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Lee Power

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Lee Power
NazionalitàIrlanda (bandiera) Irlanda
Altezza183 cm
Calcio
RuoloAttaccante
Carriera
Giovanili
1986-1990Norwich City
Squadre di club1
1990-1994Norwich City44 (10)
1992Charlton5 (0)
1993Sunderland3 (0)
1993Portsmouth2 (0)
1994-1995Bradford City30 (5)
1995Millwall? (?)
1995-1996Peterborough Utd38 (6)
1996-1997Dundee10 (4)
1997-1998Hibernian11 (2)
1998Ayr Utd4 (0)
1998-1999Plymouth16 (0)
1998-1999Halifax Town25 (5)
1999-2000Boston Utd? (?)
Nazionale
1991Irlanda (bandiera) Irlanda U-20? (?)
1990-1993Irlanda (bandiera) Irlanda U-2113 (2)
Carriera da allenatore
2006Cambridge Utd
2015Swindon TownInterim
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Lee Power (Londra, 30 giugno 1972) è un ex calciatore irlandese.

Pur essendo nato a Londra, le sue origini irlandesi gli hanno permesso di rappresentare l'Irlanda, a livello giovanile. Ha disputato il campionato mondiale under-20 nel 1991.

Power iniziò la sua carriera nelle giovanili del Norwich City (1986-1990). Debuttò in prima squadra nell'aprile 1990 contro l'Aston Villa, diventando professionista nel giugno dello stesso anno.[1] I suoi primi passi nel calcio professionistico furono buoni a tal punto da meritarsi la convocazione nell'Irlanda under 21, con la quale collezionò un numero record di presenze (13).[1] Nonostante un inizio promettente, Power faticò a conquistarsi spazio nel Norwich[1] (all'epoca militante in FA Premier League), anche a causa della concorrenza di compagni di reparto come Chris Sutton ed Efan Ekoku.[1] Power richiese pertanto di trasferirsi in un'altra squadra[1], e ottenne il trasferimento in prestito al Charlton nel dicembre 1992.[1] Seguirono altri due periodi in prestito al Sunderland (agosto 1993)[1] e al Portsmouth (ottobre 1993).[1] Lasciò i Canaries dopo 10 reti segnate; nel marzo 1994 venne ingaggiato dal Bradford City, che corrispose al Norwich la cifra di 200,000 sterline.[1] Segnò un gol al debutto con la nuova maglia, il 12 marzo, contro il Swansea City (2-1).[1] L'inizio positivo non si confermò col passare del tempo, poiché un virus condizionò il giocatore.[1] Si trasferì poi al Peterborough Utd, per 80,000 sterline,[1] militando nella stagione 1995-1996 in Football League One. Nella stagione 1996-1997 giocò invece in Scozia, con la maglia del Dundee,[1] in seconda divisione scozzese. Power ebbe un buon impatto col campionato scozzese,[1] tanto che nel marzo 1997 venne acquistato dall'Hibernian, militante in Scottish Premier League.[1] Esordì in massima divisione scozzese il 22 marzo contro l'Aberdeen (3-1). Disputò dieci gare in campionato, ma poi il manager Alex McLeish gli garantì sempre meno spazio.[1] Nel marzo 1998 Power fu libero di trasferirsi a parametro zero in un'altra squadra, e scelse l'Ayr Utd, nonostante l'interessamento degli svizzeri del Lugano.[1] In maglia bianconera ottenne però sole quattro presenze. Nel luglio 1998 sostenne un periodo di prova per il Carlisle Utd, e giocò un'amichevole contro i Rangers.[1] Firmò quindi per il Plymouth[1], club di Football League Two. Trovando poco spazio, decise di legarsi all'Halifax Town nel mese di dicembre in prestito; nel gennaio 1999 il trasferimento divenne definitivo.[1] La sua ultima squadra di club fu il Boston Utd, nella quale si trasferì nel novembre 1999 per una cifra irrisoria.[1]

Dopo il ritiro

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Dopo il ritiro diede vita al Cre8, una delle più grandi pubblicazioni sportive britanniche.[1] Nell'agosto 2006 divenne il presidente del Cambridge Utd e mantenne la carica fino al gennaio 2008.[2] Tra il settembre e il novembre del 2006 fu l'allenatore degli Yellows, subentrando al tecnico dimissionario.[1] Nell'aprile 2008 entrò nel consiglio d'amministrazione del Rushden & Diamonds.[3] Lee Power è inoltre proprietario di un cavallo da corsa.[1]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x Dedicated to every Norwich City Player since 1980
  2. ^ (EN) Power resigns as Cambridge chief, su news.bbc.co.uk, BBC Sport.
  3. ^ (EN) Power appointed to Rushden board, su news.bbc.co.uk, BBC Sport.

Collegamenti esterni

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