Porta del Letame
Porta del letame Sha'ar Ha'ashpot, Bab al-Maghariba Mura di Gerusalemme | |
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La Porta del letame vista dall'interno della città vecchia | |
Stato | Impero ottomano |
Stato attuale | Israele Palestina[1] |
Regione | Distretto di Gerusalemme |
Città | Gerusalemme |
Coordinate | 31°46′29″N 35°14′02″E |
Informazioni generali | |
Costruzione | 1537 d.C.-1542 d.C. |
Costruttore | Solimano il Magnifico |
Materiale | pietra |
Condizione attuale | conservato e restaurato |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | Porta cittadina |
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La Porta del letame, conosciuta anche come Sha'ar Ha'ashpot ("Porta dei rifiuti") in ebraico שער האשפות?[2], Porta di Silwan, Bab al-Maghariba ("Porta dei maghrebini") in arabo باب المغاربة?,[2]), si trova nella parte sud-est delle mura della Città Vecchia di Gerusalemme. È la più piccola delle sette porte cittadine[2] ancora accessibili.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La porta fu costruita tra il 1537 ed il 1542 quanto il sultano ottomano Solimano il Magnifico fece erigere la cinta muraria che circonda la città vecchia[2].
La porta del letame è la più vicina al Muro del Pianto ed è il passaggio principale per i veicoli diretti al sito religioso. In origine notevolmente più piccola, fu ampliata nel 1952[3], sotto l'amministrazione giordana. Nel 1980, Israele commissionò all'architetto Shlomo Aronson di restaurarla ed ampliarla ulteriormente[3].
Origine dei nomi
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la leggenda, il nome ebraico Sha'ar Ha'ashpot (porta dei rifiuti) sarebbe dovuto ad una discarica che si trovava appena fuori dalla porta[2].
Il nome Porta dei maghrebini ("Bab al-Maghariba") si riferisce all'ampia comunità di nordafricani che vivevano nei dintorni della porta nel XVI secolo[2], mentre porta di Silwan fa riferimento al villaggio di Silwan che si trova poco a sud della porta.
Nell'Antico Testamento
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Sha'ar Ha'ashpot appare nel Libro di Neemia 2:13-14 datato tra il IV e metà del III secolo a.C. e non è quindi da confondere con l'attuale porta, di origine ottomana.
La Porta dei Tintori
[modifica | modifica wikitesto]La Porta dei Tintori (in ebraico שער הבורסקאים?, Sha'ar HaBursekaim) è una piccola apertura che si trova a circa 15 m ad ovest della Porta del Letame, ampia 1,95 m, ed accessibile ai soli pedoni attraverso una passerella.
Fu scoperta e portata alla luce dagli archeologi Benjamin Mazar e Meir Ben Dov dopo la guerra dei sei giorni. Viene, forse erroneamente, identificata con la porta dei conciatori di origine crociata. Nel Medioevo le concerie si trovavano in questa zona, esternamente alle mura.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gerusalemme Est è amministrata de facto da Israele nonostante la maggioranza degli stati dell'ONU non la riconosca come appartenente a tale stato.
- ^ a b c d e f LonelyPlanet, pp. 58-59.
- ^ a b (EN) Shlomo Aronson, Dung Gate - Shlomo Aronson, su s-aronson.co.il. URL consultato il 5 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Israele e i territori palestinesi, Lonely Planet, ISBN 978-8860405647.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Porta d'Oro
- Porta di Giaffa
- Porta di Damasco
- Porta dei Leoni
- Porta di Sion
- Porta di Erode
- Porta Nuova
- Città Vecchia di Gerusalemme
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Porta del Letame
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Foto della porta
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh00001899 · J9U (EN, HE) 987007285541605171 |
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