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Škofja Loka

Coordinate: 46°09′57″N 14°18′27″E
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Škofja Loka
città
(SL) Škofja Loka
Škofja Loka – Stemma
Škofja Loka – Veduta
Škofja Loka – Veduta
Localizzazione
StatoSlovenia (bandiera) Slovenia
Regione statisticaAlta Carniola
Amministrazione
SindacoTine Radinja
Data di istituzione1274
Territorio
Coordinate46°09′57″N 14°18′27″E
Altitudine400 m s.l.m.
Superficie145 km²
Abitanti22 647 (2008)
Densità156,19 ab./km²
Comuni confinantiKranj, Medvode, Dobrova-Polhov Gradec, Gorenja vas-Poljane, Železniki
Altre informazioni
Linguesloveno
Cod. postale4220
Prefisso(+386) 04
Fuso orarioUTC+1
TargaKR
Nome abitanti(SL) Škofjeločani o Ločani (non ufficiale)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
Škofja Loka
Škofja Loka
Škofja Loka – Mappa
Škofja Loka – Mappa
Sito istituzionale

Škofja Loka (IPA: [ˈʃkoːfja ˈloːka], in tedesco Bischoflack[1], dal 1941 al 1945 Laak an der Zaier; Prato del Vescovo in italiano desueto) è un comune della Slovenia di 22 647 abitanti appartenente alla regione statistica dell'Alta Carniola. La località si trova a circa una ventina di chilometri a nord-ovest della capitale Lubiana, in un'ampia vallata ove i corsi d'acqua Poljanska Sora e Selška Sora si uniscono per dar vita al fiume Sora. Dal 1274 la località si fregia del titolo di città. È considerata come uno dei centri medievali meglio conservati in Slovenia.

Storia antica e moderna

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La località trae il nome e la sua stessa origine da una donazione di terreni fatta nel 973 dall'imperatore Ottone II al vescovo Abramo di Frisinga. Da tale donazione viene il nome tedesco di Bischofslack, ossia prato del vescovo. In realtà l'area donata era quella attualmente denominata Stara Loka, posta sulla riva settentrionale del fiume Selška Sora. Il moro che si trova oggi nello stemma comunale si pensa sia il servitore del vescovo Abramo che lo difese da un orso che li aggredì mentre i due si stavano recando in città.

Škofja Loka alla fine del XVII secolo

I feudatari che si succedettero fecero di Škofja Loka il più importante centro commerciale dei loro possedimenti nonché il centro amministrativo. A partire dall'XI secolo venne eretto il castello (Loški Grad) posto alla sommità del colle Krancelj che domina la cittadina. Nel corso del XIV secolo venne dotata di mura.

Nel 1457 venne occupata dai conti di Celje. Nel 1511 venne distrutta da un forte terremoto. Subì alcuni assedi dei Turchi e divenne possedimento degli Asburgo nel 1803. Dopo la caduta dell'Impero Austroungarico la cittadina passò alla Jugoslavia.

Seconda guerra mondiale

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Škofja Loka fu occupata dall'esercito italiano il 13 aprile 1941. Il controllo italiano venne sostituito da quello tedesco il 17 aprile. Già il 6 maggio 1941 una prima retata della Gestapo arrestò alcuni cittadini e, nelle settimane seguenti, ventisei famiglie furono deportate in Serbia. Per tutta la guerra nell'area circostante furono attive diverse unità partigiane. Il 9 febbraio 1944 le forze armate tedesche giustiziarono cinquanta prigionieri in risposta all'uccisione di un soldato tedesco. I partigiani entrarono nella cittadina il 9 maggio 1945[2]. Nei mesi seguenti il castello di Loka funse da luogo di detenzione per prigionieri di guerra[3][4][5]. Nel territorio di Škofja Loka si trovano sette fosse comuni risalenti al periodo immediatamente successivo alla Seconda guerra mondiale. Un numero imprecisato di Domobranci, prigionieri di guerra e civili sloveni furono uccisi e seppelliti in diversi siti intorno al castello[6]. Parte della Jugoslavia fino al 1991, fu annessa alla Slovenia dopo l'indipendenza di quest'ultima.

