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Casa sulla cascata

Coordinate: 39°54′23″N 79°28′04″W
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Casa sulla cascata
Casa Kaufmann
Localizzazione
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Stato federatoPennsylvania
LocalitàMill Run
Indirizzo1491 Mill Run Rd, Mill Run, PA 15464
Coordinate39°54′23″N 79°28′04″W
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1936–1939
Inaugurazione1939
Stilemoderno e organico
UsoMuseo
Realizzazione
ArchitettoFrank Lloyd Wright
ProprietarioWestern Pennsylvania Conservancy

La Casa sulla cascata è il nome italiano con cui è più nota Fallingwater, o Casa Kaufmann dal nome del suo proprietario, una villa progettata e realizzata sul ruscello Bear Run nei pressi di Mill Run, a circa 110 km a sud-est di Pittsburgh dall'architetto Frank Lloyd Wright. La villa, considerata uno dei capolavori dell'architettura organica, promuove un'armonia tra genere umano e natura e la creazione di "un nuovo sistema in equilibrio" tra l'ambiente costruito e l'ambiente naturale, che dialetticamente si relazionano divenendo parte di un unico interconnesso organismo architettonico.

La famiglia Kaufmann

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Ritratto fotografico di Frank Lloyd Wright scattato nel 1956

Edgar J. Kaufmann era un ricco e sofisticato commerciante di Pittsburgh, dove era il direttore di un centro commerciale, il Kaufmann's Department Store. Liliane Kaufmann, come il marito, amava passare il proprio tempo all'aria aperta, praticando l'equitazione o escursioni panoramiche, ed era animata da una profonda sensibilità estetica che avrebbe poi avuto la sua impronta nella concezione della casa.[1]

Edgar Kaufmann Jr., figlio unico di Edgar e Liliane, fu l'artefice dell'avvicinamento tra il padre e Frank Lloyd Wright. Nell'estate del 1934, Kaufmann Jr. lesse An Autobiography di Wright e, rimanendone colpito, si recò personalmente a fargli visita quello stesso settembre presso la sua residenza privata nel Wisconsin. Nell'arco di tre settimane, Kaufmann Jr. iniziò un apprendistato presso Taliesin, scuola di architettura fondata nel 1932 da Wright insieme alla moglie Olgivanna. Fu appunto durante una visita al figlio presso la scuola che Edgar e Liliane, nel novembre 1934, incontrarono Wright per la prima volta.[1]

I coniugi Kaufmann vivevano al tempo a La Tourelle, una proprietà fondiaria francese di Fox Chapel progettata nel 1923 dall'architetto Benno Janssen; possedevano, tuttavia, anche una piccola villetta a Bear Run, nelle campagne intorno Pittsburgh, che utilizzavano come ritiro estivo. Quando le condizioni di questo luogo si deteriorarono a tal punto da rendere imperioso l'intervento di un architetto, Kaufmann contattò Wright, il quale il 18 dicembre 1934 accettò l'incarico e si recò personalmente a Bear Run per effettuare un sopralluogo nel sito di progetto.[2] I vari elaborati dello stato di fatto, preparati dalla Fayette Engineering Company con tutte le indicazioni relative alla topografia e alla mappatura arborea del luogo, erano già pronti nel marzo 1935.[3]

La costruzione della casa

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Come riportarono gli apprendisti dello stesso Wright, passati otto mesi dal sopralluogo iniziale, il 22 settembre 1935 Kaufmann, che si trovava per impegni personali a Milwaukee, chiamò inaspettatamente l'architetto comunicandogli che gli avrebbe fatto una visita a sorpresa a Taliesin. Wright, che gli aveva già comunicato precedentemente che stava ancora concettualizzando il progetto senza però aver ancora disegnato nulla, colto alla sprovvista ne disegnò le planimetrie in quelle due ore che Kaufmann impiegò per raggiungere Taliesin.[4] Edgar Tafel e Robert Mosher, all'epoca studenti presso la scuola, testimoniarono che mentre Wright disegnava le planimetrie ragionava a voce alta su come quegli stessi spazi sarebbero stati poi utilizzati, concependo unitariamente la forma dell'edificio con la sua funzione.[5]

La proposta di Wright prevedeva la casa sopra la cascata: Kaufmann, che desiderava una localizzazione a valle del corso d'acqua per motivi panoramici, inizialmente disapprovò la scelta dell'architetto, per poi finalmente accoglierla.[2] Furono tuttavia numerose le modifiche che interessarono il progetto nelle sue prime fasi di elaborazione: per soddisfare le richieste dei coniugi Kaufmann, che desideravano una casa particolarmente ampia per accogliere i loro vari amici, nonché camere da letto separate più una stanza per gli ospiti aggiuntiva, Wright optò per una struttura a sbalzo, concepita con la collaborazione degli ingegneri Mendel Glickman e William Wesley Peters, con cui aveva già affrontato la progettazione delle colonne dendriformi degli Uffici S.C. Johnson.

