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Tommy Bolin

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Tommy Bolin
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereHard rock
Heavy metal
Fusion
Funk rock
Blues rock
Periodo di attività musicale1969 – 1976
GruppiZephyr, James Gang, Deep Purple, Moxy

Tommy Bolin (Sioux City, 1º agosto 1951Miami, 4 dicembre 1976) è stato un chitarrista statunitense.

L'infanzia, l'adolescenza e i gusti musicali

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La figura di Tommy Bolin è nota per essere stata legata a gruppi hard rock come Zephyr (dal 1969 al 1971), James Gang (dal 1973 al 1974), e Deep Purple (dal 1975 al 1976) oltre che per aver pubblicato alcuni album solisti in veste di chitarrista e cantante (col fratello Johnny Bolin alla batteria), e per essere stato chitarrista solista per artisti come Billy Cobham e Alphonse Mouzon dei Weather Report.

Bolin iniziò a suonare giovanissimo dopo aver visto con suo padre Elvis Presley in un concerto. Dopo una serie di esperienze con varie band quali American Standard ed Energy, Bolin migrò a Denver, Colorado dove formò il gruppo Zephyr, con i quali incise due LP. Il pubblico che interveniva ai loro concerti era più interessato alla musica che a bere birra, come i gestori dei locali invece si aspettavano. Così, dopo uno o due concerti, il gruppo veniva regolarmente silurato per via del fiacco consumo di alcolici da parte del pubblico.

Con Billy Cobham prima e con i James Gang poi

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Tommy Bolin catturò l'attenzione di Billy Cobham durante un concerto in un club di New York. "He wasn't playing many notes, he was playing the right notes!", ebbe a dire Cobham in seguito. Cobham rimase così colpito che lo volle per il suo primo disco solista, Spectrum. Quando Bolin ricevette la telefonata di Cobham, pensò ad uno scherzo. Incredulo e stordito, accettò confessando però a Cobham che non sapeva leggere la musica; Cobham replicò che non importava.

Il suo talento era totalmente naturale, non suonava mai le stesse cose due volte, diceva di percepire le note una frazione di secondo prima di suonarle, quasi per magia. Spectrum venne registrato in due giorni e Bolin fece solamente un paio di prove con Jan Hammer (tastierista) per imparare le linee base. Tutto il resto venne da sé, con grande soddisfazione di Billy Cobham stesso e di tutti i membri del gruppo. La registrazione mette in mostra le capacità di inventiva ed innovazione stilistica apportate da Bolin. Colpiscono i suoni generati con la chitarra modificata dall'Echoplex (un delay a nastro) che Bolin sapeva usare con grande maestria, con stile personale e che in molti cercarono poi di imitare (è quel suono modulato che apre il disco Come Taste the Band).

La grande cassa di risonanza rappresentata dal disco di Cobham, unitamente alla grande performance di Bolin allora solo ventunenne, diedero a Tommy grande risalto su stampa, radio e TV. Alcuni lo paragonarono al giovane McLaughlin, altri a Jimi Hendrix. Fu così che quando Joe Walsh lasciò il gruppo The James Gang, lo raccomandò come suo sostituto, e così fu. Con la James Gang, Bolin registrò due dischi (Miami e Bang), improntati a quell'American style che contraddistingueva la band.

L'inizio con i Deep Purple

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Dopo la partenza di Ritchie Blackmore dai Deep Purple, il gruppo cercava un degno sostituto. La ricerca non era facile, alle audizioni si presentava di tutto. Vennero reclutati chitarristi importanti ma solo alcuni ebbero accesso ad una prova col gruppo. Uno di questi fu Clem Clempson che, nonostante un buon provino, non catturò il gusto del gruppo (Jon Lord disse...."Clem played beautifully, but the magic wasn't there"). Una notte Dave Coverdale bussò insistentemente alla porta della villa di Jon Lord invitandolo a sentire un disco di Cobham. Lord gli aprì nonostante l'ora e Coverdale, fortemente eccitato, gli fece sentire ripetutamente alcuni brani di Spectrum nei quali Bolin aveva suonato alla grande. Dopo alcuni ascolti la scelta era fatta, quello sarebbe stato il chitarrista per loro.