Ambiente urbano

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Il Mestni trg

Il centro storico è caratterizzato da due ampie piazza a forma allungata. Il Mestni trg, che era il centro commerciale della località ove risiedevano i mercanti e il Spodnji trg in cui erano insediati i cittadini più poveri. Parallele tra loro sono collegate da stretti vicoli.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Sv. Jakob: Chiesa di S. Giacomo, menzionata nel 1271 e ricostruita dopo il terremoto.

Architetture civili

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Il castello di Škofja Loka.

Il castello venne ricostruito dopo il terremoto del 1511 con l'aggiunta di una poderosa torre del XVI secolo. Nel 1890 passò in proprietà alle Orsoline che erano presenti nel Nunski samostan, un convento posto ai piedi del colle ove sorge il castello. Nella cappella del castello sono presenti tre altari dorati d'epoca rinascimentale che provengono dalla chiesa di Dražgoše. Dal 1959 all'interno vi è anche un museo che espone collezioni archeologiche e artistiche; è presente anche un reparto dedicato alla storia delle poste e telecomunicazioni.

Kapucinski most

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Il fiume Selca Sora e il ponte dei Cappuccini

Il ponte dei Cappuccini passa sopra la Selška Sora e collega il centro storico con il convento dei Cappuccini. Venne costruito nel XIV secolo.

  • Rotovž: edificio posto in Mestni Trg sede del Municipio.
  • Kašča: magazzino del grano d'imponente fattura, edificato nel XVI secolo.
  • Homanova hiša: la casa Homan, edificata nel 1529 presenta belle decorazioni sulla facciata.

Nel 1721 Romuald Marušič, frate cappuccino che risiedeva nel convento della località, scrisse la Passione di Škofja Loka, che viene considerata la più antica opera teatrale in lingua slovena. Il dramma venne rappresentato per la prima volta la sera del venerdì santo del 1721 nel corso di una processione nelle vie della località.

La presenza di corsi d'acqua favorì in epoche remote la presenza di mulini che spinsero alla nascita delle prime industrie, così come la posizione geografica fece di Škofja Loka un importante centro commerciale sulla via che collega l'Adriatico con i Paesi di lingua tedesca. Già nel corso del XVII secolo decadette quale centro commerciale, sostituita da Kranj.

Geografia antropica

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Il comune di Škofja Loka è diviso in 59 insediamenti (naselija):

Amministrazione

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  1. ^ Bischoflack und Idria (1912) - K.u.K. Militärgeographisches Institut - 1:75 000 - ZONE 21 - KOL X
  2. ^ Savnik, Roman, ed. 1968. Krajevni leksikon Slovenije, vol. 1. Ljubljana: Državna založba Slovenije. pp. 378–381.
  3. ^ Škofja Loka Castle
  4. ^ Moder, Gregor. 1993. A Guide to the Museums of Slovenia. Ljubljana: Mestni muzej Ljubljana, p. 109.
  5. ^ Portmann, Michael. Communist Retaliation and Persecution on Yugoslav Territory during and after WWII (1943–1950). Vienna: GRIN Verlag, p. 23.
  6. ^ Corsellis, John, & Marcus Ferrar. 2005. Slovenia 1945: Memories of Death and Survival after World War II. London: I. B. Tauris, p. 87.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Sito ufficiale, su skofjaloka.si. Modifica su Wikidata
  • Škofja Loka [collegamento interrotto], su zgodovinska-mesta.si.
Controllo di autoritàVIAF (EN305856343 · LCCN (ENn83149807 · GND (DE4351580-0 · BNF (FRcb16617000x (data) · J9U (ENHE987007557395605171
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