Il buono, il brutto, il cattivo
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Il buono, il brutto, il cattivo
Titolo originale |
Il buono, il brutto, il cattivo |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia, Spagna, Germania Ovest |
Anno | 1966 |
Genere | western |
Regia | Sergio Leone |
Soggetto | Sergio Leone, Luciano Vincenzoni |
Sceneggiatura | Sergio Leone, Luciano Vincenzoni, Age & Scarpelli |
Produttore | Alberto Grimaldi |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il buono, il brutto, il cattivo, film del 1966 con Clint Eastwood, Eli Wallach e Lee Van Cleef, regia di Sergio Leone.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Arrotola, arrotola... [rivolto allo sceriffo e riferito al wanted poster che lo raffigura] che poi ti dico io dove lo devi mettere... Maledetti gli sceriffi e chi li ha fatti... e... [lo sceriffo dà i soldi al Biondo che ha consegnato Tuco] ecco, ecco, gli dà i soldi adesso... Giuda! Ti sei venduto la mia pelle! Ah, ma non te li godi, sai... eh no, non te li godi perché se c'è un po' di giustizia a questo mondo, in medicine vanno a finire, tutti! Fino all'ultimo centesimo! Perché sei un bastardo! Tu non lo sai, ma io sì! Lo sanno tutti, tu sei figlio di mille padri, tutti bastardi come te, e tua madre, se lo vuoi sapere, è una p... [il Biondo gli lancia il fiammifero addosso] Sei un bastardo! Tu mandi alla forca un pover'uomo... che non ha fatto male a nessuno! (Tuco) [quando viene arrestato la prima volta]
- Già ricercato in quattordici contee di questo stato, il qui presente Tuco Benedicto Pacifico Juan Maria Ramirez è stato da questa corte riconosciuto colpevole dei seguenti reati: rapina a mano armata; stupro di una fanciulla vergine di razza bianca; deragliamento di un convoglio ferroviario a scopo di assalto e rapina; evasione da quattro prigioni di Stato con ferimento di sette guardie; traffico illecito di armi ed esplosivi di proprietà dell'esercito; [...] incendio doloso del municipio e della prigione di El Paso e dell'ufficio dello sceriffo di Sonora; detenzione e traffico illecito di schiavi fuggitivi; truffa ai danni di una carovana di pionieri, essendosi spacciato per guida, avendo riscosso in anticipo il compenso dell'intero viaggio e avendo quindi abbandonato la carovana nel territorio di caccia degli Indiani Apache; abigeato, per aver rubato una mandria [...]. (Giudice) [leggendo i capi d'accusa durante l'esecuzione della sentenza del secondo processo]
- Io ho una mia regola: quando uno mi paga gli porto sempre a termine il lavoro! (Sentenza)
- Non basta una corda a fare un impiccato. (Sentenza)
- Tu ce l'hai mai avuta una corda al collo? Be', t'assicuro che quando si mette a stringere tu senti già il diavolo che ti morde le chiappe. (Tuco) [al Biondo]
- Non lo conosci e lo chiami al buio? (Sentenza) [parlando di Bill Carson, rivolgendosi alla sua donna]
- Sto cercando un mezzo sigaro, con dietro la faccia di un gran figlio di cagna alto, biondo e che parla poco. (Tuco) [parlando del Biondo]
- Gli speroni si dividono in due categorie: qualcuno passa dalla porta e qualcuno dalla finestra. (Tuco)
- [Mostrando al Biondo un cappio] Lo riconosci quest'occhiello, biondo? [lanciandogli il cappio] Passalo su quel trave! Va su! Monta su quello! [il Biondo sale su uno sgabello] Bravo, così! Fissa bene la corda al trave: deve reggere il peso d'un maiale. Mettici dentro il collo! Bravissimo! Ti sta un po' comodo, eh? Be', rimediamo subito: ho un sistema nuovo! Un po' diverso dal tuo... Non sparo alla corda, sparo alle gambe dello sgabello! Adiós! (Tuco)
- La vedi quanta bella sabbia? Be', quello è il deserto, un forno lungo centocinquanta miglia, anche la guerra ha paura a passarci. Da quella parte scappano i confederati, da questa arrivano i nordisti, ma qui nessuno ci mette piede. Solo tu o me. Bella come passeggiata, non ti pare? Come m'hai detto quella volta? "Se risparmi il fiato un tipo come te ce la può fare". [ride] Se invece non ce la fa, muore, ma lentamente... molto lentamente. [ride] (Tuco) [al Biondo]
