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Sandro Gozi

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Sandro Gozi
Sandro Gozi nel 2024

Segretario generale del Partito Democratico Europeo
In carica
Inizio mandato5 maggio 2021
PresidenteFrançois Bayrou
PredecessoreMarielle de Sarnez

Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri
con delega alle politiche europee
Durata mandato28 febbraio 2014 –
1º giugno 2018
Capo del governoMatteo Renzi
Paolo Gentiloni
PredecessoreEnzo Moavero Milanesi[1]
SuccessorePaolo Savona[1]

Europarlamentare
In carica
Inizio mandato1º febbraio 2020
LegislaturaIX, X
Gruppo
parlamentare
Renew Europe
CircoscrizioneFrancia
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 2006 –
22 marzo 2018
LegislaturaXV, XVI, XVII
Gruppo
parlamentare
XV: PD-L'Ulivo
XVI-XVII: PD
CoalizioneXV: L'Unione
XVI: Centro-sinistra 2008
XVII: Italia. Bene Comune
CircoscrizioneXV: Veneto 1
XVI: Umbria
XVII: Lombardia 2
Incarichi parlamentari
XV legislatura:
  • Presidente del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di Immigrazione (dal 25/10/2006 al 28/04/2008)

XVI legislatura:

XVII legislatura:

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Radicale Transnazionale (dal 2017)
Italia Viva (dal 2019)
Liberali Democratici Europei (dal 2023)
In precedenza:
MSI (1984-1990)
PRI (1992-1994)
Ind. (1995-2007)
PD (2007-2019)
RI (2012-2017)
Titolo di studioDottorato di ricerca in diritto pubblico

Sandro Gozi (Sogliano al Rubicone, 25 marzo 1968) è un politico italiano, già sottosegretario agli affari europei nel governo Renzi e nel governo Gentiloni.

In Francia è stato per alcuni mesi consulente agli Affari Europei dal governo Philippe II. Dal 1º febbraio 2020 è deputato del Gruppo Renew Europe al Parlamento europeo, eletto nella circoscrizione francese con la lista Renaissance, promossa dal presidente francese Emmanuel Macron e da En Marche.[2]

È presidente della EU-India Association che ha sede a Bruxelles, e dal 5 maggio 2021 è segretario generale del Partito Democratico Europeo.[3][4]

Formazione e docenze

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Dopo la maturità classica al Liceo Statale Vincenzo Monti di Cesena, nel 1992 si laurea in giurisprudenza presso l'Università di Bologna. Ottiene quindi un Diplôme d'études approfondies a SciencesPo Parigi nel 1994. Nel 1996 difende un dottorato di ricerca in diritto pubblico a Bologna con una tesi sulla comitologia europea[5]. Consegue inoltre un master in politiche internazionali a Bruxelles nel 1998[senza fonte].

Docente di Istituzioni Europee presso il Collegio europeo di Parma e il Collegio d'Europa di Bruges dal 1996, dal 1998 al 2000 è stato professore presso la Drew University di Madison nel New Jersey. Direttore Scientifico dal 1999 al 2008 dell'ISMaPP (Institut Supérieur du Management Public et Politique) di Bruxelles.[senza fonte]

Incarichi diplomatici e politici

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Nel 1995 vince il concorso per la carriera diplomatica, iniziando a lavorare al Ministero affari esteri Italiano, come Segretariato del direttore generale Affari economici, alle relazioni economiche con gli Stati dell'ex Iugoslavia, la Turchia, Cipro, l'Albania e la Grecia. Nel 1996 lavora, presso il Segretariato generale della Commissione europea, alle relazioni con il Parlamento europeo e negoziazione per l'adozione dell'euro. Nel 1997 partecipa ai negoziati sul Trattato di Amsterdam. Nel 2001 è nominato Coordinatore per il "Patto di Stabilità", e le iniziative di cooperazione regionale dei Balcani.

