Estratto dal

Dialogo con Asclepio

contenuto nel

Corpus Hermeticum

Gennaio 1998

dal Sito Web WildManTim

recuperato dal sito web WayBackMachine

estratto da "Thoth's Prophecy of Egypt"

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglese

Versione in spagnolo

Asclepio III - Un Frammento

Walter Scott tradusse ASCLEPIO da documenti in latino di Apuleio. L'originale in greco si � perso...

L'Asclepio III, dove si trova la profezia ermetica, � un'esposizione sulla natura della cosmologia e quindi sulla natura di Dio, il tempo, i cicli della vita, la natura del mondo, il destino, ecc�

Sorge una profezia su Egitto, dato principalmente come un esempio attraverso il quale si esprimono certe percezioni filosofiche.

Ci� che segue ora � un piccolo frammento di Asclepio III che contiene la profezia:

Trismegisto:

Non sai, Asclepio, che l'Egitto � un'immagine del cielo, o per essere pi� esatti, in Egitto tutte le opere di potere che governano e lavorano nel cielo sono state trasferite sulla terra?

No bisognerebbe dire che tutto il Cosmo abita sulla nostra terra come in un suo santuario.

E, quindi, visto che � proprio degli uomini saggi che conoscono tutti gli eventi prima che succedano non devi ignorare questo:

Arriver� il momento in cui si vedr� che gli Egiziani hanno onorato gli Dei con sincera piet� e assiduo servizio; e si vedr� che tutta la nostra santa adorazione sar� stata inutile e inefficace

Perch� gli Dei tornerannoin cielo dalla Terra.

L'Egitto sar� abbandonato e la Terra che una volta fu la casa della religione rimarr� vuota, sprovvista della presenza dei suoi Dei.

Questa terra e regione sar� piena di stranieri; e gli uomini non si occuperanno pi� del servizio per gli Dei,ma anche...; e l'Egitto sar� occupato da Sciiti o Indiani e da qualche razza dei paesi barbari della zona. Quel giorno la nostra terra pi� sacra, terra di santuari e templi si riempir� di funerali e cadaveri.

A tw, santissimo Nilo, predico ci� che sar�, gonfiato da torrentidi sangue, arriverai al livello delle tue sponde e le tue onde sacre nonsolo si macchieranno, ma si sporcheranno completamente con il sangue.

Asclepio piangi per tutto ci�? Deve arrivare qualcosa di peggiore; l'Egitto stesso dovr� soffrire ancora di pi�. Cadr� in una situazione molto pi� penosa; e si infetter� con piaghe ancora gravi; e questa terra che una volta fu santa, una terra che amava gli Dei e nella quale , come ricompensa della sua devozione, gli Dei si degnarono di risiedere sulla Terra, una terra che fu la maestra dell'umanit� per santit� e piet�, questa terra andr� aldil� di ogni fatto crudele.

I morti supereranno di gran lunga i vivi; e i sopravissuti saranno conosciuti solo per la loro lingua, ma per le loro azioni sembreranno uomini di un'altra razza.

Oh Egitto, Egitto, della tua religione non rimarr� che racconto vuoto, a cui i tuoi stessi in futuro non crederanno; nonrimarranno altro che delle parole scolpite e solo le pietre parleranno della tua piet�.

E in quei giorni gli uomini saranno stanchi della vita, e smetteranno di pemsare all'universo come degno di rispetto e ammirazione.

E cos� la religione, la pi� grande di tutte le benedizioni, perch� non c'� niente e non c'� stato n� ci sar� cosa che possa considerarsi una benedizione pi� grande, sar� minacciata dalla distruzione; gli uomini la considereranno un peso e arriveranno a disprezzarla.

Non ameranno pi� questo mondo che ci circonda, questa opera incomparabile di Dio, questa struttura gloriosa che egli ha costruito, quella somma di beni composti da molte forme diverse, questo strumento con il quale la volont� di Dio opera su quello che lui ha fatto, favorendo diligentemente il benessere dell'uomo, questa combinazione e accumulo di tutte le molteplici cose che possono provocare la venerazione, l'adorazione e l'amore di chi � osservante.

Si preferir� l'oscurit� alla luce e la morte sar� considerata pi� redditizia della vita;nessuno alzer� gli occhi al cielo; i pietosi saranno considerati pazzi e gli empi saggi; il pazzo sar� considerato un uomo di valore e i malvagi buoni.

In quanto all'anima, e la credenza che � immortale per natura o pu� sperare di raggiungere l'immortalit�, come ti ho insegnato, si burleranno di tutto ci� e si convinceranno che � falso.

Nessuna parola di reverenza o piet�, nessuna dicharazione degna del cielo e degli Dei del cielo, sar� ascoltata o creduta.

E cos� gli Dei si allontaneranno dall'umanit�, una cosa grave! E rimarranno solo angeli malvagi che si mescoleranno con gli uomini e condurranno i poveri disgraziati con la forza verso ogni genere di crimini insensati, guerre ruberie e frodi e tutte quelle cose ostili alla natura dell'anima.

Allora la Terra non rimarr� senza scosse e il mare non sosterr� le barche, il cielo non sosterr� le stelle nella loro orbita, n� le stelle seguiranno il loro corso costante nel cielo; tutte le voci degli Dei saranno necessariamente messe a tacere e smorzate; i frutti della terra marciranno; la terr� diverr� sterile el'aria stessa si ammaler� per una cupa stagnazione.

Cos� la vecchiaia scender� sul mondo. La religione gi� non esister� pi� e tutte le cose saranno disordinate storte, tutto ci� che � buono scomparir�.

Per�, quando tutto questo sar� accaduto, oh Asclepio, solo allora il Maestro e PadreDio, il primo fra tutti, il creatore di quel Dio che nacque per la prima volta, vedr� cosa � successo e fermer� il disordine del lavoro che � contrario alla sua volont�, che � il buono.

Torner� a riportare sulla strada giusta color che avevano deviato; pulir� il mondo del male o meglio lo laver� con inondazioni di acqua, o lo brucer� con il fuoco pi� feroce o lo far� sparire nuoamente con guerra e pestilenza.

E cos� riporter� il suo mondo al precedente aspetto cos� che il Cosmo sia considerato ancora una volta degno di adorazione e riverenza e Dio, il creatore e restarautore delle potente tela, sar� adorato dagli uomini di quei giorni con incessanti inni di lode e di benedizione.

Tale � la nuova nascita del Cosmo; � il rifare tutte le cose buone, un restauro sacro e sorprendente di tutta la natura; e � forgiato con il processo del tempo per la volont� eterna di Dio.

Perch� la volont� di Dio non ha principio; � sempre lo stesso e come lo � adesso, lo � stato sempre senza principio.

Perch� l'esistenza stessa di Dio � lo scopo del bene.