Low Roar
Low Roar | |
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Ryan Karazija nel 2012 | |
Paese d'origine | Islanda |
Genere | Indie rock Post-rock Musica elettronica |
Periodo di attività musicale | 2011 – 2022 |
Etichetta | Tonequake Records |
Album pubblicati | 6 |
Studio | 5 |
Live | 1 |
Sito ufficiale | |
I Low Roar sono stati un gruppo musicale indie rock islandese fondato a Reykjavík nel 2011, progetto solista del polistrumentista statunitense Ryan Karazija.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nascita del progetto e il debutto (2010-2011)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2010, Ryan Joseph Karazija uscì dal suo gruppo indie rock chiamato Audrye Sessions, del quale era chitarrista e cantante. Il gruppo si era formato in California, ad Oakland, nel 2002. Dopo il concerto conclusivo che mise fine alla loro esperienza come gruppo, il 24 agosto 2010, Ryan passò diversi mesi in una situazione di inattività. Si trasferì, ad inizio 2011, a Reykjavík, in Islanda, dove fondò una one-man band chiamata Low Roar ed iniziò a lavorare ad un album omonimo.[2]
Low Roar esce nel novembre 2011 per la Tonequake Records, etichetta statunitense. L'album è il primo lavoro in assoluto per Karazija come solista ed è il primo inciso sotto il nome di Low Roar. È un album dalle sonorità particolari, che spaziano dalla electro-ambient (in brani delicati nei quali il testo è solo di contorno all'atmosferica composizione della musica) all'indie rock che Karazija aveva già proposto otto anni prima con gli Audrye Sessions.
0 (2014-2016)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2014 è uscito il secondo album, 0, sempre per la Tonequake Records, contenente 13 tracce.[3] Tra queste, il brano I'll Keep Coming è stato utilizzato dall'autore di videogiochi Hideo Kojima per il teaser trailer del suo videogioco Death Stranding durante l'E3 2016.[4] Un altro trailer contenente il brano Easy Way Out è stato pubblicato in occasione del PSX 2016.[5]
Once in a Long, Long While... e Ross. (2017-2019)
[modifica | modifica wikitesto]Il terzo album, Once in a Long, Long While..., esce nel 2017 ed è ancora una volta realizzato su etichetta Tonequake.[6]
Nel 2018 viene pubblicato il singolo The Sky Is Falling come b-side dell'album 0, contenente due tracce, l'omonima The Sky Is Falling e I Won't Be Long.[7]
L'8 novembre del 2019 viene pubblicato il quarto album del gruppo, Ross.[8]
Maybe Tomorrow... (2021)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2021 il gruppo pubblica il singolo Feels, colonna sonora del videogioco Arknights. Il brano viene successivamente rivisitato e pubblicato con il titolo Fade Away nel quinto album in studio Maybe Tomorrow..., pubblicato il 30 luglio dello stesso anno.[9]
Morte di Karazija e House in the Woods (2022-presente)
[modifica | modifica wikitesto]Il 29 ottobre 2022 attraverso i profili social del gruppo viene resa nota la morte del leader Ryan Karazija,[10] sopraggiunta per complicazioni da polmonite.[11] Contemporaneamente viene confermata la pubblicazione di un ultimo lavoro in studio, per cui erano state completate le registrazioni vocali prima del decesso.[12]
Il 27 ottobre 2024 Andrew Scheps annuncia l'imminente pubblicazione del sesto album con il titolo House in the Woods, previsto per il 7 febbraio 2025 ed anticipato da due singoli, Field of Dreams il 6 dicembre ed un secondo il 3 gennaio.[13]
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Ryan Karazija (2011-2022)
- Andrew Scheps (2011-2022)
- Mike Lindsay (2014-2022)
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 2011 – Low Roar
- 2014 – 0
- 2017 – Once in a Long, Long While...
- 2019 – Ross.
- 2021 – Maybe Tomorrow...
EP
[modifica | modifica wikitesto]- 2014 – Hávallagata 30 EP
- 2015 – Remix EP
- 2020 – Inure
Album dal vivo
[modifica | modifica wikitesto]- 2015 – Live at Gamla Bíó
Singoli
[modifica | modifica wikitesto]- 2011 – Give Up
- 2017 – Death Stranding: I'll Keep Coming
- 2017 – Bones
- 2017 – Give Me an Answer
- 2018 – The Sky Is Falling
- 2019 – Darkest Hour
- 2019 – Slow Down
- 2020 – Do You Miss Me?
- 2021 – Feels
- 2021 – Everything to Lose
- 2021 – Hummingbird
- 2024 – Field of Dreams
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Chrysta Cherrie, Low Roar, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 25 settembre 2018.
- ^ (EN) Christopher Svymbersky, Ryan Moves To Iceland And Low Roar Is Born, su airwaves.grapevine.is, 2 novembre 2012. URL consultato il 14 maggio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2014).
- ^ (EN) Edward Hancox, Low Roar's 0, su Iceland Review, 13 agosto 2014. URL consultato il 30 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2018).
- ^ (EN) Petrana Radulovic, Death Stranding sleuths decode hidden musical message in E3 trailer, su Polygon, 20 giugno 2018. URL consultato il 30 ottobre 2022.
- ^ (EN) Death Stranding: verso la recensione – Z come…, su gamesource.it. URL consultato il 30 ottobre 2022.
- ^ (EN) Mike Usinger, Low Roar's newest, Once in a Long, Long While, was born of challenging times, su The Georgia Straight, 12 aprile 2017. URL consultato il 30 ottobre 2022.
- ^ Low Roar [LOWROAR], If you hadn’t already heard... We released a b-side last week called "The Sky Is Falling". (Tweet), su Twitter, X, 2 aprile 2018. URL consultato il 30 ottobre 2022 (archiviato il 4 aprile 2022).
- ^ (EN) Matt Stratton, Low Roar: ross., su kjhk.org, 4 dicembre 2019. URL consultato il 30 ottobre 2022.
- ^ (EN) Feels – 塞壬唱片-MSR/Low Roar, su monster-siren.hypergryph.com. URL consultato il 31 agosto 2021.
- ^ (EN) Jordan Middler, Low Roar front man and Death Stranding contributor Ryan Karazija passes away at 40, su VGC, 29 ottobre 2022. URL consultato il 29 ottobre 2022.
- ^ (EN) Vikki Blake, Kojima comments on the death of Low Roar's frontman: "Without you, Death Stranding would not have been born", su Eurogamer, 30 ottobre 2022. URL consultato il 31 ottobre 2022.
- ^ (EN) Eddie Makuch, Hideo Kojima Pays Tribute To The Late Death Stranding Singer Ryan Karazija Of Low Roar, su Gamespot, 31 ottobre 2022. URL consultato il 3 novembre 2024.
- ^ (ES) Low Roar anuncian su último disco: "House In The Woods", su Binaural, 29 ottobre 2024. URL consultato il 3 novembre 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Low Roar
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su lowroarmusic.com.
- LOWROARMUSIC (canale), su YouTube.
- Low Roar, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Low Roar, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Low Roar, su Bandcamp.
- (EN) Low Roar, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Low Roar, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Low Roar, su SoundCloud.
- (EN) Low Roar, su Genius.com.
- (EN) Low Roar, su IMDb, IMDb.com.