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Lingue germaniche

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Lingue germaniche
Parlato inOriginariamente nella zona compresa tra il Reno, le Alpi, l'Elba ed il Mare del Nord; oggigiorno diffuse in tutto il mondo
Locutori
Classifica2
Altre informazioni
Scritturaalfabeto latino, alfabeto ebraico
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue germaniche
Codici di classificazione
ISO 639-2gem
ISO 639-5gem
Linguist Listgerm (EN)
Glottologgerm1287 (EN)

     Paesi nei quali la lingua più parlata è una lingua germanica


     Paesi nei quali una lingua germanica è lingua ufficiale ma non è la lingua più parlata


     Paesi nei quali una lingua germanica non è parlata, ma usata da una minoranza locale

Le lingue germaniche sono un gruppo linguistico appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee. Sono originate dalla lingua proto-germanica, parlata dai popoli germanici che con diverse migrazioni erano arrivati a stanziarsi dal nord Europa ai confini dell'Impero romano fino agli anni della sua caduta.

Le lingue germaniche oggi più diffuse sono l'inglese e il tedesco. Altre lingue di rilevante importanza sono l'olandese, il suo derivato afrikaans e le lingue scandinave (soprattutto svedese, norvegese e danese). Ci sono circa 53 lingue germaniche stimate dal SIL International. L'antenato di tutte è il proto-germanico.

Le antiche lingue germaniche (approssimativamente nel II secolo a.C.) svilupparono un proprio alfabeto detto runico, ma il suo uso era limitato. Le lingue germaniche dell'est, invece, dopo la conversione al cristianesimo usavano l'alfabeto gotico sviluppato dal vescovo Ulfila per la sua traduzione della Bibbia in gotico.[1] In seguito, con l'introduzione del Cristianesimo preti e monaci germanici, che parlavano e leggevano anche in latino, incominciarono a scrivere le lingue germaniche usando l'alfabeto latino leggermente modificato. L'unica lingua germanica oggi scritta con un alfabeto diverso dal latino è lo yiddish, che impiega l'alfabeto ebraico.

In aggiunta all'alfabeto latino, diverse lingue germaniche usano una varietà di accenti e lettere aggiuntive, comprese le umlaut, la W, la ß (Eszett), Ø, Æ, Å, Ð, Ȝ, Þ e Ƿ, derivate dall'alfabeto runico, dall'alfabeto mesogotico e da quello anglosassone. La stampa delle lingue germaniche ha continuato a lungo ad essere effettuata usando caratteri di stampa gotici (es. Fraktur o Schwabacher).

Le lingue germaniche in Europa godono di status di lingua ufficiale in: Germania, Austria, Svizzera, Liechtenstein, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Regno Unito, Irlanda, Malta, Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca e Islanda.

Caratteristiche linguistiche

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Le poche caratteristiche comuni delle lingue germaniche sono:

  1. Il livellamento del sistema verbale indoeuropeo al passato e al presente.
  2. L'uso del suffisso dentale (/d/ o /t/) invece dell'alternanza di vocali per indicare il tempo passato (apofonia).
  3. La presenza di due distinti tipi di coniugazioni di verbi: debole (usando il suffisso dentale) e forte (usando l'apofonia). L'inglese ha 161 verbi forti; quasi tutti sono di origine anglosassone.
  4. L'uso di aggettivi deboli e forti. Gli aggettivi inglesi moderni non cambiano tranne che per il comparativo e il superlativo; questo non era il caso dell'antico inglese, dove gli aggettivi erano declinati in modo diverso secondo che fossero preceduti o meno da un articolo o da un dimostrativo.
  5. La rotazione consonantica, comportamento noto anche come Legge di Grimm.
  6. Un numero di parole con etimologie che sono difficili da ricondurre ad altre famiglie indoeuropee, ma con varianti presenti in quasi tutte le lingue germaniche.
  7. Lo spostamento dell'accento tonico nella radice della parola. Sebbene l'inglese abbia un accento irregolare, le parole originarie spesso avevano un accento fisso.

Albero della famiglia linguistica

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Le lingue germaniche in Europa
Germanico occidentale

     Olandese

     Basso tedesco

     Tedesco centrale

     Tedesco superiore

     Inglese

     Scozzese (Scots)

     Frisone

Germanico settentrionale

     Norvegese

     Svedese

     Danese

     Islandese

     Faroese

     Linea che divide le lingue germaniche settentrionali da quelle occidentali.

Tutte le lingue germaniche possono essere fatte discendere da un ipotetico proto-germanico. Si noti che le divisioni tra le sottofamiglie del Germanico non sempre sono definite con precisione.

Qui sono indicate le lingue appartenente al gruppo e i dialetti principali e quelli insoliti, gli altri sono discussi all'interno di un gruppo più ampio. Ad esempio parecchi dialetti del basso sassone sono discussi nell'articolo basso sassone insieme al basso sassone standard o in aree dedicate.

Vocabolario comparativo

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Alcuni termini della tabella hanno avuto cambiamenti semantici. Per esempio la forma sterben e altri termini per morire sono collegati al termine inglese starve. C'è anche qualche esempio di un termine non-germanico entrato nell'uso germanico (ad esempio ounce dal latino).