- Io... io dormirò tranquillo... perché so che il mio peggior nemico... veglia su di me. (Biondo) [a Tuco]
- I tipi grossi come te mi piacciono perché quando cascano fanno tanto rumore. (Tuco) [rivolto al caporale Wallace]
- Non vorrei essere nei panni del tuo amico, sai. Più forte canta il coro, più forte pesta Wallace. Ci son passati in tanti là dentro. (Un detenuto) [parlando al Biondo, riferendosi a Tuco]
- Ogni pistola ha la sua voce e questa la conosco. (Biondo) [riferendosi a Tuco]
- Levati la pistola e mettiti le mutande. (Biondo)
- Vado, l'ammazzo e torno.[1] (Tuco) [riferendosi a Sentenza]
- Mai visto morire tanta gente e tanto male. (Biondo) [a Tuco, riferito alla battaglia sul ponte]
- Tieni le orecchie aperte capitano, facciamo un bel po' di rumore! (Biondo) [al capitano Clinton ferito, riferendosi al ponte da far saltare in aria]
- [Ultime parole] Dottore... Dottore, fammi vivere ancora un po'... Aspetto una notizia! (Capitano Clinton)
- Vedi, il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica e chi scava. Tu scavi. (Biondo) [riferendosi a Tuco]
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Sentenza: A Baker piacerebbe sapere che cosa vi siete detti tu e questo Jackson... a proposito di quella cassa. Hmm... Ma io non sono venuto per questo. Non è per questo che mi pagano. Io voglio sapere come si fa chiamare adesso Jackson.
Stevens: Perché dici che ha cambiato nome?
Sentenza: L'avrei già trovato. Quando cerco qualcuno io lo trovo sempre. Per questo mi pagano.
- [Stevens porge a Sentenza due sacchetti]
Stevens [ultime parole]: Ecco, sono mille, per te!
Sentenza [esaminando i sacchetti]: Mille dollari... e metà in oro. Una bella somma! Hmm... Ma anche lui ha pagato e io ho una mia regola: quando uno mi paga, gli porto sempre a termine il lavoro. [spara a Stevens]
- [Sentenza è tornato dal suo cliente che lo aveva ingaggiato per uccidere Stevens]
Baker: Ecco, tieni, questi sono i tuoi cinquecento dollari. [Sentenza li prende ma non se ne va]
Sentenza: Ah già, dimenticavo... lui me ne ha dati mille. Sai, voleva che io ti ammazzassi... [Baker comincia a ridere] Il guaio è che quando uno mi paga gli porto sempre a termine il lavoro [Baker smette di ridere] e tu dovresti saperlo.
Baker [ultime parole]: No, Sentenza, no! [Sentenza lo uccide e si mette a ridere]
- [I cacciatori di taglie catturano Tuco]
Cacciatore di taglie [ultime parole]: Ehi tu, lo sai che la tua faccia somiglia a quella di uno che vale duemila dollari?
Biondo [comparendo alle loro spalle]: Già... ma tu non somigli a quello che li incassa...
- Giudice [leggendo i capi d'accusa durante l'esecuzione della sentenza del primo processo]: Già ricercato in quattordici contee di questo stato e riconosciuto colpevole dei reati di omicidio; rapina a mano armata contro privati, banche e servizi postali di Stato; furto di oggetti sacri; incendio doloso di una prigione di Stato; falsa testimonianza; bigamia; abbandono del tetto coniugale e incitamento alla prostituzione; rapimento a scopo di estorsione; ricettazione; spaccio di monete false; uso di carte da giuoco e dadi truccati; aggressione e lesioni a danno di privati, magistrati e pubblici ufficiali di Contea, Distretto e Stato. Pertanto secondo le facoltà a noi concesse, condanniamo il qui presente Tuco Benedicto Pacifico Juan Maria Ramirez...
Biondo [in disparte, sottovoce]: ... detto "il porco".
Giudice: ... alla pena di morte mediante impiccagione. Che il Signore possa avere pietà dell'anima sua. Procedere!
- Tuco: Il mondo è diviso in due, amico mio: quelli che hanno la corda al collo e quelli che la tagliano. Solo che il collo dentro la corda è il mio, sono io che rischio, perciò la prossima volta voglio più della metà.