La ricerca fisica di Bolin non fu facile, ma alla fine, con l'aiuto di un roadie, i Deep Purple riuscirono a scovarlo a Los Angeles. Bolin ignorava il materiale dei Purple e ammise di aver sentito solo qualche volta Smoke on the water e Hush. Il gruppo gli inviò una serie di nastri ma sembra che Bolin nemmeno aprì il pacco. Venne così invitato ad un concerto di prova presso il Pirate Studios di Los Angeles. Si presentò con la sua chioma a ciuffi in parte azzurri e verdi, la stessa cosa per la quale era stato radiato dalle scuole anni prima. All'inizio le cose sembravano non andare bene poiché le sue apparecchiature non funzionavano correttamente. Ma appena risolti i problemi tecnici bastarono un paio di minuti col gruppo per trovare un'intesa perfetta. Una testimonianza pregevole di questo incontro è contenuta nel CD Days May Come and Days May Go, registrato al Pirate Studios durante queste prove.

Tommy fu reclutato, gli erano bastate poche note per mostrare al resto del gruppo cosa sapeva fare. L'attività di Bolin coi Purple iniziò pochi giorni dopo, nonostante lui stesse registrando del materiale suo per due dischi. Il gruppo si trasferì dopo poche settimane a Monaco dove iniziarono le registrazioni di Come Taste the Band, splendido esempio delle potenzialità del gruppo rinnovato. In due mesi, Bolin compose 33 pezzi, tutti quelli del disco coi Deep Purple più i suoi. Finite le registrazioni volò a Londra per terminare il missaggio del suo primo singolo Teaser che uscì quasi in contemporanea col disco dei Deep Purple.

Come Taste the Band era molto atteso, si voleva capire chi poteva essere all'altezza di rimpiazzare un mito come Blackmore nel gruppo, ed ebbe grande successo. Seppur molti paladini di Blackmore stentassero ad accettare il nuovo arrivato (era americano in un gruppo storico inglese, aveva un'impronta funky mentre il gruppo era storicamente rock), alla fine Bolin convinse per la sua vena rinnovatrice piena di energia ed inventiva. Ora la prova del nove sarebbero state le esibizioni dal vivo.

Il tour iniziò l'8 novembre 1975 con un concerto ad Honolulu, Hawaii. Seguirono concerti in Nuova Zelanda, Australia, Indonesia, Giappone e Hong Kong. Il tour asiatico terminò il 19 dicembre 1975 e fruttò al gruppo 150.000 sterline di allora. Il concerto del 15 dicembre 1975 al Budokan di Tokyo fornirà anni dopo i pezzi per il disco Last Concert in Japan.

Il tour riprese il 14 gennaio 1976 negli Stati Uniti, con date in Carolina del Nord, Maryland, Pennsylvania, Rhode Island, New York, Massachusetts, Tennessee, Ohio, Georgia, Alabama, Florida, Michigan, Wisconsin, Oklahoma, Texas, California, Utah, Colorado fruttando 280.000 sterline in 32 date. Seguì il brevissimo tour inglese che iniziò l'11 marzo 1976 a Leicester e finì con l'ultimo concerto a Liverpool il 15 marzo 1976 (altre due date a Wembley ed una a Glasgow), che fruttò 23.500 sterline. In sei mesi il gruppo guadagnò più di 400.000 sterline.

Alcuni dei membri dei Deep Purple furono colpiti dalla novità rappresentata da Tommy Bolin all'interno del gruppo. Ian Gillan (ex-vocalist) ammise in un'intervista di essere rimasto estasiato dalla vena funk nei brani di Come Taste the Band mentre, per sua ammissione, non aveva nemmeno sentito pezzi tipo Burn o Stormbringer, precedenti all'arrivo del chitarrista statunitense sponsorizzato da David Coverdale.

I problemi nei Deep Purple

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Bolin, tipo amichevole e spontaneo, si faceva avvicinare facilmente dalla gente, al contrario di quanto accade per molte rockstar acclamate. Ma questa disponibilità caratteriale, unitamente alla sua crescente agiatezza, finì per attirare anche personaggi discutibili, e Bolin si ritrovò circondato da figuri che erano diventati suoi amici solo per sfruttarne le debolezze.

Bolin e Hughes avevano già cominciato ad avere esperienze con l'eroina, e nel periodo Purple ciò divenne ancora più frequente. I due vennero per questo in parte emarginati dal resto del gruppo (Lord, Paice e Coverdale) che temeva le possibili conseguenze di tali abitudini negative. Durante il fitto tour mondiale con i Deep Purple, in una data in Giappone, accadde che Bolin si fosse procurato una semiparalisi del braccio sinistro a causa di un'iniezione di eroina riuscita male, con gli spettacoli susseguenti portati avanti dalla formazione con grave difficoltà ed imbarazzo anche se dalle registrazioni dei concerti in Giappone appare accettabile; l'interpretazione di pezzi come Owed to G o l'assolo di Wild dogs apparentemente non lasciavano trasparire i problemi di Bolin, mascherati dalla band con autentici salti mortali; Last Concert in Japan che raggruppa tutto il materiale migliore è stato recentemente rimixato dando più risalto alla chitarra ripulita rispetto alla prima edizione, e le esecuzioni del chitarrista statunitense appaiono rivalutate e meno imperfette.