Tra il 2000 ed il 2004 è stato assistente politico e membro del Gabinetto del presidente della Commissione europea Romano Prodi, mentre dal 2004 al 2005 è stato consigliere politico del successore di Prodi alla Presidenza della Commissione europea José Barroso e nel 2005 consigliere diplomatico del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, nel 2006 membro del comitato elettorale campagna elezioni politiche di Romano Prodi, e vicesegretario generale del Partito Democratico Europeo.

Carriera politica

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Ricevuta di tesseramento nel Fronte della Gioventù, 1990

Durante gli studi universitari si avvicina al Movimento Sociale Italiano (MSI) di Giorgio Almirante, con cui viene ritratto in una foto[6], e nel 1990 si è tesserato alla sezione di Forlì del Fronte della Gioventù[7], l'organizzazione giovanile del MSI, circostanza da lui smentita[8].

Si definisce un sovranista europeo, ed afferma di aver votato per la prima volta per il Partito Repubblicano Italiano.[6][9]

Eletto deputato nella XV legislatura della Repubblica Italiana nella lista de L'Ulivo per la circoscrizione Veneto 1 nel 2006. Nel 2007 ha partecipato alla fase nascente del Partito Democratico, come membro della direzione nazionale, ed eletto all'assemblea nazionale del partito nelle liste "Democratici per Veltroni".

Alle elezioni politiche del 2008 è stato rieletto deputato per la circoscrizione Umbria, tra le file del PD nella XV legislatura. È stato nominato capogruppo PD in Commissione per le politiche dell'Unione europea.

Alle elezioni primarie del PD del 2009 sostiene la mozione di Ignazio Marino, senatore ed ex presidente della Commissione Igiene e Sanità, facendogli da Responsabile nazionale e coordinatore politico per l'Emilia-Romagna della sua mozione, ma viene sconfitto dal vincitore Pier Luigi Bersani, ex ministro dello sviluppo economico nel secondo governo Prodi, e superato dal segretario uscente del PD Dario Franceschini. Successivamente viene nominato da Bersani, neo-eletto segretario del PD, presidente del Forum Europa nella segreteria nazionale del PD in rappresentanza della mozione Marino. Dopo le primarie diventa Responsabile politico dell'Area "Insieme per il PD".

Dal 2011 al 2013 è stato anche ambasciatore del Comitato Olimpico per Roma 2020.[10]

Il 22 settembre 2012 annuncia la candidatura alle primarie del centrosinistra per la carica di presidente del Consiglio[11], ma il 15 ottobre dello stesso anno è costretto a ritirare la sua candidatura poiché non raggiunge le 95 firme utili tra i delegati dell'assemblea nazionale del PD[12].

Alle elezioni politiche del 2013 è candidato alla Camera dei deputati nella posizione numero sedici della lista PD nella circoscrizione Lombardia 2 ed eletto per la XVII legislatura. Il 5 agosto 2013 diventa Presidente della delegazione italiana presso l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa. Il 30 settembre 2013 è eletto a Strasburgo Vicepresidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, e dal 30 gennaio 2014 viene eletto Vicepresidente del Gruppo Socialista.

Sottosegretario di Stato agli affari europei

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In seguito alla caduta del governo di Enrico Letta, per volere del neo-segretario del PD Matteo Renzi per diventare Presidente del Consiglio, e alla nascita del suo governo, il 28 febbraio 2014 viene nominato dal Consiglio dei Ministri sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche europee e al coordinamento delle attività inerenti al semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea.

Da tempo vicino al movimento radicale, risulta iscritto a Radicali Italiani per l'anno 2014 e membro di diritto del Comitato Nazionale 2014 di tale associazione[13]; risulta iscritto e attivo in Radicali Italiani anche nell'anno 2015[14][15].

Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato alla Camera nel collegio plurinominale Emilia-Romagna - 01, dove arriva terzo tra i candidati PD e non viene eletto[16]. Il successivo 24 novembre 2018 a Vienna viene eletto nuovo presidente dell'Unione dei Federalisti Europei[17].