Biondo: Sì, è vero che tu rischi. Ma io taglio e se tu mi abbassi la percentuale – [porgendogli un sigaro] sigaro? – be', potrei sbagliare la mira. [con un ghigno]
Tuco: Ma se sbagli devi sbagliare sul serio. Perché chi mi frega e poi non mi ammazza, vuol dire che non ha capito niente di Tuco. [ride] Niente! - Tuco: Di tutte le più luride fetenti porcate che il più lu...
Biondo: Il paese più vicino è a settanta miglia da qui. Se risparmi il fiato, uno come te ce la può fare. Scusa eh... [mentre abbandona Tuco nel deserto]
Tuco: Vigliacco, Giuda, traditore bastardo! Vieni qui! Dove vai?! Scendi da cavallo se sei un uomo! Scendi da cavallo! Torna indietro! Ti strappo il cuore e me lo mangio! Ti spello vivo! Ti impicco con le tue budella! Io t'ammazzo, eh! T'ammazzo!
Biondo [fermatosi un po' più lontano]: Che ingrato, dopo tutte le volte che t'ho salvato la vita. [scappa a cavallo]
Tuco: Biondo, ma che fai? Ma che, te ne vai? Aspetta! Biondo, senti, aspetta! [urlando] Hijo de una gran puta!
- Pablo: E tu? Oltre a fare del male che cosa hai fatto? Non avevi una moglie da qualche parte?
Tuco: Non una, tante mogli. Una qui, una là, da tutte le parti. Avanti fratello perché non mi fai la predica?
Pablo: A che servirebbe? Va' per la tua strada Tuco. Va' via. E che il Signore abbia pietà di te!
Tuco: Certo che me ne vado! Ma aspettando che il Signore si ricordi di me, io Tuco Benedicto Pacifico Juan Maria Ramirez, ti voglio dire una cosa. Tu ti credi meglio di me, ma dalle nostre parti se uno non vuole morire di fame o fa il prete o fa il bandito. Tu hai scelto la tua strada, io ho scelto la mia. È la mia la più dura! Tu parli di padre e di madre, ma quando te ne sei andato a fare il frate, io sono rimasto! Avevo dieci, dodici anni, c'era da sgobbare e io l'ho fatto. E sapevo che era inutile. E adesso sai cosa ti dico? Tu ti sei fatto frate solo perché sei troppo vigliacco per fare quello che faccio io. [si prendono a pugni, Tuco se ne va]
Pablo: Tuco! Perdonami fratello!
- [Tuco e il Biondo si stanno allontanando dalla missione cattolica a bordo della diligenza]
Tuco: Ah, che mangiata! Eh, è un bel tipo mio fratello... Ah sì, perché non te l'avevo detto, ma il capo qui è mio fratello. Insomma, a Roma c'è il papa e qui c'è mio fratello. E ogni volta che mi vede mi dice "Fermati tanto qui da mangiare non manca mai!" Anzi sai che m'ha detto? "Invita anche quel tuo amico." Ah, è sempre lo stesso: quando mi vede non vorrebbe mai lasciarmi andare, mai. Eh, mi vuole un bene mio fratello... Eh certo che anche per uno come me è una gran cosa sapere che pioggia o vento, da qualche parte c'è un piatto di minestra calda che t'aspetta.
Biondo [che ha assistito di nascosto al litigio di Tuco col fratello]: Sì, certo... [porgendogli un sigaro] Tieni questo, fuma! Ti aiuterà a digerire.
- [Tuco e il Biondo in viaggio in diligenza, indossano le divise grigie dei confederati, rubate a dei soldati morti. Intanto un folto gruppo di soldati si sta avvicinando]
Tuco: Sveglia Biondo, ci sono dei soldati! Dai, su!
Biondo: Blu o grigi?
Tuco: Eh? [guardandoli meglio] Ehi, sono grigi come noi: i confederati. Li salutiamo e tiriamo dritto, eh? [comincia ad urlare per farsi sentire dai soldati] Urrà! Evviva la Confederazione! Evviva il Sud! Morte ai nordisti! Evviva il generale... [abbassando la voce e chiedendo al Biondo] Eh, come si chiama?
Biondo: Lee!
Tuco [riprendendo ad urlare]: Il generale Lee! Ha-ha! Dio è con noi perché anche lui odia gli Yankee! Urrà!
