Campione nazionale dilettanti di velocità nel 1929, passò professionista il 13 ottobre di quell'anno.[2] Dopo il terzo posto al mondiale 1931, nel 1932 a Roma conquistò il primo dei suoi sette titoli iridati imponendosi sul francese Lucien Michard, che batté anche l'anno successivo a Parigi. Fu re indiscusso della velocità, conquistando altri quattro titoli consecutivi (per un totale di sei) fino al 1938, quando ad Amsterdam fu battuto dall'olandese Arie van Vliet. Nel 1933 e nel 1937 conquistò anche il Gran Premio di Parigi, fra le più prestigiose competizioni a livello di ciclismo su pista al tempo;[1] vinse anche il Grand Prix de l'UVF nel 1933 e 1934.[2]
Nel 1939 si qualificò per la finale mondiale ancora contro Arie van Vliet, ma la competizione fu sospesa per lo scoppio della Seconda guerra mondiale:[2] e proprio il conflitto mondiale interruppe la carriera di Scherens nel pieno delle potenzialità, quando aveva 30 anni.[1] Nel 1947, all'età di 38 anni, seppe però nuovamente imporsi al mondiale per una settima e ultima volta, sulla pista di Parigi, a quindici anni di distanza dalla prima vittoria iridata.[1] Vinse in totale oltre 200[senza fonte] corse, tra cui quindici titoli nazionali nella velocità e due nella velocità ai campionati invernali.[1][2]
Si ritirò dalle corse il 21 gennaio 1951, a quasi 42 anni.[2]