sulla sede bremana. Nel sinodo di Magonza dell'847 fu decretata l'unione delle sedi di Amburgo e di Brema, che ereditò dalla sede amburghese il titolo arcivescovile. Papa Niccolò I confermò l'unione nell'864.[2]

Il doppio nome dell'arcidiocesi, Brema-Amburgo oppure Amburgo-Brema, è documentato fino agli inizi del XIII secolo; a partire dal 1223 scomparve la menzione di Amburgo nella titolatura degli arcivescovi, che da questo momento sono designati unicamente come "arcivescovi di Brema".[2]

Il trasferimento della sede arcivescovile da Amburgo a Brema non pose fine al capitolo dei canonici della cattedrale amburghese, che fu ricostituito dall'arcivescovo Adalbert verso il 1140 e che anzi mantenne il diritto di eleggere l'arcivescovo, in sessione congiunta con quello di Brema, e sopravvisse fino al 1802[3] diventando, almeno fino al XVI secolo, uno dei principali fulcri del cattolicesimo nella città.

La Riforma protestante nel XVI secolo pose fine all'arcidiocesi di Brema. Il capitolo della cattedrale sopravvisse, ma, con l'accordo del 1561, rinunciò ad ogni intervento in campo politico ed ecclesiastico della città di Amburgo, ma conservando i diritti sulle sue proprietà e sui suoi beni, andando così a costituire una piccola signoria autonoma all'interno della città libera anseatica.[4]

Nel 1667 fu eretto il vicariato apostolico delle missioni settentrionali con sede a Brema, il cui territorio giunse a comprendere alla fine del XVII secolo una vastissima area, a grande maggioranza protestante, corrispondente a tutta la Germania settentrionale fino alla Slesia, la Danimarca, la Scandinavia. Nel XVIII e XIX secolo il vicariato apostolico cedette diverse porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione di nuove circoscrizioni ecclesiastiche cattoliche, oppure a circoscrizioni ecclesiastiche già costituite. Papa Gregorio XVI il 17 settembre 1839 con il breve Ex pastoralis stabilì ad Amburgo la residenza del vicario apostolico. Infine, il 13 agosto 1930 fu soppresso con la bolla Pastoralis officii di papa Pio XI, a vantaggio della diocesi di Osnabrück e dell'arcidiocesi di Paderborn.

Con la riunificazione della Germania la Santa Sede riorganizzò le circoscrizioni ecclesiastiche della parte settentrionale della Germania. Il 24 ottobre 1994, in forza della bolla Omnium Christifidelium di papa Giovanni Paolo II, venne eretta l'arcidiocesi di Amburgo con i territori della soppressa amministrazione apostolica di Schwerin e con territori scorporati dalle diocesi di Hildesheim e di Osnabrück, che contestualmente diventarono suffraganee della medesima sede di Amburgo.

Cronotassi degli arcivescovi

[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Arcivescovi di Amburgo

[modifica | modifica wikitesto]

Vicari apostolici

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Vicariato apostolico della Germania settentrionale.

Arcivescovi di Amburgo

[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 5.819.164 persone contava 394.900 battezzati, corrispondenti al 6,8% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1999 408.390 4.761.339 8,6 263 217 46 1.552 42 56 376 143
2000 404.443 5.759.039 7,0 251 217 34 1.611 42 44 368 173
2001 ? 5.769.315 ? 240 197 43 ? 39 56 368 173
2002 404.734 5.769.315 7,0 248 208 40 1.631 48 40 368 166
2003 398.992 5.802.124 6,9 245 204 41 1.628 48 41 368 163
2004 396.527 5.806.901 6,8 238 200 38 1.666 49 38 368 163
2006 392.774 5.765.004 6,8 247 209 38 1.590 55 38 368 121
2013 397.331 5.797.975 6,9 238 183 55 1.669 60 62 150 89
2016 401.955 5.732.374 7,0 219 181 38 1.835 67 45 188 80
2019 398.425 5.871.102 6,8 213 177 36 1.870 74 43 165 56
2021 394.900 5.819.164 6,8 192 159 33 2.056 64 41 139 46
  1. ^ Vescovo titolare di Tisedi.
  2. ^ a b Aubert, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XXIII, coll. 218.
  3. ^ Aubert, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XXIII, Paris, 1990, coll. 217. A inizio Ottocento l'antica cattedrale, passata al luteranesimo, fu ceduta dal ducato di Brema-Verden (erede dei beni dell'arcivescovato di Brema) alle autorità cittadine di Amburgo che però la fecero sconsacrare e, poco dopo (1804-1807), demolire considerandola finanziariamente un peso inutile. Per la storia della città vecchia utile Ralf Busch, Hamburg Altstadt, Stoccarda 2002
  4. ^ Questo distretto autonomo, o Domfreiheit, del Duomo, passò nel Seicento dall'arcivescovato di Brema al ducato di Brema-Verden e questo lo tenne fino al 1802. Queste immunità ecclesiastiche erano presenti in altre città sedi vescovili, compresa Brema, "intorno" alla sua cattedrale.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN139200017 · ISNI (EN0000 0000 9456 902X · GND (DE1194318665