Biondo [osservando meglio i soldati sempre più vicini]: No, Dio non è con noi, perché anche lui odia gli imbecilli...
[I soldati si tolgono la polvere dalle uniformi blu]
- Capitano: Per l'ultima volta, sergente, vi ripeto che voglio che i prigionieri siano trattati come prigionieri. Basta con i maltrattamenti!
Sentenza: Quei bastardi là fuori sono centinaia e io ho solo pochi uomini, come pensate che possa farmi rispettare?
Capitano: Ci riuscireste più facilmente comportandovi come un essere umano!
Sentenza: Perché i nostri sono trattati meglio ad Andersonville?
Capitano: Io me ne frego di quello che fanno nei campi sudisti! Nel mio campo non voglio che i prigionieri siano torturati, derubati e assassinati.
Sentenza: Sarebbe un'accusa?
Capitano: Sergente, la cancrena mi sta divorando una gamba ma non gli occhi. Io so che i prigionieri vengono regolarmente spogliati di tutti i loro oggetti personali e so che intorno al campo bivaccano sporchi individui pronti ad acquistare la refurtiva, ma finché sono io il comandante, queste cose non le permetto, sono stato chiaro?
Sentenza: Certo! Finché voi sarete il comandante.
Capitano: Sì... sì, lo so che sto crepando, sergente... ma spero di vivere quel tanto necessario per raccogliere prove sufficienti per spedire alla Corte marziale chi disonora l'uniforme dell'Unione.
Sentenza: Vi auguro di riuscirci. [andandosene]
- Sentenza: Di' Tuco, ti piace la musica?
Tuco: La musica? Ah, sì che mi piace: fa bene alla digestione.
- Biondo: E per me non la fai suonare la musica?
Sentenza: Parleresti?
Biondo: Credo proprio di no.
Sentenza: Lo credo anch'io... e non perché sei più duro di Tuco. Sei solo più furbo: parlare non ti salverebbe.
- Biondo [dopo aver ucciso un uomo di Sentenza che si nascondeva]: Se i tuoi amici restano all'umido si beccano un raffreddore o una pallottola.
Sentenza [ridacchia]: Sentito, ragazzi? Venite fuori! [gli uomini di Sentenza escono allo scoperto]
Biondo: Visto che facciamo la stessa strada, è meglio farci compagnia. [contando gli uomini di Sentenza] Uno, due, tre, quattro, cinque e sei... Sei, numero perfetto!
Sentenza: Non è tre il numero perfetto?
Biondo: Sì, ma io ho sei colpi qui dentro... [riferito alla sua pistola]
- [Wallace e Tuco, legati insieme da una catena, viaggiano su un vagone di un treno. Il caporale sta dormendo e Tuco vuol provare a rubargli la pistola]
Caporale Wallace. Ti piacerebbe agguantarmi, eh?
Tuco: No, mi piacerebbe pisciare! Saranno dieci ore che sto ballando qui dentro.
Caporale Wallace [ultime parole]: Puzzi già abbastanza, è meglio non peggiorare la situazione. [i due si alzano] Su, muoviti! [Wallace fa sporgere Tuco dalla parte aperta del vagone]
Tuco: Eh no, eh... Se mi guardi non posso! [Wallace si gira dall'altra parte. Tuco qualche attimo dopo butta Wallace giù dal vagone e rotola insieme a lui giù da una scarpata, dopodiché sbatte ripetutamente la testa di Wallace contro una roccia, uccidendolo] Ne hai fatto di rumore, eh?[2]
- [Tuco si sta facendo il bagno e il cacciatore di taglie, entrato improvvisamente nella stanza, gli punta la pistola]
Cacciatore di taglie senza un braccio [ultime parole]: È passato tanto tempo, vero Tuco? Ogni volta che avrei dovuto usare la destra ho pensato a te... ma finalmente ora ti trovo nella posizione giusta e ho avuto tutto il tempo di imparare a sparare con la sinistra. [Tuco nasconde una pistola sotto la schiuma del bagno e la usa per crivellare il cacciatore di taglie prima che questi possa sparare]
Tuco: Quando si spara, si spara, non si parla.
- Tuco [cercando di leggere un biglietto lasciato da Sentenza]: Ci ri-ve-dre-mo... i... id... id...
