Jole Santelli
Jole Santelli | |
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Jole Santelli nel 2018 | |
Presidente della Regione Calabria | |
Durata mandato | 15 febbraio 2020 – 15 ottobre 2020 |
Predecessore | Mario Oliverio |
Successore | Roberto Occhiuto |
Sottosegretaria di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali | |
Durata mandato | 3 maggio 2013 – 6 dicembre 2013 |
Capo del governo | Enrico Letta |
Predecessore | Maria Cecilia Guerra |
Successore | Massimo Cassano |
Sottosegretaria di Stato al Ministero della giustizia | |
Durata mandato | 11 giugno 2001 – 17 maggio 2006 |
Contitolare | Giuseppe Valentino Luigi Vitali Michele Vietti[1] Pasquale Giuliano[2] |
Capo del governo | Silvio Berlusconi |
Predecessore | Franco Corleone |
Successore | Luigi Manconi |
Deputata della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 30 maggio 2001 – 31 marzo 2020 |
Legislatura | XIV, XV, XVI, XVII, XVIII |
Gruppo parlamentare | XIV-XV: Forza Italia XVI: PdL XVII-XVIII: Forza Italia |
Coalizione | Casa delle Libertà (XIV-XV) Centro-destra 2008 (XVI) Centro-destra 2013 (XVII) Centro-destra 2018 (XVIII) |
Circoscrizione | XIV; XVI-XVIII: Calabria XV: Emilia-Romagna |
Collegio | XIV: Paola |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | FI (2013-2020) In precedenza: PSI (fino al 1994) FI (1994-2009) PdL (2009-2013) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Roma "La Sapienza" |
Professione | Avvocata |
Jole Santelli (Cosenza, 28 dicembre 1968 – Cosenza, 15 ottobre 2020) è stata una politica italiana, presidente della Regione Calabria per otto mesi, dal 15 febbraio 2020 fino al giorno della sua morte.
Deputata dal 2001 al 2020, è stata sottosegretaria di Stato al Ministero della giustizia dal 2001 al 2006 nei governi Berlusconi II e III, nonché sottosegretaria al Ministero del lavoro e delle politiche sociali da maggio a dicembre 2013 nel governo Letta.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di Nicola Santelli ed Imperia Pagliuso, aveva due sorelle minori, Roberta e Paola. Dopo aver conseguito la maturità classica al liceo Bernardino Telesio di Cosenza ed essersi laureata in giurisprudenza nel 1992 e specializzata in diritto e procedura penale presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", iniziò la pratica forense con Tina Lagostena Bassi, quindi con Vincenzo Siniscalchi,[3] infine entrò nello studio di Cesare Previti.
Aderì da giovanissima al Partito Socialista Italiano. A 25 anni, nel 1994, si iscrisse a Forza Italia e dal giugno del 1996 ha collaborato con l'ufficio legislativo del gruppo di Forza Italia al Senato, per poi passare anche a quello della Camera nel 1998; nel 2000 è stata coordinatrice del dipartimento giustizia del partito e consulente dei gruppi parlamentari di camera e senato per la giustizia.
Parlamentare e sottosegretario
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2001 è stata eletta deputato con il sistema maggioritario nella circoscrizione Calabria, nel collegio di Paola, ed è stata membro della commissione Giustizia della Camera.
È stata sottosegretario al ministero della Giustizia sia nel secondo sia nel terzo governo guidato da Silvio Berlusconi (dal 2001 al 2006).
È stata rieletta per un secondo mandato alle elezioni politiche del 2006, candidata nelle liste di Forza Italia per la circoscrizione Emilia-Romagna.
È stata riconfermata alla Camera dei deputati alle successive elezioni del 2008 nelle liste calabresi del Popolo della Libertà, venendo eletta vice-capogruppo alla Camera dei Deputati del gruppo. Nella legislatura ha ricoperto l'incarico di vicepresidente della I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni) ed è stata membro di diversi organi parlamentari.
Dal 2009 al 2013 ha fatto parte del Popolo della Libertà, il partito fondato e guidato da Berlusconi a seguito dell'unione di Forza Italia con Alleanza Nazionale ed altri partiti minori.
Alle elezioni politiche del 2013 Jole Santelli è stata capolista nella circoscrizione Calabria ed è stata eletta per la quarta volta alla Camera. Il 2 maggio 2013 è stata nominata Sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali sotto il ministro Enrico Giovannini nel Governo Letta, carica che ha mantenuto fino alle dimissioni rassegnate il successivo 6 dicembre, a seguito della sua adesione al rinato partito Forza Italia[4][5] dopo la scissione del PdL, che si è collocato all'opposizione del governo.
È stata coordinatrice regionale della Calabria di Forza Italia. Dal 28 giugno 2016 ha ricoperto gli incarichi di vicesindaco e assessore alla cultura della sua città natale, Cosenza, nella giunta guidata dal sindaco Mario Occhiuto.
Nel 2018 è stata rieletta alla Camera nel proporzionale in Calabria. Ha ricoperto la carica di Vice Presidente della Commissione Bicamerale Antimafia.