A dicembre 2018 afferma di star lavorando per Matteo Renzi a un partito diverso e separato dal PD, che raccolga voti moderati in uscita da Forza Italia e quelli delusi dal Movimento 5 Stelle, assieme a Carlo Calenda e +Europa[18]. Il 20 settembre 2019 annuncia il suo passaggio a Italia Viva, nuovo partito di Matteo Renzi.

Europarlamentare eletto in Francia

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Nel 2019 è candidato alle elezioni europee in Francia al 22º posto della lista Renaissance (Renew Europe/ALDE) sostenuta da La République En Marche e dai centristi di MoDem.[19][20] Partecipa alle elezioni pur rimanendo iscritto al Partito Democratico (PSE) in Italia.[21]

È eletto tra i cinque eurodeputati francesi che prenderanno il posto degli eurodeputati britannici post-Brexit.[22] Nel frattempo, a fine luglio è nominato dal governo di Édouard Philippe come responsabile agli affari europei (chargé de mission).[22] Per tale scelta viene criticato da politici italiani, sia da esponenti del governo quali Luigi Di Maio e Matteo Salvini che da esponenti del suo stesso partito come l'ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda.[23][24][25]

Ad ottobre 2019 organi di stampa riportano che ha lavorato anche per il primo ministro maltese Joseph Muscat; secondo Gozi la collaborazione è terminata con l'assunzione dell'incarico con il governo francese[26]. In seguito alla polemica suscitata il 23 ottobre si dimette dall'incarico con il governo francese.[27]

Il 1º febbraio 2020 si insedia come europarlamentare.[28][29][30]

Il 5 maggio 2021 viene eletto segretario generale del Partito Democratico Europeo, succedendo all'ex segretaria di Stato agli Affari Europei francese Marielle de Sarnez, scomparsa prematuramente a gennaio dello stesso anno.[31]

Il 14 gennaio 2023 a Milano si tiene l’assemblea costituente del partito Liberali Democratici Europei, con “l’obiettivo di contribuire alla creazione di un partito unitario liberaldemocratico nel solco di Renew Europe[32], il gruppo che comprende i liberali e i democratici al Parlamento Europeo. Un obiettivo condiviso con i partiti Azione e Italia Viva, assieme ai quali serve avviare un percorso fondativo". Tra i fondatori ci sono Sandro Gozi, Oscar Giannino, Alessandro De Nicola e Giuseppe Benedetto.[33][34]

Europee 2024: membro del "Team Europe" di Renew

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L'8 marzo 2024 l’Assemblea dei delegati del Partito Democratico Europeo, che si è tenuta alla 12ª edizione della Leopolda di Firenze, ha designato Gozi quale rappresentante del PDE nel “Team Europe”, la squadra di tre che guiderà la campagna europea “Renew Europe Now” alle elezioni europee 2024[35]. Oltre a Gozi, il "Team Europe" di Renew è composto da Marie-Agnes Strack-Zimmermann di ALDE e Valérie Hayer di Renaissance.[36]

Europee 2024: rieletto in Francia con la lista Besoin d'Europe

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Il 6 maggio 2024 viene ricandidato al sesto posto della lista Besoin d'Europe promossa da tutti i partiti di maggioranza che appoggiano il governo francese[37]. Il 9 giugno, in virtù dei 13 seggi conquistati dalla lista alle elezioni europee, Gozi è rieletto eurodeputato anche nella legislatura 2024-2029[38].

Procedimenti giudiziari

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Il 15 aprile 2019 viene iscritto nel registro degli indagati dal tribunale unico della Repubblica di San Marino per una presunta consulenza «fantasma» con la Banca Centrale Sammarinese sull'«adeguamento normativo per armonizzare i rapporti con l'Ue».[39] Insieme a lui è indagata anche la presidente della BCSM, Catia Tomasetti.[40][41] Il 2 luglio 2020 lo stesso Tribunale di San Marino ha archiviato il procedimento penale a carico di Gozi e Tomasetti ritenendo non vi fosse alcuna condotta rilevante a loro carico.[42]

