Tobruch
Tobruch città | |
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(AR) Ṭubruq طبرق | |
Localizzazione | |
Stato | Libia |
Regione | Cirenaica |
Distretto | al-Butnan |
Territorio | |
Coordinate | 32°04′N 23°57′E |
Altitudine | 50 m s.l.m. |
Superficie | 97,18 km² |
Abitanti | 120 000 (2011) |
Densità | 1 234,82 ab./km² |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
Tobruch[1][2][3][4][5][6][7][8][9][10][11], anche Tobruk[6][12][13][14][15][16][17][18][19][20] e Tobruq[21][22] (in arabo طبرق?, Ṭubruq), è una città portuale libica situata nella parte orientale del paese. È il capoluogo del distretto di al-Butnan. Prima della riforma amministrativa del 1995, era il capoluogo del baladiyya di Tobruch.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Tobruch si trova in una profonda insenatura della Marmarica che ne fa un perfetto porto naturale. È probabilmente il migliore porto naturale nel Nordafrica. A nord della città si trova la penisola che prende il nome della città stessa, verso sud la città è circondata da scarpate che vanno salendo verso l'interno e che costituiscono una naturale barriera fisica tra il nord e il sud della Libia nella zona di Tobruch.
Tobruch ha avuto una notevole espansione dopo la scoperta del petrolio in Libia avvenuta negli anni sessanta. Oggi il porto è sede di un terminale dell'oleodotto che collega il giacimento petrolifero di Sarir.
Attualmente a Tobruch sono attivi una raffineria di petrolio ed un impianto di dissalazione dell'acqua marina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Antichità
[modifica | modifica wikitesto]Nel sito dove sorge ora Tobruch, gli antichi Greci fondarono la colonia agricola Antipyrgos (Antipyrgus per gli antichi Romani e in Italia Antipirgo), nome tuttora usato occasionalmente e che significa "davanti a Pyrgos", località situata a Creta di fronte alle coste dell'odierna Tobruch. Ai tempi dell'Impero romano divenne una fortezza romana a guardia della frontiera in Cirenaica.
Con la diffusione del Cristianesimo, Antipyrgus fu sede vescovile a capo della diocesi di Antipirgo. Tra i vescovi insediatisi in città, si ha notizia di tale Aemilianus, che prese parte al secondo Concilio di Costantinopoli nel 553.[23] Dopo aver perso lo status di sede vescovile, Antipirgo è considerata dalla Chiesa cattolica una sede titolare.[24]
Prima e seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]La Cirenaica, regione di cui Tobruch fa parte, divenne una provincia del Regno d'Italia nel 1912 e nel 1919 fu dichiarata colonia italiana.
Nell'ambito della campagna di Libia (1913-1921) la 104ª Squadriglia dotata di Farman 14 del Corpo Aeronautico dal maggio 1917 ha una Sezione al campo volo di Tobruk (aeroporto di Tobruk). Nel dicembre 1918 è inquadrata come squadriglia Mista Farman di Bengasi con una sezione a Tobruk rimanendo anche nel dopoguerra per il presidio e la riconquista della colonia. Nel 1934 fu unita alla Tripolitania e al Fezzan per formare la nuova colonia italiana chiamata Libia.
All'inizio della seconda guerra mondiale, Tobruch fu teatro di importanti battaglie tra il 1940 e il 1942. Fu anche il luogo dove perì Italo Balbo (28 giugno 1940), quando il bombardiere S.M. 79 da lui pilotato fu colpito dal fuoco amico della contraerea; con Italo Balbo morirono il pilota Frailich e Nello Quilici, direttore del Corriere Padano.
Fu conquistata il 21 gennaio 1941 dalle truppe britanniche e australiane e grande importanza ebbe l'assedio di Tobruch da parte delle truppe italiane e tedesche comandate dal generale Erwin Rommel e la conquista della città dopo la battaglia di Ain el-Gazala.
Non lontano da Tobruk nel corso della campagna del Nordafrica il 23 novembre 1941 nel contesto dell'operazione Crusader avvenne quella che è da considerata la più grande carica di mezzi corazzati avvenuta sul teatro di guerra dell'Africa Settentrionale: la battaglia di Sidi Razegh, dal nome del villaggio 30 km a SE di Tobruch.
Dopo il ripiegamento invernale, le forze dell'Asse conquistarono Tobruch il 21 giugno del 1942, recuperando anche rifornimenti e scorte tenute dai precedenti occupanti all'interno della città. In seguito alla seconda battaglia di El Alamein e alla ritirata delle truppe dell'Asse, Tobruch fu definitivamente riconquistata dagli Alleati l'11 novembre 1942.
