Mina Murray
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Wilhelmina "Mina" Murray (in seguito sposata Harker), personaggio del teatro, della letteratura e del cinema creato da Bram Stoker.
Citazioni di Mina Murray
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Qualcuno tra gli scrittori della Nuova Donna dovrà un giorno o l'altro lanciare la proposta che a uomini e donne sia consentito di vedersi l'un l'altro mentre dormono, prima che lui chieda la mano di lei e lei lo accetti. Ma credo che la Nuova Donna non lo accetterà mai: vorrà piuttosto essere lei a chiedere la mano dello sposo. E certamente questa possibilità la userà molto bene!
- Sebbene l'affetto non basti a cambiare la realtà di fatto, può però contribuire a renderla più sopportabile.
- Sono convinta che piangere ogni tanto fa bene a tutti – rinfresca l'aria come fa la pioggia.
- Penso che si dovrebbe provare compassione per un qualcosa braccato come il Conte. È giusto dire "qualcosa": Questa Cosa non è umana – e non è neanche una bestia. Ma venire a conoscere dalle parole del dottor Seward il racconto della morte della povera Lucy, e di tutto quel che ne è seguito, basta per inaridire le fonti della compassione nel cuore di chiunque.
- Credo che nella natura della donna vi sia qualcosa che permette a un uomo di accasciarsi di fronte a lei ed esprimere i suoi sentimenti e le sue emozioni più delicate senza avvertire questo come una menomazione della propria virilità.
- Noi donne abbiamo qualcosa di materno in noi che ci solleva sopra tante piccole cose quando a questo spirito materno facciamo ricorso; ho sentito la testa di questo grande uomo dolente posarsi su di me, come se fosse quella di un bambino che un giorno potrei tenermi sul petto, e gli ho accarezzato i capelli come se fossero quelli di un mio figlio. In quel momento neppure ho pensato quanto tutto questo fosse strano e inconsueto.
- Continuavo a pensare a tutto quanto era accaduto dacché Jonathan è venuto qui a Londra, e tutto sembra un'orrenda tragedia sospinta spietatamente dal fato verso una fine predestinata. Tutto ciò che si fa, per quanto giusto possa essere, si direbbe che comporti proprio le conseguenze più deplorevoli.
- La nebbia si faceva sempre più fitta, e ora riuscivo a vedere di dove era entrata, simile al fumo – o come la bianca energia dell'acqua bollente: non dalla finestra, ma attraverso gli interstizi della porta. Diventava sempre più fitta, fino a che mi è sembrato che si concentrasse in una sorta di nuvola a forma di colonna nel bel mezzo della stanza, attraverso la quale, in alto, riuscivo a vedere la luce del gas brillare con un occhio di color rosso. Ogni cosa ha cominciato a girare nel mio cervello, così come la colonna di nebbia stava ora girando per la stanza, e in tutto questo si manifestavano le parole della Scrittura: "...una colonna di nebbia di giorno e di fuoco di notte". Era questa una sorta di guida spirituale che mi stava assistendo nel sonno? Ma quella colonna era composta di elementi sia diurni che notturni, perché in quell'occhio vi era il fuoco, che ora esercitava un nuovo fascino su di me, finché, continuando a fissarlo, quel fuoco si è diviso, ed è sembrato guardarmi attraverso la nebbia con due occhi rossi, come Lucy me li aveva descritti nel suo momentaneo vaneggiamento mentale quando, sulla scogliera, i raggi del sole cadente colpivano le vetrate della chiesa di Santa Maria. Improvvisamente mi ha folgorato l'orrenda idea che così fosse stato anche quando Jonathan aveva visto le tre terribili donne farsi reali e concrete nel vortice della nebbia illuminata dalla luna, e nel sogno devo essere svenuta, perché tutto si è fatto nera tenebra attorno a me. L'ultimo sforzo cosciente della mia immaginazione è stato quello di vedere una livida faccia gessosa emergere dalla nebbia e piegarsi sopra di me.