Il Commissario della Legge che aveva aperto l’indagine nel 2019, Alberto Buriani, è stato rinviato a giudizio per reati di falsa testimonianze e tentata concussione - in concorso all'ex segretario di Stato della Repubblica di San Marino Simone Celli - nei confronti della presidente Tomasetti per fatti relativi a tale indagine[43]. Inoltre, il Commissario della Legge Buriani è stato rinviato a giudizio in concorso con terzi per violazione del segreto istruttorio e del segreto d’ufficio sempre con riferimento alla indagine relativa a Gozi e Tomasetti.[44]

L'8 febbraio 2024 il processo a Buriani e Celli si conclude con la condanna a un anno per Celli (per tentata concussione, un anno di prigionia con pena sospesa) e 4 anni per Buriani (per tentata concussione e per abuso di autorità, complessivamente a 4 anni di prigionia ed a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici).[45]

Il 17 giugno 2024, dalle 94 pagine di motivazioni della sentenza di condanna al Commissario Alberto Buriani e all’ex Segretario Simone Celli depositate dal giudice Adriano Saltarelli, emerge che “l’istruttoria dibattimentale ha consentito di raggiungere la piena prova della responsabilità degli imputati Buriani e Celli, sia sotto il profilo dell’elemento oggettivo del reato, all’esito delle testimonianze raccolte e risultando in parte per tabulas la prova dei diversi abusi d’autorità, tra cui la illegittima apertura del proc. pen. n.735/2018 a carico di Catia Tomasetti e Sandro Gozi, rivelatasi poi funzionale anche alla commissione del misfatto di tentata concussione; sia sotto il profilo dell’elemento soggettivo, rappresentato dalla finalità di favorire il ‘gruppo Grandoni’”.[46]

