Khanato dell'Orda Bianca
Il Khanato dell'Orda Bianca (kazako: Ақ Орда, Aq Orda, tataro: Ак Урда, Aq Urda, turco: Ak Ordu), è stato uno dei khanati dell'Impero Mongolo, nato attorno al 1226, dopo la morte di Gengis Khan, e dopo la successiva divisione del suo impero. Consisteva nella parte orientale del Khanato dell'Orda d'Oro, mentre quella occidentale era chiamata Khanato dell'Orda Blu.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Inizialmente copriva la parte orientale del territorio governato da Djuci, inclusa l'Asia centrale e la Siberia meridionale. Il primo Khan fu Orda Khan, figlio di Djuci. La capitale dell'Orda Bianca si trovava originariamente sul Lago Balkhash, ma in seguito fu trasferita a Sygnaq, sul fiume Syr-Darya, in Kazakistan.
Nel 1364, durante il periodo di anarchia nell'Orda Blu, (1357-1380), Uros Khan, ottavo khan dell'Orda Bianca, divenne un khan controverso di entrambe le Orde, Blu e Bianca. Uros morì nel 1377, e suo nipote Toktamish strappò il controllo dell'Orda Bianca dal figlio di Uros, Temur Malik nel 1378, e riacquistò anche il controllo dell'Orda Blu. Toqtamish consolidò le due Orde, diventando il Khan della riformata Orda d'Oro.
Lista Khan dell'Orda Bianca
[modifica | modifica wikitesto]- Orda Khan, (1226-1280), fondazione dell'Orda Bianca dalla divisione dei poteri nell'Impero Mongolo
- Kochu Khan (1280-1302)
- Bayan Khan (1302-1309)
- Sasi Buqa Khan (1309-1315)
- Ilbasan Khan (1315-1320)
- Mubarak Kwadja Khan (1320-1344)
- Chimtay Khan (1344-1361/1374)
- Uros Khan (1361/1374-1376), tentativo di comando di entrambe le Orde Blu e Bianca
- Toktakya Khan, (1376), succede Uros per un brevissimo periodo
- Temur Malik Khan, (1377), ucciso da Toktamish
- Toktamish Khan, (1377-1378), riunificazione permanente dell'Orda Bianca e Blu con l'Orda d'Oro
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Boris Grekov, Alexander Yakubovski, The Golden Horde and its Downfall.
- (EN) George Vernadsky, The Mongols and Russia.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) White Horde, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.