Anna Clyne
Anna Clyne (Londra, 9 marzo 1980) è una compositrice inglese. Risiede oggi negli USA. Ha composto sia musica acustica che elettronico-acustica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Clyne ha iniziato a scrivere musica già da bambina, arrivando a completare la sua prima composizione all'età di 11 anni. Ha studiato musica alla Università di Edimburgo, dalla quale si è laureata col massimo dei voti. Più tardi ha studiato al Manhattan School of Music e ha acquisito un Master of Arts in musica. Tra i suoi insegnanti si annoverano Marina Adamia, Marjan Mozetich e Julia Wolfe.
Clyne ha diretto il programma per giovani compositori, il "Making Score", della New York Youth Symphony dal 2008 al 2001. Nell'ottobre del 2009, Clyne e Mason Bates sono nominati co-compositori con residenza alla Chicago Symphony Orchestra (CSO), a partire dalla stagione 2010-2011[1].
Ha preso residenza negli USA nel 2010, per una durata programmata di 2 anni. Nel gennaio del 2012, il suo contratto come co-compositore della CSO con residenza è stata prolungato anche per la stagione 2013-2014 [2].
Clyne ha ricevuto nel 2010 il Charles Ives Prize dalla American Academy of Arts and Letters, un Clutterbuck Award dall'Università di Edimburgo, oltre a premi dalla Meet the Composer, The American Music Center, The Foundation for Contemporary Arts, Jerome Foundation, International Artist Sponsorship, e dalla ASCAP/SEAMUS.
Composizioni (parziale)
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Chamber music:
Chamber orchestra and orchestra: |
Instrumental music with tape/electronics:
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Tape:
Vocal works:
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Steve Smith, The New Faces Among the Older Guard, in The New York Times, 16 dicembre 2006. URL consultato il 6-2011.
- ^ CSO Music Director Extends Terms of Mead Composers-in-Residence Mason Bates and Anna Clyne for Two Years (PDF), su cso.org, Chicago Symphony Orchestra, 31 gennaio 2012. URL consultato il 3 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2014).
- ^ Steve Smith, Music in Review: American Composers Orchestra - Zankel Hall, in The New York Times, 28 aprile 2008. URL consultato il 6 febbraio 2011.
- ^ Anthony Tommasini, Four Debuts, One Farewell, in The New York Times, 8 aprile 2009. URL consultato il 6 febbraio 2011.
- ^ Allan Kozinn, Pairing 2 Impulses: Dreamy and Brash, in The New York Times, 3 giugno 2009. URL consultato il 6 febbraio 2011.
- ^ Steve Smith, Hybrid Doesn't Always Mean Synthesis, in The New York Times, 22 ottobre 2007. URL consultato il 6 febbraio 2011.
- ^ Steve Smith, Post-Minimalist Inspirations, From Bells to Subway Noise, in The New York Times, 1º maggio 2007. URL consultato il 6 febbraio 2011.
- ^ Allan Kozinn, And Now They Sing the Fiddle Electric, in The New York Times, 30 novembre 2009. URL consultato il 6 febbraio 2011.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su annaclyne.com. URL consultato il Anna Clyne webpage.
- cso.org, https://web.archive.org/web/20100613001955/http://cso.org/About/Performers/Performer.aspx?id=10212 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2010).
- Boosey & Hawkes editore della biografia di Clyne, su boosey.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 260081077 · ISNI (EN) 0000 0003 8104 8753 · Europeana agent/base/40569 · LCCN (EN) no2008116159 · GND (DE) 1084586533 · BNF (FR) cb16661571d (data) · J9U (EN, HE) 987008913710705171 · CONOR.SI (SL) 410754307 |
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