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Sinapis arvensis

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Senape selvatica
Sinapis arvensis
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi II
OrdineBrassicales
FamigliaBrassicaceae
GenereSinapis
SpecieS. arvensis
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineCapparales
FamigliaBrassicaceae
GenereSinapis
SpecieS. arvensis
Nomenclatura binomiale
Sinapis arvensis
L., 1753
Sinonimi

Brassica arvensis
Rabenh.
Brassica kaber
(DC.) L.C. Wheeler
Brassica sinapistrum
Boiss.
Sinapis orientalis
L.
Sinapis schkuhriana
Rchb.

La senape selvatica (Sinapis arvensis L., 1753) è una pianta erbacea, annuale, della famiglia delle Brassicacee.[1]

Distribuzione e habitat

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Originaria del bacino del Mediterraneo, è diffusa in tutte le regioni temperate del pianeta e considerata invasiva in alcune zone del Nord America; in Italia cresce nei campi e nei ruderati, dai 0 ai 1400 m s.l.m.

Corta, gracile, e di colore marrone.

Pianta con fusto eretto o ascendente, mediamente alto dai 20 cm ai 100 cm, ma in condizioni ottimali può superare il metro; pubescente o scarsamente pubescente con peli irsuti o ispidi soprattutto alla base; ramoso, striato.

Le foglie sono picciolate con lunghezza di 1–4 cm; le basali hanno lembo oblungo, sono ovali, lanceolate, lirate, pinnafite o indivise e dentate, larghe 2–5 cm lunghe 4–18 cm;il lobo terminale è ampiamente ovato o obovato, di forma ellittica, con margine dentato; i lobi laterali sono da 1 a 4. Le foglie caulinari sono poco picciolate con lamina fogliare ovata o lanceolata spesso indivisa, margine dentato o subdentato e apice acuto.

L'infiorescenza è un racemo, composto da fiori con sepali gialli o verdi, strettamente oblunghi, lunghi 5–6 mm larghi 1-1,8 mm; petali di colore giallo pallido o più acceso, obovati, larghi 0,9-1,2 cm lunghi 4–6 mm; stami lunghi 4–6 mm, antere oblunghe.

La siliqua è ascendente o suberetta, per lo più ricurva, picciolata, glabra raramente pubescente, larga 1,5–3 cm, e lunga 2-4,5 cm, contenente mediamente 4-8 semi; le due valve presentano 3-5 venature, sono torulose, erette, con il becco di 0,8-1,2 cm, di forma conica e subulata.

Sono di colore nero-brunastri, globosi, di 1,5–2 mm di diametro, finemente reticolati.

Corredo genetico

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La senape selvatica ha 18 cromosomi quindi il numero cromosomico è 2n=18

  • Sinapis arvensis var. stricta Celak.
  • Sinapis arvensis var. pinnatifida Stokes
  • Sinapis arvensis var. schkuhriana (Rchb.) Hagenb. 1949
  • Sinapis arvensis var. orientalis (L.) Koch & Ziz.

Per le varietà schkuhriana e orientalis si ritiene dubbia la suddivisione soprattutto per la presenza di peli ricurvi verso il basso.

Moltiplicazione

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È principalmente propagata per seme.

Principi attivi

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I semi contengono glicosidi complessi: la sinalbina e la sinigrina. Le foglie contengono bassi quantitativi di acido ascorbico.

Le foglie della senape selvatica sono commestibili allo stadio giovanile della pianta. Il loro consumo è molto diffuso nella cucina tradizionale di quasi tutte le regioni italiane, dove la pianta prende il nome di senape selvatica, lassana o rapicello.[2] Nell'alimentazione animale, esclusi gli uccelli, i semi sono tossici e causano problemi gastrointestinali soprattutto se consumati in grande quantità.

  1. ^ (EN) Sinapis arvensis L., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  2. ^ Sinapis arvensis L. subsp. arvensis, su dryades.units.it. URL consultato il 9 settembre 2024.
  • Giuseppe Cerutti, Residui, additivi e Contaminanti degli alimenti, Tecniche Nuove, 2006, p. 296, ISBN 978-88-481-1764-7.
  • Sandro Pignatti, La flora D'Italia, vol. 1, Edagricole, 1982, p. 788.
  • (EN) C. Gómez-Campo, Biology of Brassica coenospecies, Elsevier, 1999, p. 489, ISBN 978-88-481-1764-7.

Voci correlate

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