Quiz dai film
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Raccolta di quiz tratti dai film.
- [Incipit del film] A Jamal Malik manca una risposta per vincere venti milioni di rupie. Come ha fatto?
- A: Ha imbrogliato
B: È fortunato
C: È un genio
D: Era scritto.
[Explicit] D: Era scritto. (The Millionaire)
- – Cos'è la punzonatura?
– Eh, la punzonatura... Eh, dunque... Eh-ehm, dicesi punzonatura un... Quando... L'acqua... Non me lo ricordo più...
– [Con tono derisorio] Non se lo ricorda più!
[Risate concertate]
– No, eh, sì... Mi sembra, insomma... Forse si potrebbe ipotizzare che la punzonatura è un... è una cattiva azione, cioè quando si dice "gli ha dato una gran punzonatura"... Ah, sì è quando uno sciame d'api che... No, è un piatto regionale abruzzese...
– [Con tono derisorio] Un piatto regionale abruzzese! [Nuovamente risate concertate] (Fantozzi contro tutti)
- [Ercole Pappalardo deve essere esaminato da una commissione di maestri per poter avere la licenza elementare]
– Qual è il lago più grande d'Italia, signor archivista capo? È facile, lo dice anche il nome, non è vero? Il lago più grande d'Italia...
– Lo dice anche il nome...
– Eh, lo dice anche il nome, certo...
– Lago Maggiore!
– [Risolini] Me lo immaginavo! Me lo immaginavo che ci cascava! Il Lago Maggiore non è il lago più grande d'Italia. Si dice "Maggiore" ma non è maggiore. Il Lago di Garda è maggiore di lui, che appunto è il lago più grande d'Italia. Carina, non è vero? [Risolini] Spiritosa! Mi prende un inconvulso! [Serio] Vogliamo fare qualche domandina sulla storia, signor archivista capo?
– È suo diritto.
– Dunque, vediamo un po'... Signor archivista capo, dov'è morto Garibaldi?
– Garibaldi?
– [Uno degli esaminatori gli suggerisce la risposta esatta, ma il signor Pappalardo legge male il labiale]
– Capri!
– [Risolini] Lo sapevo! Di nuovo! Molto spiritoso, signor archivista capo! Ve lo immaginate Garibaldi a Capri con la sua barba, con il suo slip, che fa i tuffi dal faraglione! [Serio] Caprera! Garibaldi è morto a Caprera, signor archivista capo! Qual è il nome di un pachiderma, signor archivista capo?
– Un pachiderma qualunque?
– Un pachiderma.
[Uno degli esaminatori mima un elefante, facendo notare la proboscide]
– Bartali![1]
– Vedo che non ha perso l'abitudine d'insultare i suoi superiori, signor archivista capo!
– Ma signor maestro, io non so nemmeno cosa significa un "padicherma"! Ecco, già lo so, lei ce l'ha con me per la storia del pappagallo.
– Perché parla del pappagallo?! Che c'entra il pappagallo?! Costui vuol fare l'archivista capo e non conosce le nozioni più elementari. Quindi ritengo, a ragion veduta, che non può avere la promozione.
– È rovinato...
– Senz'andro bocciato... Senz'andro bocciato...
– Mi dica un po', signor archivista capo... Ehm, signor maestro... permette che le faccia una domanda?
– Avanti, signor archivista capo, mi faccia una domanda.
– E allora mi saprebbe dire che significhi la parola "palliatone"? Che significhi?
– "Palliatone"? Perché, lei lo sa, signor archivista capo?
– Se non lo sapessi non sarei qui, non le avrei fatto la domanda.
– E allora ce lo dica, signor archivista capo, che cosa significa "palliatone".
– Permette, vuole alzarsi?
– Prego.
[Il signor Pappalardo, una volta che il maestro si è alzato in piedi, gli da delle pacche sulle spalle e gli prende i baveri della giacca]
– Quindi lei non sa che cosa significa "palliatone"?
– Non lo so. Non esiste.
[Il signor Pappalardo lo strattona, gli blocca la testa tentando di morderla e gli lancia addosso i fogli] (Totò e i re di Roma)
- Uscì il bando di concorso per trenta posti di segretario comunale.
Era come un telequiz. Salvo che nel cosiddetto mondo del lavoro, i milioni te li davano a rate, un tanto ogni mese per tutta la vita, finché un ictus non ti beccava tra una richiesta di carta igienica e l'altra.
Domanda: Cosa sono i mitili?
Risposta:
A – Soldati dell'antica Roma.
B – Molluschi marini.
C – Persone umili e miti.
La chiamavano prova di cultura generale. (Tutti giù per terra)
Note
[modifica]- ↑ Battuta ridoppiata. La risposta originale era «De Gasperi», in quegli anni Presidente del Consiglio. Cfr. Polese Ranieri, Totò, il governo e le forbici della censura, Corriere della Sera, 28 gennaio 2005, p. 37.