Ordine nazionale al merito (Malta) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il suo contributo all'integrazione europea e il suo lavoro dedicato allo sviluppo del progetto europeo»
— La Valletta
— 13 dicembre 2016
  • Sandro Gozi, "La Commissione europea. Processi decisionali e poteri esecutivi", Bologna, Il Mulino, 2005, ISBN 9788815107466
  • Sandro Gozi, "Non! Ce n'est pas la faute à Bruxelles", Parigi, Editions le Manuscrit, 2007, ISBN 9782748186741
  • Sandro Gozi, "Il governo dell'Europa", Bologna, Il Mulino, 2011, ISBN 9788815084156
  • Sandro Gozi, "Playlist Italia. La sinistra e il coraggio di cambiare musica", Acireale, Bonanno, 2013, ISBN 9788896950142
  • Sandro Gozi (con Marielle de Sarnez), "L'urgence européenne", Marsiglia, Editions Thaddée, 2014, ISBN 978-2919131150
  • Sandro Gozi (con Marielle de Sarnez), "L'urgenza europea", Acireale, Bonanno, 2014, ISBN 978-8877967459
  • Sandro Gozi, "Generazione Erasmus al potere. Il coraggio della responsabilità", Milano, Università Bocconi Editore, 2016, ISBN 9788883502330
  • Sandro Gozi, "Generation Europe", Lanham (Maryland), Rowman & Littlefield International Ltd., 2018, ISBN 978-1-78660-792-8
  • Sandro Gozi, "La Cible", Parigi, Saint-Simon, 2020, ISBN 978-2374350233
  • Sandro Gozi, "Pour une Europe-puissance, souveraine et démocratique", Ginevra, Centre d'impression de l'Université de Genève, 2021, ISBN 978-2-8399-3169-4
  • Sandro Gozi, "Il Bersaglio. Battaglie per l'Europa", Napoli, Editoriale Scientifica, 2021 ISBN 979-1259760142
  1. ^ a b Ministro per gli affari europei
  2. ^ Un ex sottosegretario del governo italiano ora è un eurodeputato francese.
  3. ^ Associazione Europa India | La collaborazione tra grandi Paesi, su Associazione Europa India. URL consultato il 5 maggio 2021.
  4. ^ Ue: Gozi (RE) eletto segretario Partito democratico europeo, su Agenzia Nova. URL consultato il 5 maggio 2021.
  5. ^ CV ufficiale Archiviato il 26 gennaio 2016 in Internet Archive.
  6. ^ a b Spunta foto di Gozi nel Fronte della Gioventù. Ma lui: "Avevo 16 anni", su Adnkronos. URL consultato il 17 agosto 2019.
  7. ^ Pd, spunta una foto di Gozi con Almirante e l'iscrizione ai giovani dell'Msi. Lui conferma: "Avevo 16 anni, fu atto di ribellione: finì subito", su Il Fatto Quotidiano, 16 agosto 2019. URL consultato il 17 agosto 2019.
  8. ^ (FR) Quentin Raverdy, Le trouble passé d'extrême droite d'un conseiller italien d'Édouard Philippe, su Le Point, 21 agosto 2019. URL consultato il 23 agosto 2019.
  9. ^ Gozi il "sovranista europeo" e il progetto oltre il Pd, su ilsole24ore.com.
  10. ^ Dario Ricci, L’ambasciatore di Roma 2020 e i campioni dell’ultratriathlon, su A bordo campo, Radio24, 25 settembre 2011. URL consultato il 18 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2016).
  11. ^ Scende in campo il quarto candidato Pd: è Sandro Gozi, capogruppo in Commissione Ue alla Camera
  12. ^ Gozi: 'Rinuncio a candidarmi per una ventina di firme'
  13. ^ Radicali Italiani - Comitato Nazionale 2014 - I membri di diritto del Comitato, su radicali.it. URL consultato il 15 giugno 2016 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2016).
  14. ^ Audio intervista di Giovanna Reanda che introduce un Filodiretto di Sandro Gozi su Radio Radicale, su radioradicale.it.
  15. ^ Audio intervista del 31 ottobre 2015 a Sandro Gozi a margine del XIV Congresso di Radicali Italiani, su radioradicale.it.
  16. ^ Assegnati gli ultimi seggi del proporzionale: ecco gli 11 parlamentari romagnoli, manca Gozi, su CesenaToday, 6 marzo 2018. URL consultato il 18 agosto 2019.
  17. ^ Sandro Gozi eletto come nuovo presidente dei Federalisti europei, su CesenaToday, 24 novembre 2018. URL consultato il 18 agosto 2019.
  18. ^ Europee: alleanze, sondaggi e simbolo. La difficile scissione di Renzi, su la Repubblica, 26 dicembre 2018.
  19. ^ Sandro Gozi si candida in Francia con Macron, su linkiesta.it, 28 marzo 2019. URL consultato il 16 aprile 2019.
  20. ^ Arrêté du 3 mai 2019 fixant les listes candidates à l'élection des représentants au Parlement européen des 25 et 26 mai 2019. URL consultato il 31 luglio 2019.
  21. ^ Europee: Gozi, 'coalizione anti-nazionalista, voto al Pd contro gilet gialloverdi'/Adnkronos, su OlbiaNotizie.it. URL consultato il 1º agosto 2019.