Guerre civili del XXI secolo
[modifica | modifica wikitesto]Durante le sommosse popolari che hanno destabilizzato il Paese nel 2011, la città è stata il primo centro ad essere preso dagli insorti del Consiglio nazionale di transizione.[25] Con lo scoppio della seconda guerra civile in Libia, dopo che la parte occidentale del Paese e la capitale Tripoli caddero in mano di ribelli islamici, tra l'agosto ed il settembre 2014 i membri della Camera dei rappresentanti del Parlamento eletto fuggirono a Tobruch, dove hanno riattivato le funzioni parlamentari a bordo di una nave ancorata nel porto cittadino.[26][27] I ribelli islamici hanno istituito un nuovo Parlamento a Tripoli con il Nuovo Congresso Nazionale Generale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Atlante Internazionale del Touring Club Italiano, Milano, Touring Club Italiano, 1927, tavole 113-114
- ^ Cfr. a p. 134 in Istituto Geografico De Agostini, Grande atlante del Mondo, Novara, 1995.
- ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Tobruch", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
- ^ Atlas. L'atlante geografico de Agostini, Istituto geografico de Agostini, Novara 1993, p. 147.
- ^ Cfr. a p. 142 sull'Atlante geografico, fisico, politico, economico, Paravia, Torino, 1975.
- ^ a b Cfr. a p. 726 sulla Nuova Enciclopedia Rizzoli-Larousse, vol. XIX.
- ^ Tobruch in "Dizionario di Storia", su treccani.it. URL consultato il 9 maggio 2022.
- ^ Rommel, Erwin Johannes nell'Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 5 luglio 2022.
- ^ Tobruch su Enciclopedia | Sapere.it, su www.sapere.it. URL consultato il 5 luglio 2022.
- ^ Tobruch, Battaglia di- su Enciclopedia | Sapere.it, su www.sapere.it. URL consultato il 5 luglio 2022.
- ^ Giorgio Bocca, Storia d'Italia nella guerra fascista, 1940-1943, A. Mondadori, 1996, ISBN 978-88-04-41214-4. URL consultato il 5 luglio 2022.
- ^ Inventario dell'Archivio storico del Ministero dell'Africa Italiana, volume II (1859-1945), Roma, Archivio Storico Diplomatico, 1975, p. 492
- ^ Grande Atlante Geografico, Novara, De Agostini, 1922, su vm136.lib.berkeley.edu. URL consultato il 24 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Il Giornale d'Italia, Anno XXXVII, n. 62, sabato 13 marzo 1937, p. 1
- ^ Il Giornale d'Italia, n. 283, 1911, p. 1
- ^ (IT) New York Public Library, Cirenaica (Tripolitania) Disegni presi da schizzi dell'autore, U. Hoepli, 1886. URL consultato il 9 maggio 2022.
- ^ Storiografia e fonti occidentali sulla Libia, 1510-1911, a cura di Salvatore Bono,"Quaderni dell'Istituto italiano di cultura di Tripoli", Roma, L'Erma di Bretschneider, 1982, p. 90
- ^ "Tobruk e regioni finitime", in "Bollettino della Società africana d'Italia", anno XVII, 1898, pp. 16-19 e 45-49.
- ^ Balbo, Italo nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 9 maggio 2022.
- ^ La nostra Africa, di Angelo Del Boca, Vicenza, Neri Pozza, 2003
- ^ Tobruq nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 9 maggio 2022.
- ^ Atlante Zanichelli 2009, Zanichelli, Torino e Bologna, 2009, p. 55.
- ^ (LA) Michel Le Quien (O.P.), Oriens christianus: in quatuor patriarchatus digestus : quo exhibentur ecclesiae, patriarchae caeterique praesules totius orientis, ex Typographia Regia, 1740. URL consultato il 5 luglio 2022.
- ^ Annuario Pontificio 2013, Libreria Editrice Vaticana, 2013 ISBN 978-88-209-9070-1, p. 834
- ^ www.repubblica.it
- ^ (EN) Libya's Islamist militias claim control of capital, su washingtonpost.com, The Washington Post, 24 agosto 2014. URL consultato il 23 aprile 2015 (archiviato il 25 agosto 2014).
- ^ (EN) Chris Stephen, Libyan parliament takes refuge in Greek car ferry, The Guardian, 9 settembre 2014. URL consultato il 24 settembre 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tobruch
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Vincenzo Longo, TOBRUCH, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949.
- Ardito Desio e Guido Almagià, TOBRUCH, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- Tobruch, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Tobruk, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 133885887 · LCCN (EN) n2002021646 · GND (DE) 4060288-6 · BNF (FR) cb15035535q (data) · J9U (EN, HE) 987007471633905171 |
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