Alfonso Cristiano di Borbone-Spagna
Alfonso di Borbone-Spagna | |
---|---|
Alfonso nel 1949 | |
Infante di Spagna | |
Nome completo | spagnolo: Alfonso Cristiano Teresa Angelo Francisco de Asís y Todos los Santos italiano: Alfonso Cristiano Teresa Angelo Francesco d'Assisi e di Tutti i Santi |
Nascita | Roma, 3 ottobre 1941 |
Morte | Estoril, 29 marzo 1956 (14 anni) |
Luogo di sepoltura | Cripta Reale del Monastero dell'Escorial |
Dinastia | Borbone di Spagna |
Padre | Giovanni di Borbone-Spagna |
Madre | Maria Mercedes di Borbone-Due Sicilie |
Religione | Cattolicesimo |
Alfonso di Borbone-Spagna, nome completo Alfonso Cristiano Teresa Angelo Francisco de Asís y Todos los Santos (Roma, 3 ottobre 1941 – Estoril, 29 marzo 1956), infante di Spagna, era il secondo figlio maschio dei conti di Barcellona Giovanni e Maria Mercedes, e quindi fratello di Juan Carlos di Spagna.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ebbe per padrino di battesimo l'Infante Alfonso d'Orléans e per madrina la zia l'Infanta Maria Cristina di Spagna[1]: in famiglia era chiamato Alfonsito per distinguerlo dagli altri omonimi membri della famiglia. Quando Alfonso era ancora appena un bambino, la sua famiglia si trasferì a Losanna in Svizzera vivendo nella villa Les Rocailles[2]. Nel febbraio 1946 la famiglia si spostò in Portogallo[2].
Nel 1947 Alfonso visitò la Spagna per la prima volta su invito del Generale Francisco Franco: nel 1950 lui e suo fratello Juan Carlos furono mandati a studiare in Spagna[3], vivendo a San Sebastián, dove una scuola privata era stata approntata nel palazzo di Miramar[4]. Nel giugno 1954 vennero ricevuti dal Generale Franco al Palazzo Reale di El Pardo[5]. Nel 1955 il fratello maggiore iniziò la formazione militare all'Accademia di Saragozza[6], mentre Alfonso sarebbe entrato nel 1957 alla scuola navale di Marín.
Morte e sepoltura
[modifica | modifica wikitesto]Nel marzo del 1956 Alfonso e suo fratello Juan Carlos si trovavano nella residenza dei genitori, Villa Giralda, ad Estoril, per le vacanze pasquali; il giovedì santo Alfonso morì per un colpo d'arma da fuoco. Si disse partito accidentalmente mentre puliva l’arma, anche se alcune ricostruzioni sostengono che l’arma fosse invece tra le mani del fratello maggiore Juan Carlos. L'ambasciata spagnola in Portogallo rilasciò una dichiarazione ufficiale[7]:
«Mentre Sua Altezza l'Infante Alfonso stava pulendo con suo fratello un revolver la scorsa sera, un colpo partì raggiungendolo alla fronte ed uccidendolo in pochi minuti. L'incidente accadde alle 20.30, dopo il ritorno dell'Infante dalla Messa del Giovedì Santo, dove aveva ricevuto la Santa Comunione.»
Molto rapidamente, tuttavia, sui giornali comparvero indiscrezioni che volevano che il revolver, di piccolo calibro, al momento dello sparo fosse nelle mani di Juan Carlos.[8] Josefina Carolo, sarta della madre dei principi, sostenne che Juan Carlos per scherzo aveva puntato la pistola contro Alfonso tirando il grilletto, ignaro che la pistola fosse carica. Bernardo Arnoso, un amico portoghese di Juan Carlos, fornì poi la stessa versione, aggiungendo che la pallottola, deviata da una parete, aveva colpito Alfonso in fronte. Helena Matheopoulos, un'autrice greca che aveva parlato con la sorella dei due, l'infanta Pilar di Borbone-Spagna, disse invece che Alfonso si trovava fuori della stanza, e, quando vi entrò spingendo la porta aperta, questa sbatté contro il braccio di Juan Carlos facendogli partire il colpo[9].
Nella serie di Netflix "il Principe", incentrato su Vittorio Emanuele di Savoia, questi, alla fine del documentario su di lui, a telecamere spente ma a microfoni accesi, accenna all'incidente dando la sua versione dei fatti. Queste le sue parole testuali: “Io sapevo, ero presente. Eravamo in esilio e si andava a sparare a dei barattoli nel mare davanti a Cascais. Juanito ha fatto un casino, ha sparato al fratello e l’ha fatto fuori. Si chiamava Alfonsito. Non gli ha sparato diretto ma attraverso un armadio, lui per caso era lì, un incidente, al 100%. Io ho fatto sparire la mia pistola, sennò avrebbero detto di nuovo che ero io”.
Ci sono state varie versioni anche sull'origine della pistola: quella più accreditata è che fosse un regalo ad Alfonso da parte del generale Franco[10].
Il funerale si svolse il Sabato Santo, e fu celebrato da monsignor Fernando Cento, Nunzio Apostolico in Portogallo: Alfonso fu sepolto nel cimitero municipale di Cascais, in Portogallo; nel 1992 fu esumato e sepolto nel Pantheon dei Principi nella Cripta Reale del Monastero dell'Escorial.
Albero genealogico
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ José María Zavala, Dos infantes y un destino (Barcelona: Planez & Janés, 1998), 101.
- ^ a b Zavala, 102.
- ^ "Spanish Pretender's Sons", The Times (2 ottobre 1950): 3. "General Franco and Don Juan", The Times (3 ottobre 1950): 5.
- ^ Zavala, 165.
- ^ Zavala, 171.
- ^ "Prince to Return to Spain Tuesday", The New York Times (16 gennaio 1955): 25.
- ^ Paul Preston, Juan Carlos: Steering Spain from Dictatorship to Democracy (New York: W.W. Norton, 2004), 101.
- ^ Il nipotino {{sic|13enne}} si spara a un piede, il re Juan Carlos rivive dramma del 1956, su ilmessaggero.it. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2012).
- ^ Preston, 102.
- ^ Preston, 103.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alfonso Cristiano di Borbone-Spagna
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Alfonso Cristiano di Borbone-Spagna, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 41169274 · LCCN (EN) n99021673 · BNE (ES) XX1288287 (data) · BNF (FR) cb15831134p (data) |
---|