- [Sul Conte Dracula] Quella povera anima che ha causato tutta questa miseria è il caso più triste. Pensate solo a quale sarà la gioia di quell'essere quando anche lui sarà distrutto nella sua parte peggiore onde la sua parte migliore possa raggiungere l'immortalità spirituale. Dovete guardare anche lui con compassione, anche se non per questo dovete rinunciare a distruggerlo.
- Io so, e voi lo sapete, che una volta morta voi potreste e dovreste liberare il mio spirito immortale, così come avete fatto con la mia povera Lucy. Fosse la morte, o la paura della morte, il solo ostacolo su questa strada, io non esiterei a morire qui, adesso, tra questi amici che mi vogliono bene. Ma la morte non è tutto. Io non posso credere che morire – in questo caso, quando davanti a noi brilla ancora la speranza e un più alto compito ci attende – sia la volontà di Dio. Pertanto, io rinuncio da parte mia alla certezza dell'eterno riposo, e mi inoltro nella tenebra che nasconde le più nere sorti che il mondo visibile e quello occulto riserbano.
- Non devi esitare. Tu mi sei più vicino e più caro di ogni cosa al mondo; le nostre anime sono fuse in una sola, per tutta la vita e per sempre. Pensa, mio caro, ai tempi in cui uomini coraggiosi uccidevano le proprie mogli e le loro donne onde impedire che cadessero nelle mani del nemico. Né essi esitavano certo di più perché coloro che amavano li imploravano di sgozzarle. È dovere degli uomini nei confronti di coloro che amano, comportarsi così in momenti di dura prova! E, oh, mio caro, se è destino che io debba aver morte per mano di qualcuno, sia per mano di colui che più mi ama.
- Il Conte è un criminale e appartiene al tipo criminale. Tale lo classificherebbero Nordau e Lombroso e, quia criminale, la sua mente è formata solo in maniera imperfetta. Ragion per cui, in una situazione difficile, non può che cercare soluzioni nell'abitudine.
- [Sulla Transilvania] La regione è un incanto: piena di bellezze di ogni genere immaginabile, e la gente è vivace, e forte, e semplice, e sembra piena di ottime qualità. E tutti sono molto, molto superstiziosi. Nella prima delle case in cui ci siamo fermati, quando la donna che ci serviva ha visto la cicatrice sulla mia fronte, si è fatta il segno della croce e mi ha puntato contro due dita, per scacciare il malocchio. Credo che si siano dati addirittura la pena di mettere una dose extra di aglio nel nostro cibo; a me, che l'aglio proprio non lo sopporto. Da allora sono stata attenta a non togliermi più il cappello o il velo, sfuggendo così a ogni eventuale sospetto. Stiamo viaggiando veloci, e dato che non c'è con noi un cocchiere che possa inventarsi storie, siamo al riparo da scandali e maldicenze, anche se ho sentito dire che il malocchio ci perseguiterà per tutto il viaggio.
- Mi sarà di sollievo per tutta la vita poter ricordare che proprio in quel momento di ultima dissoluzione, nel suo volto è comparsa un'espressione di pace che mai avrei creduto potervi albergare.
Film
[modifica]- [Sul Conte Dracula] Io preferisco qualcuno di più normale.
- Proprio quando cominciavo a chiudere gli occhi ho sentito i lupi ululare. Poi è cominciato il sogno. Sembrava che tutta la stanza fosse invasa dalla nebbia. Era così fitta che a stento vedevo il lume vicino al letto, un fioco bagliore nella nebbia. E poi ho visto due occhi rossi che mi fissavano e una faccia bianca e livida è scaturita dalla nebbia. Mi è venuta vicino, così vicino! Sentivo il suo alito sul viso e poi le sue labbra! [...] E poi, la mattina, ero così debole. Era come se mi avessero tolta la forza vitale.
- È venuto da me, poi si è aperto una vena nel braccio e mi ha costretto a bere.
- Lucy è una ragazza pura e virtuosa, ma devo ammettere che il suo modo di parlare così ardito a volte mi scandalizza.
- Jonathan ritiene che il dire tutto quello che passa per la testa sia un difetto dell'aristocrazia. La verità è che io ammiro Lucy, e non mi sorprende che gli uomini le si accalchino intorno. Vorrei tanto essere carina e adorata come lei.
