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Lettere post-nominali

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Le lettere post-nominali (in inglese post-nominal letters), anche chiamate iniziali post-nominali, titoli post-nominali o lettere designatorie (in inglese designatory letters), sono lettere utilizzate nei paesi anglofoni, che, poste dopo il nome di una persona, servono ad indicare che quell'individuo possiede una decorazione militare, un titolo accademico, una certificazione, un'onorificenza o è membro di un'istituzione religiosa.

Un individuo può utilizzare anche diversi gruppi di lettere post-nominali. L'ordine con cui si elencano dopo il nome i gruppi di lettere post-nominali è basato sull'ordine di precedenza e sulla categoria della precedenza.

Le lettere post-nominali sono uno dei principali tipi di suffissi nominali utilizzati nei paesi anglofoni.

Ordine di qualifiche/riconoscimenti e onorificenze

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L'ordine in cui si elencano dopo il nome di una persona i gruppi di lettere post-nominali è stabilito da pratiche standard che possono variare da regione a regione.

Stati Uniti d'America

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Negli Stati Uniti d'America, il protocollo standard è il seguente:

  1. Istituti religiosi
  2. Titoli teologici
  3. Titoli accademici
  4. Lauree honoris causa, onorificenze, decorazioni
  5. Licenze professionali, certificazioni e affiliazioni
  6. Pensionamento da servizi in uniforme (gli incarichi di servizio attivi racchiudono il nome, come ad esempio: Firefighter John Doe, CFD = vigile del fuoco John Doe, Chicago Fire Department; gli incarichi attivi dei servizi armato non mostrano lettere postnominali tranne il ramo di servizio)[1]

Nel Regno Unito, il Ministero di Giustizia raccomanda di utilizzare l'ordine seguente[2]:

  1. Bt/Bart or Esq
  2. Decorazioni e onorificenze (in ordine discendente di precedenza)
  3. Incarichi politici (ad esempio, QC per Queen's Counsel, MP per Member of Parliament, parlamentare)
  4. Titoli di studio più elevati, ad esempio i Certificate of higher education, i Diploma of higher education o i titoli di studio universitari (in ordine ascendente a partire da diplomi prelaurea)
  5. Istituzioni religiose (ad esempio, SSF per Società di San Francesco) e le qualifiche mediche
  6. Appartenenza a associazioni culturali, accademie o istituzioni professionali (ad esempio, RA, FRCP, FRSA, FSA)
  7. Appartenenza alle Forze Armate (ad esempio, RAF, RN, RMP)

Elencazione dei titoli di studio

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Secondo quanto riportato sia dall'Università di Oxford[3], sia dal Chicago Manual of Style[4], i titoli di studio universitario dovrebbero essere elencati in ordine ascendente: dapprima il Bachelor's Degree, seguito dai Master's Degree, quindi dai doctorate, indipendentemente dall'ordine con cui i titoli sono stati conseguiti. Comunque, nel Regno Unito questa norma non si applica nel caso di lauree magistrali di diplomati seguite da titoli di Bachelor conseguiti da laureati (ad esempio un MA scozzese seguito da un BPhil).

Etichetta per i titoli di studio più elevati elencabili

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Stati Uniti d'America

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Negli USA, è pratica comune citare solo il titolo di studio più elevato in una particolare disciplina (ad esempio, se una persona ha conseguito BS, MS e PhD in Biologia – anche presso istituti diversi – e inoltre un MBA in Management, l'elencazione preferenzialmente dovrà essere così effettuata: John Doe, MBA, PhD).

La pratica nel Regno Unito è in parte differente da quella statunitense, poiché si vuole porre attenzione sul fatto che chi detiene un titolo più elevato non detiene necessariamente anche quello inferiore. Ad esempio, è possibile conseguire un PhD senza aver prima conseguito una laurea magistrale.

Può anche succedere che qualcuno che non abbia ricevuto un'educazione universitaria formale ottenga una laurea honoris causa. Perciò è opportuno elencare post-nominalmente tutti i titoli di studio più elevati, sebbene non sia il caso di elencare i singoli stadi conseguiti. In altri termini, i titoli inferiori che sono completamente inclusi in titoli di studio più elevati non dovrebbero essere elencati (ad esempio, nel caso di un MA dell'Università di Oxford o di Cambridge, "John Smith, MA" piuttosto che "John Smith, BA MA"); se si facesse così, si darebbe l'impressione che uno sia in possesso di due diverse qualifiche accademiche.

Seguendo lo stesso principio, è possibile includere i titoli inferiori quando il titolo inferiore è propedeutico al conseguimento del titolo superiore (ad esempio, quando il bachelor's degree è requisito essenziale per poter frequentare un corso per il conseguimento di un master's degree) o il credito per un titolo inferiore (come un Certificate of higher education o un Diploma of higher education) non è interamente incorporato nel titolo superiore. Ad esempio, il credito per un Certificate of Higher Education può essere utilizzato per esonerare il detentore da alcuni requisiti per un bachelor's degree e, in tal caso, sarebbe erroneo elencare le qualifiche nella forma "Jane Smith, CertHE BSc". Se, invece, se parte del credito relativo a un CertHE non è utilizzato per conseguire un bachelor's degree, è accettabile elencare entrambe le qualifiche.

Quando si ottengono due diverse qualifiche omonime (ad esempio un MA presso l'Università di Oxford e un MA postlaurea presso un'altra università), questa situazione è indicata utilizzato le abbreviazioni degli enti presso cui i titoli sono stati conseguiti (ad esempio "Jane Smith MA (Oxf & Lond)").

Etichetta per l'ordine di associazioni culturali, accademie o istituzioni professionali

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Nel Regno Unito e nei paesi del Commonwealth, se l'individuo appartiene a più di un'organizzazione, queste dovrebbero essere elencate nell'ordine cronologico di fondazione dell'organizzazione stessa.

Di seguito si riportano alcuni esempi di lettere post-nominali:

  1. ^ Robert Hickey, Forms of Address, in Honor & Respect, The Protocol School of Washington. URL consultato il 5 marzo 2012.
  2. ^ Honours and Decorations, su justice.gov.uk, Ministry of Justice (UK), 14 marzo 2009. URL consultato il 4 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2011).
  3. ^ Oxford University Calendar: Notes on style (PDF), su ox.ac.uk, University of Oxford Gazette, 22 novembre 2012. URL consultato il 14 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2013).
  4. ^ University of Chicago Press Staff, The Chicago Manual of Style (16th Edition), University of Chicago Press, 2010, ISBN 0-226-10420-6.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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