Monumento coregico di Nicia
Monumento coregico di Nicia | |
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Civiltà | Antica Grecia |
Utilizzo | monumento coregico |
Stile | dorico |
Epoca | 320 a.C.-319 a.C. |
Localizzazione | |
Stato | Grecia |
Comune | Atene |
Scavi | |
Date scavi | 1885 |
Archeologo | Wilhelm Dörpfeld |
Amministrazione | |
Patrimonio | Acropoli di Atene |
Mappa di localizzazione | |
Il monumento coregico di Nicia, datato al 320-319 a.C., era situato[1] a ovest del Teatro di Dioniso e a est della Stoà di Eumene, ai piedi dell'Acropoli di Atene. Venne distrutto nel 267. Come ogni monumento coregico di Atene, era destinato a sorreggere il tripode di bronzo dedicato a Dioniso o ad Apollo dal corego vincitore di gare liriche o drammatiche.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il monumento, studiato da Wilhelm Dörpfeld nel 1885[3], doveva assomigliare a un piccolo tempio dorico.[4] Aveva la forma di un tempio prostilo, di forma quadrata, con un pronao con colonne doriche situato a ovest.[5] Le colonne, le ante, l'architrave, le metope, le cornici e i timpani erano realizzati in marmo, mentre le murature e i triglifi erano in poros (calcare poroso).[6]
Venne dedicato da Nicia figlio di Nicodemo, del demo Xypéte, in occasione di una vittoria coregica.[7]
Fu distrutto dagli Eruli nel 267.[5] Di esso rimane solo qualche elemento di fondazione. Alcuni dei suoi materiali furono reimpiegati per l'edificazione della porta Beulé in epoca romana, nel III secolo[8], dove gli elementi della trabeazione (triglifi) e l'iscrizione dedicatoria sono ancora identificabili.
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La porta Beulé, ritratta nella foto, riutilizza alcuni elementi del monumento di Nicia.
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Elementi della porta Beulé provenienti dal monumento di Nicia: trabeazione con triglifi.
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Ricostruzione del monumento
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Carte de l'Acropole
- ^ corègico, in Sapere.it, De Agostini.
- ^ William Bell Dinsmoor, The Choragic Monument of Nicias,
- ^ Restituzione del monumento di Nicia Archiviato il 5 ottobre 2013 in Internet Archive.
- ^ a b Emmanuelle Laudon, Atene e il Peloponneso, Touring Editore, 2003, p. 174, ISBN 978-88-365-2777-9.
- ^ Monumenti coregici, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Regia scuola archeologica italiana di Atene, Annuario della Regia scuola archeologica di Atene e delle missioni italiane in Oriente, Istituto italiano d'arti grafiche, 1921, p. 26.
- ^ (EN) Choregic monuments Archiviato il 5 ottobre 2013 in Internet Archive.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- William Bell Dinsmoor, The Choragic Monument of Nicias, American Journal of Archaeology, vol. 14, n° 4 (ott.- dic. 1910), p. 459-484 (ASIN: B00087RI8C)
- Emmanuelle Laudon, Atene e il Peloponneso, Touring Editore, 2003, p. 174, ISBN 978-88-365-2777-9.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monumento coregico di Nicia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Choregic monuments, su mesogeia.net. URL consultato il 4 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2013).
- Maquette della ricostruzione della Stoà di Eumene e del monumento di Nicia, su maquettes-historiques.net.
- Restituzione del monumento di Nicia, su mlahanas.de. URL consultato il 4 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2013).