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Albrecht von Scharfenberg

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Albrecht (Baviera, ... – 1271) è stato un poeta tedesco.

Albrecht, in precedenza noto come von Scharfenberg, scrive in alto tedesco medio ed è l'autore del cosiddetto „Jüngere Titurel“ (circa 1260-75), completamento e continuazione del frammento del Titurel di Wolfram von Eschenbach.

Il Sangversepos (epos in versi cantati), cui è associata una melodia contemporanea che ci è stata tramandata, contiene oltre 6300 strofe (quartine) nella forma della cosiddetta Titurelstrophe. Rinforza in modo manieristico molte caratteristiche del suo modello, Wolfram, come il clima di oscuro mistero e l'erudizione apparentemente quasi astrusa. Apparentemente proprio a causa di questo "Geblümter Stil " (stile fiorito) il lavoro è stato tenuto in grande considerazione dai suoi contemporanei e ancor più nelle generazioni successive. Albrecht poeta sotto la maschera di Wolfram. Per questo motivo il „Jüngere Titurel“ è stato considerato fino ai tempi moderni come un'opera di Wolfram, ed era per lo studioso della letteratura tardo-medievale Jakob Püterich von Reichartshausen lo haupt ab teutschen buechen (epitome di tutta la poetica tedesca). Solo nella strofa 5883 versetto l'autore getta la maschera di Wolfram e si fa riconoscere come "Albrecht".

Per lungo tempo questo Albrecht è stato identificato con un altrimenti sconosciuto Albrecht von Scharfenberg, a cui si deve un "romanzo di Merlino" nel „Buch der Abenteuer“ di Ulrich Füetrer, del XV secolo, che è anche scritto in Titurelstrophen. Peraltro la forma in Titurelstrophe nel „Merlin“ viene da Füetrer e non da Albrecht.

Nel frattempo ci si è convinti che l'autore del jüngere Titurel non sia Albrecht von Scharfenberg, e di conseguenza è ora chiamato o solamente "Albrecht" o anche "Albrecht, l'autore del 'jüngere Titurel'".

  • La prima edizione a stampa (in Folio) è del 1477 (Johannes Mentelin a Strasburgo).
  • La prima edizione scientifica è di K. A. Hahn (Quedlinburg 1842).
  • L'edizione attuale è di W. Wolf/K. Nyholm (DTM), 1955ff.
  • Albrecht von Scharfenberg nel Meyers Konversations-Lexikon, 4. edizione. vol. 1, Bibliographisches Institut, Leipzig 1885–1892, p. 301.
  • Peter Jörg Becker: Albrecht: Der Jüngere Titurel [Kat.Nr. 41]. In: Peter Jörg Becker, Eef Overgaauw (a cura di): Aderlass und Seelentrost. Die Überlieferung deutscher Texte im Spiegel Berliner Handschriften und Inkunabeln. von Zabern, Mainz 2003, ISBN 3-8053-3154-1, (Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz - Ausstellungskataloge N. F. 48), pp. 96–98.
  • Rüdiger Krüger: Studien zur Rezeption des „Jüngeren Titurel“. Helfant Edition, Stuttgart 1986, ISBN 3-925184-30-9, (Helfant Studien S 1), (Zugleich: Stuttgart, Univ., Diss., 1986).
  • Thomas Neukirchen: Die ganze „aventiure“ und ihre „lere“. Der „Jüngere Titurel“ Albrechts als Kritik und Vervollkommnung des „Parzival“ Wolframs von Eschenbach. Winter, Heidelberg 2006, ISBN 3-8253-5231-5, (Beihefte zum Euphorion 52), (Zugleich: Aachen, Techn. Hochsch., Habil.-Schr., 2004).
  • Hellmut Rosenfeld: Albrecht nella Neue Deutsche Biographie (NDB). Vol. 1, Duncker & Humblot, Berlin 1953, ISBN 3-428-00182-6, pp. 176 segg.
  • Paul Hamburger: Albrecht von Scharfenberg, in: Allgemeine Deutsche Biographie (ADB). Vol. 30, Duncker & Humblot, Leipzig 1890, pp. 583–586.

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Controllo di autoritàVIAF (EN162427113 · ISNI (EN0000 0000 8352 2357 · BAV 495/37491 · CERL cnp00394027 · LCCN (ENn79104327 · GND (DE11850164X · BNE (ESXX1478703 (data) · BNF (FRcb12130031h (data) · J9U (ENHE987007274380405171
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