Biondo: "Idiota". È per te. - Capitano: Di dove siete?
Biondo: Illinois.
Capitano: E tu?
Tuco: Io sto con lui!
Capitano: Che facevate qui intorno?
Tuco: Siamo venuti ad arruolarci, generale!
Capitano: E allora impara a distinguere i gradi: io sono capitano! [ai suoi soldati] Fuori dai piedi voi! Andate a fare testamento che magari oggi tocca a voi.
- Capitano: Chi possiede più bottiglie per ubriacare i soldati e mandarli al macello, quello vince. Noi e quelli dall'altra parte del fiume abbiamo solo una cosa in comune: la puzza dell'alcool. Come hai detto che ti chiami tu?
Tuco: Ah, io...
Capitano: E tu? [il Biondo non risponde] Noo! [ride] Ah, non importa! Non importa il nome! Presto sarete tutti miei bravi gloriosi ragazzi del ponte di Langstone. Due assalti al giorno!
Tuco: Due assalti al giorno?!
Capitano: Certo! I sudisti hanno deciso che il ponte è la chiave di questa zona. Stupido inutile ponte! Una merda di mosca sulle carte dell'Alto Comando... e l'Alto Comando ha deciso che dobbiamo prendere la merda di mosca... anche se dobbiamo crepare tutti, altrimenti la chiave rimane appesa al muro. Ma non è tutto qui: il ponte lo vogliamo tutto intero. Lo vogliono intero gli schiavisti e lo vogliamo intero noi. Cadrete ragazzi! Marcirete sottoterra! Ma il ponte sarà ancora in piedi! È male che io parli così a due volontari. Be', ma del resto ho fatto di peggio: ho fatto saltare il ponte. [mima un'esplosione, poi si indica la testa] Qui dentro l'ho fatto saltare. È un reato grave, è un reato da corte marziale: immaginare, sognare di far saltare il ponte di Langstone.
Biondo: Fatelo sul serio.
Tuco: Già! Che ci vuole? Facciamo un bel botto, capitano!
Capitano: Voi credete che io non ci abbia pensato? Ho studiato anche un piano. Eh!
Tuco: Sicuro?
Capitano: L'ora migliore è dopo l'attacco quando c'è la tregua per raccogliere i feriti. Se lo facessi, salverei la vita a migliaia di uomini. [comincia l'assalto dei nemici] Ma è il fegato che mi manca!
- Sentenza [minaccia Tuco e il Biondo con una pistola e gli getta una pala]: In due fate anche più presto: scavate! [nota che il Biondo rimane immobile] Tu non scavi?
Biondo: Non li troveresti neanche in un anno.
Sentenza: Perché?
Biondo: Perché qui dentro...[apre la bara e dentro c'è solo un cadavere] i dollari non ci sono.
Tuco [infuriato col Biondo]: Figlio di...!
Biondo: Credevi che mi fidassi di te? Duecentomila dollari sono tanti, ce li dobbiamo guadagnare.
Sentenza: Come?
Biondo: Il nome lo scriverò qui. La pistola! [scrive su una pietra il nome; i tre si affrontano in un triello alla fine del quale Sentenza muore]
- Tuco: Biondo! I dollari, eccoli, sono qui! I doll... [Tuco vede un cappio, e gli cadono i dollari dalle mani] Stai scherzando, vero Biondo... tu... mi vuoi fare uno scherzo, eh?
Biondo: Non è uno scherzo, è una corda. Su, avanti, mettici dentro il collo, Tuco.
Ehii Biondooo! Lo sai di chi sei figlio tuuu?! Sei il figlio di una grandissima puttaaaa... [durante quest'ultima parola parte il tema musicale principale del film] (Tuco)
Citazioni su Il buono, il brutto, il cattivo
[modifica]Eppure, per quanto mi sforzi, non credo che riuscirò mai a girare qualcosa di così perfetto come l'ultima sequenza de "Il buono, il brutto e il cattivo". Proverò a raggiungere quel livello, anche se non credo che ce la farò mai. (Quentin Tarantino)
Note
[modifica]- ↑ Titolo di un film successivo del 1967 che si rifà proprio a questa battuta: Vado... l'ammazzo e torno.
- ↑ Riferendosi a una sua precedente frase, rivolta allo stesso Wallace: «I tipi grossi come te mi piacciono perché quando cascano fanno tanto rumore.»
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