Maturazione dei frutti
La maturazione dei frutti è un processo naturale che segna il raggiungimento del tasso ottimale di crescita degli stessi e porta una serie di modifiche interne che interessano:
- il cambiamento del colore;
- il rammollimento della polpa;
- l'aumento degli zuccheri;
- la presenza di aromi.
Maturazione spontanea
[modifica | modifica wikitesto]La maturazione dei frutti avviene spontaneamente in natura mentre i frutti sono sulla pianta e richiede un adeguato periodo di tempo che è funzione della temperatura e umidità media dell'ambiente in cui cresce la pianta.
Maturazione accelerata artificialmente
[modifica | modifica wikitesto]Per motivi commerciali è a volte opportuno raccogliere i frutti sulla pianta prima che siano giunti a completa maturazione, perché in queste condizioni sono in genere più resistenti alle sollecitazioni del trasporto dal luogo di origine ai mercati di utilizzo. In questi casi, una volta giunta a destinazione la maturazione della frutta viene artificialmente accelerata con l'utilizzo di alcune sostanze chimiche.
Uno degli acceleranti di maturazione più diffuso è l'etilene, un gas che si diffonde nei tessuti dei frutti e che può risultare più efficace delle auxine, giberelline e acido abscissico. Per ottenere la maturazione accelerata la frutta viene conservata in camere ad elevata presenza di etilene. L'etilene causa un aumento della respirazione e l'idrolisi della cellulosa.
Questo processo è possibile solo nei frutti climaterici, che hanno la proprietà di poter continuare la maturazione quando sono staccati dalla pianta.
Caratteristiche della maturazione
[modifica | modifica wikitesto]Il cambiamento di colore (viraggio) è favorito dalla scomparsa della clorofilla e dalla presenza di xantofille, carotene e antociani.
Il rammollimento della polpa è reso possibile grazie alla trasformazione delle protopectine in acidi pectici, realizzata dalla pectinesterasi. Successivamente gli acidi pectici, che sono polimeri dell'acido galatturonico, vengono idrolizzati e resi solubili ad opera della poligalatturonasi, con conseguente rammollimento della polpa.
Il tenore zuccherino tende ad aumentare durante il periodo di maturazione con degradazione dell'acidità totale, insieme di acido malico-citrico-tartarico.
Infine si ha la sintesi di composti volatili (esteri di frutta) che danno il tipico profumo ai frutti.
Il periodo ottimale di maturazione dei frutti è definito picco di maturazione, ed è la frazione temporale[1] in cui la grandezza e le caratteristiche organolettico-nutrizionali del frutto raggiungono standard qualitativi ottimali. Passato tale periodo il frutto degenera rapidamente, perdendo consistenza.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le eccezioni hanno da sempre solleticato la curiosità dei botanici: era il caso "dell’uva della Libia, detta «pazza» (mainomene), che si diceva recasse alcuni frutti maturi, altri acerbi e altri ancora solo per breve tempo" (L. Repici, Nature silenziose. Le piante nel pensiero ellenistico e romano, Bologna, Il Mulino, 2015, pp. 62-63.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «maturazione»
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ripening, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- https://web.archive.org/web/20070927121733/http://plantphys.info/plants_human/fruitgrowripe.html
- http://www.actahort.org/books/398/398_17.htm
- Burg SP, Burg EA,, Role of Ethylene in Fruit Ripening, in Plant Physiol., vol. 37, n. 2, marzo 1962, pp. 179–89, DOI:10.1104/pp.37.2.179, PMC 549760, PMID 16655629.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 50932 · LCCN (EN) sh85052141 · GND (DE) 4355050-2 · BNF (FR) cb14554922c (data) · J9U (EN, HE) 987007552993405171 |
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