Ma le incomprensioni col resto del gruppo a causa dell'abuso di droghe crebbero e alla fine prevalsero; durante l'esibizione, in un momento in cui era in preda agli effetti dell'eroina, e già non riusciva a suonare in maniera accettabile, Bolin si accasciò sulla scena, ed a quel punto il cantante David Coverdale furibondo lasciò il palco nel bel mezzo del concerto di Liverpool il 15 marzo 1976, rifiutandosi di tornare sui suoi passi. Quella fu l'inizio della sua fine e la separazione dai Deep Purple.

Gli ex-Purple, Coverdale, Lord e Paice, si ritrovarono insieme nel gruppo Whitesnake, fondato da Coverdale stesso, per proseguire la strada musicale tracciata dal singer rock blues e non produssero mai più un rock con sofisticati riff funky come quelli che contraddistinguevano gli ultimi Deep Purple.

La carriera solista e la morte

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Dopo lo scioglimento dei Deep Purple, Tommy proseguì la sua carriera solista cominciando con la sua Tommy Bolin Band una serie di tour con musicisti di primaria importanza come Norma Jean Bell (ex-Frank Zappa), Narada Michael Walden (Santana), Mark Stein (Vanilla Fudge), Jimmy Haslip (Yellowjackets, Allan Holdsworth). Tommy presto riuscì ad ottenere un nuovo contratto con la CBS per dedicarsi alla ripresa della sua carriera solista incidendo un nuovo album (Private Eyes) ed aprendo gli spettacoli di Jeff Beck. Il primo (ed ultimo) concerto come gruppo spalla di Beck si tenne a Miami il 3 dicembre 1976 al Jay Alai Fronton e durante l'esecuzione dell'ultimo brano Post Toastee le luci dell'audience si accesero proprio mentre Bolin era impegnato nel suo assolo principale. Lui gridò nel microfono "TURN THE LIGHTS DOWN!", e questo è perfettamente udibile nella registrazione del concerto Last concert in Miami. Bolin riprese a suonare terminando con il crashing finale col resto della band. Furono le ultime sue note. Trasferitosi nel suo Hotel Newport di Miami si intrattenne in un party after-concert con vari amici. Era in camera sua quando, durante una telefonata, perse conoscenza per aver abusato di whisky, champagne, cocaina ed eroina; per evitare pubblicità negativa, i suoi manager e la sua ragazza di allora, la svizzera Valeria Monzeglio, lo misero a letto sperando che potesse riprendersi. Ma Bolin non riacquistò più conoscenza e quando, alle 7 del mattino dopo, i suoi si decisero a chiamare un'ambulanza ormai non c'era più nulla da fare. Bolin giunse all'ospedale privo di vita. Scompariva così dalla scena musicale un ragazzo di 25 anni che stava diventando una leggenda nel cuore di molti ammiratori, non solo chitarristi.

I funerali si svolsero il 10 dicembre 1976 alla presenza di molti amici e musicisti che lo accompagnarono per il suo ultimo viaggio al Calvary Cemetery di Sioux City, dove è tuttora sepolto. In molti si chiedono dove sarebbe potuto arrivare se fosse sopravvissuto quella notte a Miami. La rivista Guitar Player uscì la settimana dopo il decesso con un'intervista pregressa dal titolo "A talent so bright, a life so short". Questo bene illustra il senso della perdita di Tommy Bolin dalla scena musicale.

Al NAMM 2007 di Detroit viene presentata dalla Dean Guitars una chitarra "Tommy Bolin Tribute", basata sul tipo Stratocaster '74 che Bolin usava con il suo volto rappresentato sulla cassa come grafica.

Con gli Zephyr

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Con Billy Cobham

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Con i James Gang

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Con Alphonse Mouzon

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Con i Deep Purple

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Album in studio

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  • C. Cesworth, Deep Purple - Illustrated Biography, 1983.
  • Bolin Legacy: In his own words - Tommy's interviews 1975-1976, 1980.
  • Bolin Archive: The Ultimate-documentary, 1979.
  • (EN) William Phillips e Brian Cogan, The Encyclopedia of Heavy Metal, ABC-CLIO, 2009, ISBN 9780313348013.
  • Greg Prato, Touched by magic, Lulu.com, 2009.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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