Seder
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Seder (in ebraico סדר? – plurale סדרים, sedarim), è un termine che può essere tradotto in lingua italiana con il termine "ordine" o "sequenza", con riferimento ai diversi momenti del rituale di alcune ricorrenze della cultura ebraica:
- il Seder di Pesach è una cena[1] particolare che si consuma seguendo un ordine rituale ben preciso nelle prime due sere della festa di Pesach (in Israele solo nella prima); durante il seder si legge l'Haggadà, cioè il libro che narra della liberazione degli Ebrei dalla schiavitù;[2][3]
- il Seder di Rosh HaShana[4] rappresenta l'inaugurazione dell'anno nuovo, uno dei capodanno ebraici: anche creazione dell'uomo, Adamo ed Eva, e prova del sacrificio di Isacco;[5][6]
- Seder di Tu BiShvat[7], in lingua italiana anche detto Capodanno degli alberi (cfr. anche Arizal-Safed): questo Seder ha evidentemente connotazioni di Cabala ebraica.[8]
Nella Torah:
- Una porzione del libro del Tanakh (Bibbia ebraica). Per la Torah, questa porzione riflette il triennale ciclo di lettura, in opposizione all'annuale ciclo di lettura settimanale. Per i Neviìm ed i Ketuvim è una divisione quantitativa del testo.
- Termine colloquiale per l'annuale porzione di testo biblico a cui ci si riferisce in una determinata occasione.
Nei commentari:
- L'ordine in cui si pongono i testi della Mishnah: (1) Zeraim, (2) Moed, (3) Nashim, (4) Nezikin, (5) Kodashim, e (6) Tohorot.
- L'ordine in cui si pongono i testi del Talmud.
- La porzione di commentario in studio (cfr anche Chavruta) in una giornata all'interno di ciascuna Yeshiva.
Nella liturgia ebraica:
- L'ordine delle benedizioni e delle preghiere da recitare, parimenti al termine siddur; ad esempio: Il Seder di Rav Amram Gaon.
- La procedura di esecuzione di un precetto; ad esempio il seder dello shofar è l'ordine secondo il quale vanno prodotti suoni dalla buccina.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ v Siyum
- ^ [1]
- ^ [2]
- ^ Esistono differenti Minhaghim; v. testo Il sèder di Rosh Hashanà (a cura di Riccardo Disegni), Morashà, Milano, 2004.
- ^ [3]
- ^ Copia archiviata, su morasha.it. URL consultato il 9 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2007).
- ^ v. testo Seder Tu biShvat (a cura di Shalom/Scialom Bahbout), 31 dicembre 2007 (IT)
- ^ [4]