- [Sulla Transilvania] Una terra al di là di una grande, vasta foresta circondata da montagne maestose, rigogliosi vigneti, fiori di tale fragilità e bellezza come non si trovano in altro luogo.
- [Sulla voce del Conte Dracula] È così familiare. È come una voce in sogno che non riesco a individuare, e mi dà conforto quando...
- C'è sempre una principessa, con fluenti vesti bianche. E quel volto... Oh Dio, il suo viso è un fiume. La principessa è un fiume pieno di lacrime di tristezza e di cuore infranto.
- Non so, ma ho quasi la sensazione che il mio strano amico sia qui con me. Parla nei miei pensieri. Con lui mi sono sentita più viva di quanto lo sia mai stata. E ora, senza di lui e presto sposa, io mi sento confusa, smarrita. Forse, per quanto cerchi di essere buona, sono cattiva. Forse sono una donna cattiva e volubile.
- Voglio stare con voi, sempre. [...] Temevo che non avrei mai più sentito le vostre carezze. Pensavo foste morto.
- Voglio essere come voi siete. Vedere come voi vedete, amare come voi amate. [...] Voi siete il mio amore, e la mia vita per sempre.
- Portatemi via da tutta questa morte!
- Lì, in presenza di Dio, capii finalmente come il mio amore poteva liberarci tutti dal potere delle tenebre. Il nostro amore è più forte della morte.
Citazioni su Mina Murray
[modifica]- La Mina del romanzo ha molto della moglie di Bram, e molto di sua madre. Entrambe donne molto forti, nel romanzo Mina fa da collante alla storia attraverso i suoi diari, ed è capace di usare macchinari moderni come la macchina da scrivere, questo la aiuta a mettere da parte ogni appunto, lettera e pagina di diario degli altri personaggi della storia. È anche la sola a venire ipnotizzata da Van Helsing perché si possa scoprire cosa sta facendo il Conte e dove è fuggito. Dunque è attraverso la mente di Mina che la verità viene fuori, la scienza moderna deve solo scardinare il lucchetto e liberare il potere della mente. [...] Lucy incarna invece l'opposto, la persona mondana, non professionale, è molto sensuale e si diverte ad avere corteggiatori, ma la più realistica è Mina; è quest'ultima il modello della donna nuova nella società post Vittoriana, e la donna nuova può essere sensuale, ma è certamente anche intelligente, attraente e allo stesso tempo rispettata dagli uomini. (Dacre Stoker)
- Madam Mina è una di quelle donne create da Dio con le sue proprie mani, per far vedere a noi uomini e donne che esiste un Paradiso dove si può entrare, e cha la sua luce può essere anche qui in Terra. Così sincera, così dolce, così nobile, così niente egoista – la quale cosa, lasciatemelo dire, è tanto presente di solito in sua età, così clinica e piena di sé. (Abraham Van Helsing, Dracula)
- Mina è la donna stuprata che si sente corresponsabile della violenza subìta. «Contaminata!», urla dopo il rapporto con Dracula. Si dovrà mondare con i riti di Van Helsing da una «colpa» che rischia di farla gravida di un vampiro. (Fabio Giovannini)
- Mina e Lucy, le ragazze infettate dal Conte, vivono in una società vittoriana piena di prescrizioni su quale sia la cosa giusta da fare, e sono spaventate dalla loro complicità involontaria con le forze oscure, il loro anelito verso tutto ciò che non si può sentire né tantomeno esprimere ad alta voce. È proprio questo a terrorizzarle di più: non tanto quello che non sanno del nemico, ma tutto ciò che sanno bene di loro stesse. (Claudia Durastanti)
- Mina è una donna forte. Per i suoi tempi è troppo emancipata: lavora, è piena di iniziative, intende persino diventare giornalista! (Fabio Giovannini)
- Nella vita, bambina mia, ci sono tenebre e ci sono luci. Voi siete una delle luci, cara Mina. La luce di tutte le luci. (Abraham Van Helsing, Dracula di Bram Stoker)
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