Il progetto preliminare fu sottoposto all'approvazione di Kaufmann il 15 ottobre 1935;[6] nel dicembre dello stesso anno venne riaperta una vecchia cava mineraria nei pressi di Bear Run così da estrarre le rocce necessarie per le pareti della casa. Wright si recò a supervisionare il cantiere a Bear Run solo saltuariamente, affidando all'apprendista Robert Mosher l'incarico di rappresentante permanente in situ. Il progetto esecutivo fu terminato da Wright nel marzo 1936, e la costruzione della casa prese avvio definitivamente nell'aprile dello stesso anno.

La costruzione di Fallingwater fu funestata da continui conflitti tra Wright, Kaufmann e l'appaltatore. Kaufmann, sospettoso dell'esperienza di Wright con il cemento armato, che giudicava lacunosa, si avvalse del parere di un'azienda di consulenza ingegneristica. Una volta ricevuti i risultati della loro indagine, Wright si dichiarò profondamente offeso, esigendo la restituzione dei vari disegni da Kaufmann e minacciando il suo ritiro definitivo dal progetto. Kaufmann cedette così all'intimidazione di Wright, e di conseguenza l'indagine ingegneristica precedentemente citata fu "sepolta" all'interno di uno dei muri di pietra della casa.[6]

Per i solai a sbalzo, Wright impiegò travi a forma di T capovolta collaboranti con una soletta monolitica in calcestruzzo resistente a compressione. L'appaltatore, Walter Hall, anche lui ingegnere, con calcoli svolti indipendentemente ritenne opportuno aumentare l'armatura di rinforzo in acciaio della soletta del primo piano; Wright, tuttavia, rifiutò il suggerimento. Nel corso degli anni si è ipotizzato che l'appaltatore avesse tranquillamente raddoppiato l'armatura di rinforzo rispetto agli ingegneri consulenti di Kaufmann che, a loro volta, avevano raddoppiato la quantità di acciaio inizialmente prevista da Wright. Durante il restauro della casa condotto nel 1995, in ogni caso, è stato confermato che erano stati aggiunti ulteriori rinforzi in calcestruzzo.[6][7]

Dall'inaugurazione a oggi

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Fallingwater si è ormai saldamente ancorata nell'immaginario collettivo, a tal punto da divenire nel 2009 persino un set della LEGO (il n. 21005, con 811 pezzi)[8]

Al di là delle frizioni esistenti tra progettista, committente e appaltatore, la Casa sulla cascata fu completata nel 1939.[9] Il costo delle lavorazioni, inizialmente preventivato a 35000 $, lievitò alla fine a 155000 $,[10] di cui 75000 $ per la casa, 22000 $ per le finiture e gli arredi, 50000 $ per la casa degli ospiti e 8000 $ come compenso professionale a Wright. Tra il 1939 e il 1941, infine, furono spesi altri 22000 $ per modifiche minori o agli impianti di illuminazione. Al netto dell'inflazione, i 155000 dollari spesi per la costruzione della casa equivalgono a 3 milioni di dollari nel 2022.[11][12][13]

Fallingwater fu utilizzata continuamente dai Kaufmann come residenza secondaria, soprattutto durante l'estate, quando vi cercavano rifugio dal clima poco salubre del downtown di Pittsburgh. Liliane, in particolare, poteva nuotare nel torrente sottostante ed esporre negli ambienti domestici varie opere di arte moderna, fra cui quelle di Diego Rivera, che fu ospite della casa.[14] Nel 1963, infine, Edgar Kaufmann Jr., che aveva ricevuto la proprietà in eredità dal padre defunto otto anni prima, la donò insieme a 1500 acri di terreno circostante al Western Pennsylvania Conservancy, organizzazione statunitense non a scopo di lucro finalizzata alla tutela del paesaggio della Pennsylvania occidentale.