Il 1º agosto 2019 Berlusconi ha nominato un nuovo Coordinamento del partito composto da Sestino Giacomoni, Antonio Tajani e le due capigruppo Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini[6] e l'anno seguente anche da Gianni Letta, Niccolò Ghedini, Licia Ronzulli, la stessa Santelli e lo stesso Berlusconi in occasione delle riunioni tenute durante l'emergenza COVID-19.[7]
Il 12 maggio Berlusconi ha nominato un nuovo coordinamento composto da quattordici persone, tra le quali c’era anche la Santelli.[8]
Presidente della Regione Calabria
[modifica | modifica wikitesto]Il 9 dicembre 2019 si è dimessa da vicesindaco di Cosenza[9] e il 19 dicembre è stata indicata da Forza Italia come candidata a presidente della regione Calabria per il centro-destra in vista delle elezioni del 26 gennaio 2020, venendo preferita proprio al sindaco cosentino Occhiuto;[10] è stata appoggiata, oltre che da Forza Italia, da Lega, Fratelli d'Italia, UDC e dalle liste civiche Jole Santelli Presidente e Casa delle Libertà.
Il 26 gennaio 2020 ha vinto la competizione elettorale con il 55,3% dei consensi contro il candidato del centro-sinistra Filippo Callipo, fermo al 30,2%.[11]
Con la vittoria alle elezioni regionali è diventata la prima donna eletta presidente della Regione Calabria, ruolo in cui è succeduta a Mario Oliverio (PD), nonché la seconda donna eletta presidente di una regione dell'Italia meridionale (la prima fu, nei primi anni ottanta, l'abruzzese Anna Nenna D'Antonio, che fu anche la prima donna in assoluto a presiedere una regione italiana) e la prima eletta direttamente dai cittadini, sia in Calabria che in tutto il Mezzogiorno.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]È deceduta il 15 ottobre 2020 nel sonno, all'età di 51 anni, a otto mesi dal suo insediamento a Palazzo degli Itali, nella sua casa di Cosenza, a causa di un'emorragia interna dovuta a delle patologie tumorali di cui soffriva dal 2014.[12][13] I funerali sono stati celebrati il giorno successivo nella chiesa di San Nicola a Cosenza alla presenza di diverse alte cariche dello Stato, fra cui il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Le sue ceneri sono state tumulate accanto ai genitori nella cappella di famiglia nel cimitero di Malito, in provincia di Cosenza.
È stata la seconda persona, presidente della Regione Calabria a non terminare il mandato, morendo mentre era ancora in carica: prima di lei vi era stato il caso di Antonio Guarasci, primo presidente della Regione dal 1970 al 1974, morto a causa di un incidente stradale a poco meno di un anno dalla scadenza del mandato.
Lo stesso giorno, la presidenza della Regione Calabria è stata temporaneamente presa in carico dal vicepresidente Antonino Spirlì, fino a nuove elezioni. Il 10 novembre 2020, il Consiglio regionale ha intitolato a suo nome il Palazzo della Cittadella di Catanzaro, sede della Giunta calabrese.
Le successive elezioni regionali, che avrebbero dovuto tenersi entro 60 giorni dalla sua scomparsa, hanno potuto avere luogo soltanto il 3 ed il 4 ottobre 2021 a causa della pandemia di COVID-19 ed hanno proclamato come nuovo presidente Roberto Occhiuto, anch'egli in quota Forza Italia e fratello dell'ex sindaco di Cosenza Mario.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fino al 23 aprile 2005
- ^ Dal 23 aprile 2005
- ^ Dell'Arti, p. 1519.
- ^ XVII Legislatura - XVII Legislatura - Deputati e Organi Parlamentari - Composizione gruppi Parlamentari, su camera.it.
- ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia, su Corriere della Sera, 16 novembre 2013.
- ^ Forza Italia, Berlusconi nomina il nuovo Coordinamento: Toti esce, Carfagna non ci sta, su Tgcom24. URL consultato il 1º agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2019).
- ^ Berlusconi i suoi: "Grazie alla tecnologia rimaniamo in piena attività" - IlGiornale.it, su m.ilgiornale.it. URL consultato il 25 aprile 2020.
- ^ Rivoluzione Berlusconi, cambia tutto in Forza Italia: ecco i nuovi 14 del vertice, su iltempo.it. URL consultato il 13 maggio 2020.
- ^ Santelli si dimette da v.sindaco Cosenza - Calabria, su Agenzia ANSA, 9 dicembre 2019.
- ^ Regionali Calabria: Jole Santelli è il candidato alla presidenza per il centrodestra, su QuiCosenza.it, 19 dicembre 2019.
- ^ Elezioni Calabria, risultati: Santelli vince con il 56%, Callipo al 30%, Il Messaggero, 27 gennaio 2020.
- ^ Calabria, morta la governatrice Jole Santelli, su tgcom24.mediaset.it, 15 ottobre 2020. URL consultato il 15 ottobre 2020.
- ^ Addio a Jole Santelli, Berlusconi: "Non bastano le parole, era un'amica sincera", su tgcom24.mediaset.it, 15 ottobre 2020. URL consultato il 15 ottobre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Dell'Arti, Catalogo dei viventi 2009 : 7247 italiani notevoli, 1. ed, Marsilio, 2008, ISBN 978-88-317-9599-9, OCLC 287996047.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Jole Santelli
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jole Santelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su jolesantelli2020.it.
- Santelli, Jole, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Jole Santelli, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Jole Santelli, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Jole Santelli, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Deputati della XIV legislatura della Repubblica Italiana
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