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Merav Michaeli

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Merav Michaeli
מֵרַב מִיכָאֵלִי

Ministro dei trasporti e della sicurezza stradale
Durata mandato13 giugno 2021 –
29 dicembre 2022
Capo del governoNaftali Bennett
Yair Lapid
PredecessoreMiri Regev
SuccessoreMiri Regev

Presidente del Partito Laburista Israeliano
In carica
Inizio mandato24 gennaio 2021
PredecessoreAmir Peretz

Membro della Knesset
In carica
Inizio mandato1º agosto 2019
LegislaturaXXI, XXII, XXIII, XIV, XXV
Gruppo
parlamentare
Partito Laburista

Durata mandato5 febbraio 2013 –
30 aprile 2019
LegislaturaXIX, XX
Gruppo
parlamentare
Partito Laburista (2013-2015)
Unione Sionista (2015-2019)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Laburista
ProfessioneGiornalista

Merav Michaeli (in ebraico מֵרַב מִיכָאֵלִי?; Petah Tiqwa, 24 novembre 1966) è una politica, giornalista e attivista israeliana, dal gennaio 2021 leader del Partito Laburista Israeliano e dal giugno 2021 fino al 2023 Ministra dei trasporti e della sicurezza stradale nel Governo Bennett-Lapid.

Michaeli nacque a Petah Tiqwa[1] da in una famiglia ebrea ungherese. È la nipote di Rudolf Kasztner.[2]

Prima di entrare in politica, è stata giornalista e opinionista per il quotidiano Haaretz. Ha anche tenuto lezioni universitarie e numerose conferenze sui temi del femminismo, dei media e della comunicazione. Nel settembre 2012, ha parlato a TEDxJaffa sul tema del "cambio di paradigma", in cui ha sostenuto che la società dovrebbe "annullare il matrimonio".[3]

Carriera politica

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Nell'ottobre 2012 Michaeli ha annunciato l'adesione al Partito Laburista e di voler partecipare nella lista laburista alle elezioni della Knesset del 2013. Il 29 novembre 2012 ha ottenuto il quinto posto nella lista del Partito Laburista, ed è stata eletta alla Knesset avendo i laburisti ottenuto 15 seggi.

In preparazione delle elezioni generali del 2015, i partiti Laburisti e HaTnuah formarono l'alleanza dell'Unione Sionista. Michaeli ottenne il nono posto nella lista dell'Unione Sionista, e fu eletta alla Knesset in quanto l'Unione ottenne 24 seggi. Poco prima della fine del mandato della Knesset, l'Unione Sionista fu sciolta, con Labutristi e Hatnuah separati nella Knesset. Michaeli è giunta al settimo posto nella lista laburista per le elezioni di aprile 2019, ma ha perso il seggio poiché il Labour è stato ridotto a soli sei seggi. Tuttavia, è tornata alla Knesset nell'agosto 2019 dopo che Stav Shaffir si è dimesso dalla legislatura.

Il presidente Reuven Rivlin incontra Merav Michaeli nel maggio 2021

Ministro dei trasporti e della sicurezza stradale

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È stata eletta alla guida del Partito Laburista Israeliano il 24 gennaio 2021 dopo che il suo predecessore, Amir Peretz, ha annunciato che non si sarebbe ripresentato. Nel giugno 2021 è stata nominata Ministro dei trasporti e della sicurezza stradale nel Governo Bennett-Lapid. Il 31 dicembre 2021 ha annunciato che la stazione centrale degli autobus di Tel Aviv sarebbe stata chiusa entro quattro anni.

Michaeli è stata rieletta leader del Partito laburista israeliano nel luglio 2022.[4]

Il suo partner è il produttore televisivo, conduttore e comico Lior Schleien.[5] Nell'agosto 2021, ha avuto un figlio, nato negli Stati Uniti, grazie ad una gravidanza surrogata.[6]

  1. ^ (EN) MK Michaeli in Israeli Parliament website, su Knesset.
  2. ^ (EN) My grandfather did the inconceivable - negotiated with Nazis - to save Jews, su jpost.com, 2 maggio 2016.
  3. ^ (EN) Cancel Marriage: Merav Michaeli at TEDxJaffa, su TEDx Talks. URL consultato il 10 novembre 2012.
  4. ^ (HE) מרב מיכאלי נבחרה לראשות מפלגת העבודה בפעם השנייה ברציפות [Merav Michaeli was elected to a second term as leader of the Labor Party], in Davar, 18 luglio 2022. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2022).
  5. ^ (EN) Meet Merav Michaeli, the fiery feminist of Israel’s government, in New York Times, 23 dicembre 2015. URL consultato il 21 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2017).
  6. ^ (EN) Israeli minister criticised for breaching Covid rules – then introduces new baby, su jewishnews.timesofisrael.com, 23 agosto 2021. URL consultato il 23 agosto 2021.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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