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Azzorre

Coordinate: 38°37′26.4″N 28°01′51.6″W
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Azzorre
regione
(PT) Região Autónoma dos Açores
Azzorre – Veduta
Azzorre – Veduta
Localizzazione
StatoPortogallo (bandiera) Portogallo
Amministrazione
Capoluogo
-José Manuel Bolieiro (PSD) dal 24-11-2020
Lingue ufficialiportoghese
Territorio
Coordinate
del capoluogo
38°37′26.4″N 28°01′51.6″W
Altitudine0 - 2 351 m s.l.m.
Superficie2 333 km²
Abitanti236 440 (2022)
Densità101,35 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orarioUTC-1
ISO 3166-2PT-20
TargaP
Cartografia
Azzorre – Localizzazione
Azzorre – Localizzazione
Azzorre – Mappa
Azzorre – Mappa
Sito istituzionale

Le Azzorre (in portoghese Açores, AFI: [ɐˈsoɾɨʃ]), amministrativamente Regione autonoma delle Azzorre (in portoghese Região Autónoma dos Açores), sono un arcipelago di origine vulcanica situato nell'oceano Atlantico settentrionale che costituisce una delle due regioni autonome del Portogallo. Si trovano a circa 1360 km a ovest della costa europea (ma il punto più occidentale dista da questa quasi 1900 km) nonché a circa 1925 km a sud-est di Terranova, in Canada, il più vicino punto del continente americano. Dal punto di vista amministrativo le Azzorre sono una delle cinque regioni ultraperiferiche riconosciute nel 2017 dall'Unione europea. L'arcipelago è formato da nove isole principali, divise in tre gruppi, e da numerosi isolotti minori. Queste sono Flores e Corvo a ovest; Graciosa, Terceira, São Jorge, Pico e Faial al centro; São Miguel e Santa Maria ad est. L'arcipelago si estende per circa 600 km ed è posizionato in direzione nordovest-sudest.

Tutte le isole sono di origine vulcanica, nonostante alcune, come ad esempio Santa Maria, non siano state interessate da fenomeni di attività vulcanica fin da quando vennero colonizzate. Il Monte Pico, sull'isola che da esso prende il nome, è la cima più elevata del Portogallo, a 2351 m d'altezza s.l.m.. Le Azzorre sono inoltre tra le più alte montagne del pianeta, se si considera il dislivello dalla base del fondale oceanico fino alle loro vette, che si ergono ben al di sopra della superficie dell'Atlantico.

Il clima delle Azzorre è influenzato dalla vicina corrente del Golfo: l'azione mitigatrice dell'Oceano favorisce la rarità di eccessi termici, determinando temperature massime giornaliere che generalmente rimangono comprese tra i 16 °C e i 25 °C a seconda delle stagioni e solo raramente giungono al di sopra dei 30 °C (86 °F) o al di sotto dei 3 °C.

La cultura, il dialetto parlato, la cucina e le tradizioni delle isole Azzorre variano notevolmente, in quanto queste remote isole una volta disabitate furono colonizzate sporadicamente in un ampio lasso di tempo, lungo circa due secoli. Le sue principali attività economiche sono l'agricoltura, la produzione del latte, l'allevamento del bestiame, la pesca e il turismo, il quale sta assumendo un peso sempre maggiore all'interno dell'economia dell'arcipelago. Una grande percentuale della popolazione è infatti direttamente o indirettamente impiegata nei servizi e nel settore terziario. Il principale insediamento è Ponta Delgada.

Etimologia del nome

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Alcuni studiosi vedono l'origine del nome Azzorre nel termine portoghese arcaico azures (plurale di azzurro) a causa del colore delle isole viste da lontano. Nonostante ciò, la maggior parte insiste nel ritenere che l'arcipelago debba il suo nome all'astore (açor in portoghese), poiché al tempo della scoperta portoghese si supponeva che questo volatile fosse diffuso in tutte le isole dell'arcipelago. In realtà è probabile che il volatile identificato dai primi portoghesi con l'astore sia una sottospecie locale di poiana (Buteo buteo), non essendoci prove che l'astore sia mai esistito sulle isole.

