Skip to main content

Speciale Elezioni Usa 2024

Vecchie sfide, nuove soluzioni? L'impatto di Trump secondo Lesser (Gmf)

Secondo il vicepresidente del German Marshall Fund il ritorno alla Casa Bianca di Trump impatterà sui rapporti con l’Europa (e non solo). Ma non sarà un disastro totale. Ecco perché

Anche una parte di élite ha scelto Donald, ora la prova del governo senza caos. Scrive Castellani

Un pezzo di establishment ha scelto di unirsi a Trump. Questa larga coalizione gli ha permesso di vincere, anche grazie all’ecosistema mediatico che senz’altro passava per Musk, per Tucker Carlson, Joe Rogan. Una rete che a lui mancava nel 2016, ma che oggi è risultata determinante per ottenere questa vittoria. Occorrerà comprendere se il neo presidente sarà capace di sfruttare questa élite che si è unita a lui in modo da governare in maniera stabile, evitando i disastri del primo mandato. Il commento del politologo della Luiss, Lorenzo Castellani

Con Trump una nuova età dell’oro? Il commento dell’amb. Castellaneta

La parola chiave del futuro presidente è dazi. Ma con l’economia americana così dipendente dalle importazioni potrebbe penalizzare i consumatori a basso reddito. Per l’Europa il tema è il surplus commerciale. Per l’Italia circa 40 miliardi di euro. Il commento di Giovanni Castellaneta, già ambasciatore italiano negli Stati Uniti

Trump-bis, per Ucraina e Ue Meloni sarà decisiva. Bremmer spiega perché

Vicina ideologicamente al presidente eletto e personalmente al suo alleato Musk, la presidente del Consiglio è stata fortemente al fianco di Kyiv in questi due anni. Ma se la posizione di Roma dovesse cambiare, allora “sarebbe impossibile per l’Unione europea trovare una linea condivisa”, commenta il fondatore di Eurasia Group

Con Trump vincono i sovranisti, ma la sua elezione va rispettata. Parla Ricci

La vittoria di Donald Trump è stata ampia e va rispettata democraticamente, ma l’America sarà più chiusa. E vorrà ancora di più un’Ue debole e frammentata, ed è per questo che sarà fondamentale un coordinamento stretto tra Socialisti, Verdi e Liberali per tenere la barra sull’europeismo e sugli elementi fondamentali del programma. Conversazione con l’eurodeputato del Pd, Matteo Ricci

L'Europa faccia fronte comune con Trump sulla Cina. Parla Joseph Nye

Il politologo americano sottolinea il carattere di imprevedibilità della nuova presidenza Trump, soprattutto per quel che riguarda la politica estera. E fornisce dei suggerimenti all’Europa

Con Trump alla Casa Bianca il confronto non sarà facile, ma la coesione transatlantica resterà. Parla Talò

La vittoria di Trump alle elezioni Usa delinea per l’Europa un compito chiaro: fare i compiti a casa, consolidando il proprio ruolo e preparandosi a una interlocuzione non facile con il nuovo inquilino della Casa Bianca. Tra la difesa transatlantica, le spese militari e la competizione con la Cina, gli europei devono prepararsi ad assumere un ruolo più deciso. L’intervista all’ambasciatore Francesco M. Talò

Questo sarà il mandato della riconciliazione. Clementi legge la vittoria di Trump

Oltre a una vittoria netta, Trump incassa un risultato importantissimo: l’allineamento repubblicano di Camera e Senato. La maggioranza in quest’ultimo, in particolare, gli sarà utile per procedere a tutte le nomine. Dal primo discorso, emerge la volontà del neo presidente di riconciliare il Paese, pur caratterizzando la sua politica in senso conservatore. Gli Usa non si chiuderanno ai mercati e per l’Ue sarà dirimente il tema della difesa comune. Conversazione con il docente di Diritto pubblico comparato, Francesco Clementi

Messico, Venezuela e non solo. Come sarà la politica estera di Trump per l’America latina

Dal Messico all’Argentina, la vittoria del magnate repubblicano spingerà verso un cambiamento nella linea politica americana per la regione latino-americana. Le priorità e le alleanze del nuovo presidente

Con Trump alla Casa Bianca, l'Italia sarà più forte in Ue. Il commento di Giubilei

In particolare sul versante della politica estera, l’elezione di Donald Trump rappresenta un’opportunità per tutto l’Occidente dopo le decisioni fallimentari portate avanti dalle amministrazioni a guida democratica. L’Italia sarà un interlocutore privilegiato anche in virtù della vicinanza ideologica fra il tycoon e il premier Meloni. Il commento del saggista ed editore Francesco Giubilei

×

Iscriviti alla newsletter