Inglese Scots Afrikaans Olandese Tedesco Yiddish Gotico Islandese Faroense Norvegese nyorsk Norvegese bokmål Danese Svedese Italiano
Apple Aiple Appel Appel Apfel עפּל (Epl) Aplus Epli Súrepli Eple Eple Æble Äpple Mela
Board Buird Bord Bord Brett ברעט (bret) Baúrd Borð Borð Bord Bord Bræt Bord Tavola
Book Beuk Boek Boek Buch בוך (Buḫ) Bóka Bók Bók Bok Bok Bog Bok Libro
Breast Breest Bors Borst Brust ברוסט (Brust) Brusts Brjóst Bróst Bryst Bryst Bryst Bröst Seno
Brown Broun Bruin Bruin Braun ברוין(broyn) Bruns Brúnn Brúnt Brun Brun Brun Brun Marrone
Day Day Dag Dag Tag טאָג (Tog) Dags Dagur Dagur Dag Dag Dag Dag Giorno
Die Dee Sterf/Sterwe Sterven Sterben שטאַרבן (shtarbn) Diwan Deyja Doyggja Døy Morire
Enough Eneuch Genoeg Genoeg Genug גענוג (Genug) Ga-nóhs Nóg Nóg Nok Nok Nog Nog Abbastanza
Give Gie Gee Geven Geben געבן (Gebn) Giban Gefa Geva Gje Gi Give Giva/Ge Dare
Glass Gless Glas Glas Glas גלאָז (Gloz)   Gler Glas Glas Glass Glass Glas Vetro
Gold Gowd Goud Goud Gold גאָלד (Gold) Gulþ Gull Gull Gull Gull Guld Guld Oro
Hand Haund Hand Hand Hand האַנט (Hant) Handus Hönd Hond Hand Hånd/Hand Hånd Hand Mano
Head Heid Hoof/Kop Hoofd/Kop Haupt/Kopf קאָפּ (Kop) Háubiþ Höfuð Høvd/Høvur Hovud Hovud Hode Huvud Testa
High Heich Hoog Hoog Hoch הױך (Hoyḫ) Háuh Hár Høg/ur Høg Høy Høj Hög Alto
Home Hame Heim-/Tuis Heim-/Thuis Heim הײם (Heym) Háimóþ Heim Heim Heim Heim Hjem Hem Casa
Hook Heuk Haak Haak Haken פֿאַרטשעפּען(fartshepen) Krókur Haken Hake Hake Hage Hake Gancio
House Hoose Huis Huis Haus הױז (Hoyz) Hús Hús Hús Hus Hus Hus Hus Casa
Many Mony Menige Menig Mehrere וויפֿל(vifl) Manags Margir Nógv Mange Mange Mange Många Molti
Moon Muin Maan Maan Mond וויפֿל(Levone) Ména Tungl Máni Måne Måne Måne Måne Luna
Night Nicht Nag Nacht Nacht נאַכט (Naḫt) Nahts Nótt Nátt Natt Natt Nat Natt Notte
No Nae Nee Neen/Nee Nein/Nö נײן (Neyn) Nei Nei Nei Nei Nej Nej No
Old Auld Oud Oud Alt אַלט (Alt) Sineigs Gamall Gamal/Gomul Gamal Gammel Gammel Gammal Vecchio
One Ane Een Een Eins אײן (Eyn) Áins Einn Ein Ein En En En Uno
Ounce Unce Ons Ons Unze Únsa Uns Uns Unse Uns Oncia
Snow Snaw Sneeu Sneeuw Schnee שנײ (Šney) Snáiws Snjór Kavi Snø Snø/Sne Sne Snö Neve
Stone Stane Steen Steen Stein שטײן (Šteyn) Stáins Steinn Steinur Stein Sten Sten Sten Pietra
That That Dit Dat Das דאָס (Dos) Þata Þetta Hatta Det Det Det Det Quello/che
Two Twa Twee Twee Zwei/Zwo צװײ (Ẓvey) Twái Tveir Tveir To To To Två Due
Who Wha Wie Wie Wer װער (Ver) Has Hver Hvør Kven Hvem Hvem Vem Chi
Worm Wirm Wurm Worm Wurm װאָרעם (Vorem) Maþa Maðkur, Ormur Ormur Orm Orm Orm Mask/Orm Verme

Esiste un certo numero di parole comuni a tutte le lingue germaniche la cui etimologia risulta incerta. Per questa ragione il linguista tedesco Sigmund Feist avanzò l'ipotesi dell'esistenza di un substrato preindoeuropeo nella lingua proto-germanica. Tuttavia, questa ipotesi non è sostenuta da prove definitive e non gode del consenso della maggioranza dei glottologi.

  1. ^ Fausto Cercignani, The Elaboration of the Gothic Alphabet and Orthography, in «Indogermanische Forschungen», 93, 1988, pp. 168-185.
  • W.H. Bennett, An Introduction to the Gothic Language, New York, Modern Language Association of America, 1980.
  • Rolf H. Jr. Bremmer, An Introduction to Old Frisian, Amsterdam / Philadelphia: Benjamins, 2009.
  • A. Campbell, Old English Grammar, London, Oxford University Press, 1959.
  • F. Cercignani, Indo-European ē in Germanic, in «Zeitschrift für vergleichende Sprachforschung», 86/1, 1972, pp. 104–110.
  • F. Cercignani, Alleged Gothic Umlauts, in «Indogermanische Forschungen», 85, 1980, pp. 207–213.
  • F. Cercignani, The Development of */k/ and */sk/ in Old English, in «Journal of English and Germanic Philology», 82/3, 1983, pp. 313–323.
  • Wolfram Euler, "Vom Westgermanischen zum Althochdeutschen", in «Klagenfurter Beiträge zur Sprachwissenschaft», Vol. 28/29, 2002, 69–90.
  • Hans Frede Nielsen, Ingwäonisch, In Heinrich Beck et al. (eds.), «Reallexikon der Germanischen Altertumskunde», Band 15, 432–439, Berlin: De Gruyter, 2000.
  • David Stifter, "The Proto-Germanic shift *ā > ō and early Germanic linguistic contacts", in «Historische Sprachforschung» 122, 2009, 268–283.
  • J.B. Voyles, Early Germanic Grammar, Academic Press, 1992.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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