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Eliodoro di Emesa

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Teagene mentre riceve la palma d'onore da Cariclea (dipinto di Abraham Bloemaert, 1626)

Eliodoro di Emesa (in greco antico: Ἡλιόδωρος, Hēliódōros; III secolo – ...), scrittore greco antico.

Romanzo d'Etiopia

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Spuntava il giorno fra i sorrisi della natura ed il sole illuminava le vette, quando alcuni uomini in arnese da pirati, poich'ebbero salito il monte, che s'erge lungo le foci del Nilo, e precisamente su quella chiamata Eracleotica, si soffermarono appena il tempo da poter gettare gli sguardi sul mar sottostante, e nulla apparendo all'orizzonte, che prenunciasse loro qualche buon colpo da fare, si diedero all'osservazione del lido vicino. Ed ecco vi scorsero una nave legata da poppa alla spiaggia: doveva esser vuota d'uomini, ma carica di mercanzie, come si poteva arguire anche da lungi, perché il peso della nave faceva montar l'acqua fino al suo terzo cerchio.

Citazioni

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  • Una speranza irrealizzabile è facile togliersela dalla mente e la forzata rinuncia ad un bene dispone i delusi ad una quieta rassegnazione. (Demeneta: lib. I, p. 19)
  • [...] in amore quando uno è sazio, può dirsi bell'e guarito. (Tisbe: lib. I, p. 20)
  • [...] talvolta è bella perfino la menzogna, purché giovi a chi la dice senza recar danno a chi l'ascolta. (Cariclea: lib. I, p. 32)
  • [...] di solito gli oracoli ed i sogni si chiariscono solo a cose compiute. (lib. II, p. 81)
  • Adesso però siamo in tempo di pace, non di guerra; e se questa suole ridurre serva la gente, quella al contrario la libera; nell'una domina la volontà d'un tiranno, nell'altra il pensiero d'un re, senza contare che guerra e pace non consistono nel solo significato di due nomi, ma più propriamente nelle disposizioni di chi se ne vale. (Tìami: lib. VIII, p. 238)

Bibliografia

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  • Eliodoro, Romanzo d'Etiopia, traduzione di Umberto Limentani, A. F. Formíggini, Roma, 1922.

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