Parco nazionale del Matese
Parco nazionale del Matese | |
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Tipo di area | Parco nazionale |
Codice WDPA | 6045 |
Codice EUAP | EUAP0955 |
Class. internaz. | Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie |
Stati | ![]() |
Regioni | ![]() ![]() |
Province | ![]() ![]() ![]() ![]() |
Comuni | 52 |
Superficie a terra | 87 897,7 ha |
Mappa di localizzazione | |
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Sito istituzionale | |
Il parco nazionale del Matese è un'area naturale protetta italiana, in via di perimetrazione, che si estenderà su una superficie di 87 897,7 ettari (di cui 57% in Campania e 43% in Molise), interessando 54 comuni (31 in Campania e 23 in Molise).[1][2]
Amplierà e sostituirà il pre-esistente parco regionale del Matese, entrato in funzione nel 2002 nel settore campano e che si estendeva su una superficie di 33 000 ettari.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il parco del Matese è stato istituito con legge regionale della Campania n. 33 del 1º settembre 1993 dal titolo "Istituzione di parchi e riserve naturali in Campania".
A causa della mancata approvazione delle norme attuative della legge regionale n. 33 del 1993, il parco è entrato in funzione solo nell'anno 2002. La norma di riferimento è la delibera di Giunta regionale della Campania n. 1407 del 12 aprile 2002.
Dal 2006 l'ente parco regionale del Matese ha sede in San Potito Sannitico, in provincia di Caserta. Primo presidente del parco è stato Giuseppe Scialla, docente universitario e ambientalista.
A seguito della revisione della legge italiana di bilancio 2018 è stata approvata la norma che contempla la futura trasformazione del parco del Matese in parco nazionale, con probabile coinvolgimento delle province di Isernia e Campobasso.[3]
Il 22 aprile 2025, un decreto del ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha individuato la perimetrazione e zonizzazione del nuovo Parco nazionale del Matese.[1]

Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio del parco comprende una parte del versante campano del massiccio montuoso del Matese. Le montagne più alte, di natura calcarea, sono il Monte Miletto (2050 m s.l.m.), la Gallinola (1923 m s.l.m.) ed il monte Mutria (1823 m s.l.m.). Sono presenti quattro laghi: il lago del Matese, il lago carsico più alto d'Italia[senza fonte] (quota 1014 m s.l.m.), esteso per 2,5 km², il lago di Letino (1,1 km²), il lago di Gallo (0,6 km²) ed il lago di Arcichiaro (0,5 km²), a Guardiaregia. Il parco è attraversato da quattro fiumi: il Titerno, il Tammaro, il Volturno ed il Biferno.
Comuni ricadenti nel parco
[modifica | modifica wikitesto]Campania
[modifica | modifica wikitesto]Ailano, Alife, Capriati a Volturno, Casalduni, Castello del Matese, Cerreto Sannita, Ciorlano, Cusano Mutri, Faicchio, Fontegreca, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Guardia Sanframondi, Letino, Morcone, Piedimonte Matese, Pietraroja, Pontelandolfo, Prata Sannita, Pratella, Raviscanina, San Gregorio Matese, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Potito Sannitico, San Salvatore Telesino, Sant'Angelo d'Alife, Sassinoro, Telese Terme, Valle Agricola.
Molise
[modifica | modifica wikitesto]Bojano, Campochiaro, Cantalupo nel Sannio, Castelpetroso, Castelpizzuto, Colli a Volturno, Fornelli, Guardiaregia, Isernia, Longano, Macchia d'Isernia, Montaquila, Monteroduni, Pettoranello del Molise, Pozzilli, Roccamandolfi, San Giuliano del Sannio, San Massimo, San Polo Matese, Sant’Agapito, Santa Maria del Molise, Sepino, Venafro.[2]
Ambiente
[modifica | modifica wikitesto]Flora
[modifica | modifica wikitesto]La vegetazione del massiccio del Matese è costituita, nella zona più bassa da lecci, carpini, corbezzoli e altri elementi tipici della zona mediterranea; a mano a mano che si sale, queste specie vengono sostituite dapprima dal cerro e dal castagno e da maestosi e imponenti faggi. Qua e là si trovano sorbi selvatici, aceri, cornioli, frassini, ornielli e abeti bianchi. Tra le numerose piante erbacee delle radure e del sottobosco notiamo la genziana, la digitale e soprattutto l'onnipresente sambuco lebbio (Sambucus ebulus), la pianta più caratteristica che accompagna la faggeta negli spiazzi maggiormente aperti e luminosi.
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]Il Massiccio del Matese è caratterizzato da vari habitat: si passa da ambienti a macchia mediterranea al bosco misto, dalle faggete alle praterie d'alta quota, di conseguenza anche la fauna è molto varia.
L'animale emblematico è il lupo, avvistato regolarmente nei comuni di Letino e Gallo Matese. I boschi di latifoglie danno protezione anche all'elusivo gatto selvatico, alla volpe, al tasso, allo scoiattolo nero, al ghiro, alla donnola, alla faina. Comuni la lepre, il cinghiale e il capriolo, quest'ultimo reintrodotto nel 2008[4].

Tra gli uccelli si possono menzionare il picchio rosso maggiore, la tordella, la ghiandaia, il codirossone e la rara coturnice. Tra i rapaci troviamo l'aquila reale che nidifica nelle ripide pareti rocciose di Valle dell'inferno, la poiana e il falco pellegrino.
Grazie alla sua ubicazione, rappresenta una tappa obbligata lungo le rotte migratorie per molte specie di uccelli. La presenza dei laghi favorisce inoltre lo stanziamento di anatre, aironi e persino cicogne. Nelle acque di questi bacini idrici troviamo carpe, tinche, persici, anguille e lucci, le tre ultime specie introdotte dall'uomo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Aree protette: decreto Pichetto, nasce il 25mo Parco, è quello del Matese, su www.mase.gov.it, 22 aprile 2025. URL consultato il 22 aprile 2025.
- ^ a b Parco Nazionale del Matese: coinvolti ben 54 Comuni, su casertanews.it. URL consultato il 10 maggio 2025.
- ^ Dopo 26 anni diventa realtà il sogno del Parco Nazionale del Matese - Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile, in Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile, 27 dicembre 2017. URL consultato il 20 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2018).
- ^ Il capriolo nel Matese, su dream-italia.it. URL consultato il 30 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2022).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su parcoregionaledelmatese.it.
- Matese Nostrum, su matesenostrum.it.