(EN)

«[Wright] understood that people were creatures of nature, hence an architecture which conformed to nature would conform to what was basic in people. For example, although all of Falling Water [sic] is opened by broad bands of windows, people inside are sheltered as in a deep cave.»

(IT)

«[Wright] capì che le persone erano creature della natura, quindi un'architettura conforme alla natura si sarebbe conformata a sua volta alla parte più fondamentale presente nelle persone. Ad esempio, sebbene tutta Falling Water [sic] sia percorsa da ampie fasce finestrate, le persone all'interno si sentono riparate come in una caverna profonda.»

Negli anni successivi Fallingwater assurse definitivamente a simbolo dell'architettura moderna, accogliendo più di 160 000 visitatori ogni anno e venendo riconosciuta nel 2019, insieme ad altri sette edifici progettati da Wright, tra i siti patrimonio dell'UNESCO, a testimonianza del suo valore progettuale e culturale.

Tour fotografico della Casa sulla cascata
Il bosco circostante l'edificio
La Casa inizia a intravedersi dal percorso di accesso
La Casa vista dal ponte prima dell'ingresso
Dettaglio del traliccio in calcestruzzo in prossimità dell'ingresso che si piega gentilmente intorno al tronco dell'albero preesistente
Lateralmente all'ingresso è presente un pediluvio irrorato da un piccolo becco d'acqua, predisposto da Wright per creare un ambiente accogliente e confortevole
Il soggiorno
La zona pranzo del soggiorno
Approdo della scala al secondo piano
Camera da letto
Vista da una terrazza a sbalzo dei piani superiori


Fulcro distributivo della Casa sulla cascata, accessibile da un piccolo ingresso posto sul retro coperto da tralicci in calcestruzzo, è il grande soggiorno-sala da pranzo, un unico ambiente dove la funzione di definire i diversi ambiti e funzioni è espletato dagli arredi, in modo da creare una spazialità per nulla rigida e codificata. In un'unica stanza, in questo modo, Wright definì una zona musicale (con un registratore e varie sedute), una zona studio (con scrivanie e scaffalature), un'area pranzo (con arredi in noce marezzato del Carolina del Nord su compensato)[16] e la zona giorno vera e propria, strutturata intorno al simbolico elemento domestico del camino. Sull'angolo est del soggiorno, oltre all'ingresso, si innesta la scala che conduce ai piani superiori, dove sono presenti ambiti più privati, come le camere da letto (dei Kaufmann e degli ospiti). Questi vari ambienti sono collocati in una posizione più arretrata rispetto al piano terra, così da creare una volumetria gradonata che asseconda il declivio naturale su cui sorge la casa. Il risultato, in ogni caso, è una volumetria libera, dove gli spazi sono composti in maniera fluida, senza privilegiare un particolare punto di vista, così come sottolineato dal critico Bruno Zevi:

«La "scatola" è completamente distrutta. Non esistono più pareti, né schemi geometrici, né simmetrie, né consonanze, né punti prospettici privilegiati, né leggi che non siano quelle della libertà del mutamento [...] Gli invasi non hanno chiusure; non ci sono facciate principali o secondarie, non vi è distinzione tra strutture e pesi portanti…tutte le sue membra entrano nell’orchestrazione statica che si identifica in quella spaziale»

I vari ambienti, racchiusi da ampie finestrature vetrate che liberano la visuale verso il bosco circostante, comunicano con l'esterno anche mediante ardite terrazze a sbalzo, realizzate in calcestruzzo gettato in opera. Le terrazze, che si intersecano e si accavallano nello spazio, presentano una tenue colorazione albicocca, in sostituzione del rivestimento in foglia oro che Wright aveva inizialmente ideato, e poi scartato,[19] in virtù del processo di «semplificazione» e dell'«eliminazione del superfluo» che aveva appreso dalla lezione dell'architettura giapponese. I taglienti vassoi delle terrazze, in questo modo, si animano di una sensazione di leggerezza e smaterializzazione, instaurando una forte dialettica con la gravità, la massa e la compressione delle strutture verticali, che al contrario sono realizzate con la scabra pietra estratta dalla cava limitrofa.