  22. ^ a b RFI
  23. ^ Sandro Gozi nel governo di Parigi diventa un caso. Lega e M5S all'attacco: "Traditore dell'Italia", su L'HuffPost, 29 luglio 2019. URL consultato il 31 luglio 2019.
  24. ^ (FR) Un ex-ministre italien au cabinet d'Édouard Philippe : une “trahison” pour Rome, su Valeurs actuelles. URL consultato il 17 agosto 2019.
  25. ^ Attacco a Gozi, Calenda rompe il silenzio Pd: "Non si entra in un governo straniero", su amp.cesenatoday.it, 31 luglio 2019. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  26. ^ Sandro Gozi, renziano, assunto dai francesi e ora consulente di Malta. Governo francese: "Dia spiegazioni", su Repubblica.it, 22 ottobre 2019. URL consultato il 24 ottobre 2019.
  27. ^ Francia: Sandro Gozi si dimette da incarico governo Philippe, su La Repubblica. URL consultato il 24 ottobre 2019.
  28. ^ Un italiano eletto nelle liste di Macron: Sandro Gozi diventa eurodeputato [collegamento interrotto], in Kong News, 3 febbraio 2020. URL consultato il 2 marzo 2020.
  29. ^ Francesco Maselli, La ricetta transnazionale di Sandro Gozi per un’Europa più forte, in Linkiesta, 12 febbraio 2020. URL consultato il 2 marzo 2020.
  30. ^ Francesca Perla, Sandro Gozi: “Ho realizzato il sogno di Marco Pannella”, in Il Riformista, 20 febbraio 2020. URL consultato il 2 marzo 2020.
  31. ^ (FR) La députée et ancienne ministre Marielle de Sarnez est morte, annonce François Bayrou, su LEFIGARO. URL consultato il 5 maggio 2021.
  32. ^ La costituente LibDem di Milano è l’occasione per riunire i riformatori italiani in un unico partito, su www.linkiesta.it. URL consultato il 22 aprile 2023.
  33. ^ Aldo Torchiaro, Marcucci lascia il Pd ed entra nei Liberali e Democratici europei, su Il Riformista, 15 aprile 2023. URL consultato il 22 aprile 2023.
  34. ^ Gabriele Ceresa, Parrinello: «Noi i liberali di Renew Europe». A Gallarate nasce Lde Varese, su MALPENSA24, 31 marzo 2023. URL consultato il 22 aprile 2023.
  35. ^ Elezioni europee: Sandro Gozi indicato rappresentante del PDE nel “Team Europe”, su euractiv.it.
  36. ^ I liberali lanciano la campagna elettorale per le europee di giugno: “No alleanze con l’estrema destra”, su eunews.it.
  37. ^ Macron chiude la lista per le europee. Sorprese e conferme, c’è anche l’italiano Gozi, su la Repubblica, 4 maggio 2024. URL consultato il 18 giugno 2024.
  38. ^ Gozi rieletto al Pe, a lui uno dei 13 seggi dei macroniani - Speciale Europee 2024 - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 10 giugno 2024. URL consultato il 18 giugno 2024.
  39. ^ Consulenza fantasma, Gozi indagato, su ansa.it, 15 aprile 2019. URL consultato il 16 aprile 2019.
  40. ^ Consulenza fantasma, indagati Catia Tomasetti e Sandro Gozi, su sanmarinortv.sm, 15 aprile 2019. URL consultato il 16 aprile 2019.
  41. ^ "L'archiviazione silenziosa di Sandro Gozi" https://www.ilfoglio.it/giustizia/2020/07/05/news/l-archiviazione-silenziosa-di-sandro-gozi-321845/amp/
  42. ^ grossi, San Marino, Tribunale archivia procedimento per Gozi e Tomasetti, su Adnkronos, 12 dicembre 2020. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  43. ^ Celli e Buriani rinviati a giudizio, su il Resto del Carlino, 1628224442259. URL consultato il 21 novembre 2021.
  44. ^ San Marino. Giudice Alberto BURIANI, Carlo FILIPPINI (L’Informazione) e Antonio FABBRI (L’informazione) rinviati a giudizio per violazione continuata del segreto istruttorio. Visione atti coperti dal segreto bancario, pubblicazione verbali sedute Congresso di Stato e testimonianze ex Segretari di Stato (Renzi, Guidi e Zanotti+Buriani). BURIANI per violazione segreto d’ufficio (PRIMA PARTE), su giornalesm.com.
  45. ^ San Marino, l’ex commissario della Legge Alberto Buriani condannato a 4 anni, su corriereromagna.it.
  46. ^ Giulia Castellani, Gli atti di destinazione di cui all’art. 2645 ter del codice civile italiano e il patrimonio especialmente protegido de las personas con discapacidad a confronto sotto il profilo della responsabilità patrimoniale, in Revista de Derecho de la UNED (RDUNED), n. 12, 1º gennaio 2013, DOI:10.5944/rduned.12.2013.11692. URL consultato il 18 giugno 2024.
  47. ^ CesenaToday, su cesenatoday.it.
  48. ^ Il Tempo [collegamento interrotto], su iltempo.it.

Voci correlate

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