In questo modo Wright riesce a proporre un edificio che convive in simbiosi con la natura circostante, senza che vi sia confusione o alcuna velleità di mimesi con essa. L'architetto, infatti, non intende dare vita a una architettura organicista, con forme presuntamente ispirate dalla morfologia del paesaggio o della cascata, bensì organica: «non si tratta di avere una forma naturale, ma un principio vitale che prende forma e significato all’interno dell'opera», per usare le sue stesse parole. Tale principio fa sì che il manufatto architettonico diventi talmente radicato nel luogo da rendere quest'ultimo impensabile senza una simile relazione: in questo modo, si «riesce a radicare l'abitare nella wilderness, senza cedimenti naturalistici», per citare le parole del critico Manfredo Tafuri.[20] Di seguito, invece, si riportano le parole del critico Marco Biraghi:

«L'appellativo di Fallingwater con cui [la casa] è conosciuta descrive da un lato la situazione ambientale nella quale si trova, e dall'altro il genere di relazione che essa instaura con la cascata, facendosi cascata essa stessa. Con una differenza fondamentale, però: che i piani e le terrazze orizzontali [...] si connotano per un'inconfondibile "qualità" architettonica, ovvero per l'artificialità cartesiana ch'è loro intrinseca. [...] Costruire sulla cascata, per l'architetto usoniano, significa allora stabilire una nuova alleanza con la terra, accordare in senso profondo tecnica e natura. A Bear Run the freedom and the solitude of the life in the woods vissuta da Henry Thoureau a Walden diventano doti esemplari, sebbene incertamente oscillanti tra privilegio industriale e valore sociale»

  1. ^ a b (EN) The Kaufmann Family – Fallingwater, in Fallingwater. URL consultato il 13 dicembre 2017.
  2. ^ a b (EN) F. Toker, Fallingwater Rising: Frank Lloyd Wright, E. J. Kaufmann, and America's most extraordinary house, New York, Knopf, 2003, ISBN 1400040264.
  3. ^ (EN) Donald Hoffmann, Frank Lloyd Wright's Fallingwater: The House and Its History, 2ª ed., New York, Dover Publications Inc., 1993, pp. 11–25.
  4. ^ Edgar Tafel, Apprentice to genius: Annos with Frank Lloyd Wright, New York, McGraw-Hill, 1979, ISBN 978-0070628151.
  5. ^ Frank Lloyd Wright, Fallingwater, su Khan Academy.
  6. ^ a b c McCarter, p. 12.
  7. ^ Gerard C. Feldman, Fallingwater Is No Longer Falling (PDF), in Structure, settembre 2005, pp. 46–50 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2010).
  8. ^ 21005 Fallingwater, su en.brickimedia.org, Brickpedia. URL consultato il 21 marzo 2023.
  9. ^ Fallingwater Facts - Fallingwater, in Fallingwater. URL consultato il 15 dicembre 2017.
  10. ^ McCarter, p. 59.
  11. ^ Plushnick-Masti, Ramit, New Wright house in western Pa. completes trinity of opera, Associated Press, 27 settembre 2007. URL consultato il 9 ottobre 2007.
  12. ^ Edward Frost, Frank Lloyd Wright's Masterpiece in Pennsylvania: Fallingwater--Where Man and Nature Live in Harmony, in Los Angeles Times, 9 marzo 1986.
  13. ^ Patricia Lowry, Restoration of drooping Fallingwater uncovers flaws amid genius, in Pittsburgh Post-Gazette, 8 dicembre 2001. URL consultato il 17 giugno 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2017).
  14. ^ The Kaufmann Legacy. URL consultato il 13 dicembre 2017.
  15. ^ William J. R. Curtis, Modern Architecture Since 1900, Englewood Cliffs, N.J, Prentice-Hall, 1983.
  16. ^ Fallingwater, i mobili del soggiorno-pranzo, su architetturaeviaggi.it. URL consultato il 21 marzo 2023.
  17. ^ Biraghi, p. 147.
  18. ^ Francesco Montuori, Frank Lloyd Wrigth: Fallingwater – La Casa sulla cascata, su aboutartonline.com. URL consultato il 21 marzo 2023.
  19. ^ Casa sulla cascata: l'opera di Wright si fonde con i boschi della Pennsylvania, su elledecor.com, 1º novembre 2021.
  20. ^ Tafuri, Dal Co, p. 137.
  21. ^ Biraghi, pp. 146-148.
Testi in italiano
Testi in inglese

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