Prime tracce umane

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Carta delle Azzorre del 1584

I reperti più antichi che testimoniano la presenza umana nelle isole sono alcuni ipogei identificati nei primi anni del XXI secolo da parte di un gruppo di studio portoghese nelle isole Corvo, Santa Maria e Terceira, che l'archeologo Nuno Ribeiro ha ipotizzato che possano risalire a circa 3000 anni fa.[1]

Angra do Heroísmo, a Terceira, il più antico insediamento abitato in modo continuato nelle Azzorre, e oggi sito UNESCO

Le più antiche testimonianze di approdo sulle isole risalgono al IV-III secolo a.C.: si tratta di alcune monete cartaginesi rinvenute nel 1749 a Corvo da parte di una spedizione inglese.[2] Le isole, stranamente, appaiono nell'Atlante Mediceo del 1351 e in due carte maiorchine[3] del XIV secolo, mentre la scoperta dell'arcipelago fu resa ufficiale solo nel corso della spedizione portoghese durata tra il 1427 e il 1431.[2]

La scoperta europea

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Le isole erano conosciute nel XIV secolo e parti di esse appaiono nell'Atlante Catalano. Fu probabilmente Gonçalo Velho, al servizio di Enrico il Navigatore, a riscoprire le Azzorre, nonostante questo non sia accertato. In un'opera di Thomas Ashe del 1813, Una storia delle Azzorre, l'autore identifica lo scopritore con un fiammingo, Joshua Vander Berg di Bruges, che fece approdo nell'arcipelago durante una tempesta durante il viaggio verso Lisbona; Vander Berg afferma tuttavia che furono i portoghesi a esplorare l'area e a reclamare il possesso delle isole Azzorre per il regno del Portogallo, fatto che avvenne nel 1432.[senza fonte]

La colonizzazione

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Scoperta l'isola di Santa Maria, si decise di introdurre delle pecore prima dell'inizio della colonizzazione, in modo da poter garantire ai futuri coloni del cibo; non erano infatti presenti animali di grandi dimensioni sull'isola. La colonizzazione, però, non venne immediatamente effettuata, in quanto i portoghesi non avevano un grande interesse in un remoto arcipelago situato a centinaia di chilometri dal Portogallo stesso. In ogni caso Gonçalo Velho continuò pazientemente a radunare risorse e coloni per i tre anni successivi (14331436), salpando nuovamente per fondare degli insediamenti su Santa Maria prima e successivamente su São Miguel.

I coloni si preoccuparono di preparare il terreno alle coltivazioni rimuovendo la boscaglia e le pietre, programmando di piantare grano, vite, canna da zucchero e altre piante idonee all'uso locale ma anche di un certo valore commerciale. Importarono inoltre animali addomesticati come galline, conigli, bovini, ovini, caprini e suini, e costruirono case e villaggi.

La colonizzazione dell'arcipelago ebbe luogo nel corso dei secoli successivi, essenzialmente da parte di portoghesi provenienti dalle province dell'Algarve, Minho, Alentejo e anche da Madera. Ai portoghesi, nei secoli seguenti, si aggiunsero coloni anche da altri paesi europei, specialmente dalla Francia settentrionale e dalle Fiandre. Molti dei primi coloni erano tra l'altro ebrei sefarditi portoghesi costretti alla conversione che fuggivano dal Portogallo sotto le pressioni dell'inquisizione. São Miguel venne colonizzata nel 1444 sotto il comando di Gonçalo Velho, che approdò nel sito dell'odierna Povoação. L'agricoltura rimase l'occupazione principale dei coloni e a partire dal XV secolo Graciosa iniziò ad esportare frumento, orzo, vino e acquavite. Questi prodotti erano essenzialmente esportati verso Terceira a causa della vicinanza tra le due isole.

La prima menzione dell'isola di São Jorge è invece del 1439, sebbene la reale data della scoperta rimane sconosciuta. Nel 1443 l'isola era già in parte abitata da alcuni coloni, anche se bisogna aspettare l'arrivo sull'isola del nobile Wilhelm Van der Haegen, fiammingo di origine, per assistere ad un forte sviluppo degli insediamenti; approdato a Topo, dove visse e morì, divenne conosciuto agli isolani con il nome di Guilherme da Silveira. João Vaz Corte-Real ricevette il capitanato dell'isola nel 1483, mentre il centro di Velas divenne una città prima della fine del XV secolo. A partire dal 1490 c'erano circa 2 000 fiamminghi che vivevano tra le isole di Terceira, Pico, Faial, São Jorge e Flores, e proprio per via di ciò le Azzorre acquisirono i soprannomi di Isole Fiamminghe e Isole delle Fiandre. I motivi di questa forte presenza sono dovuti al principe Enrico il Navigatore essendo sua sorella Isabella andata in sposa al duca di Borgogna Filippo, i cui territori includevano anche le Fiandre stesse. Proprio qui ci fu una rivolta contro il cattivo governo di Filippo e la fame divenne dilagante. Isabella si rivolse allora al fratello Enrico per ottenere il permesso di trasferire alcuni rivoltosi nelle Azzorre e quest'ultimo non solo glielo concesse, ma inoltre fornì ai coloni fiamminghi i mezzi necessari per il loro trasferimento.

Nel 1493 Cristoforo Colombo passò dalle Azzorre mentre tornava dall'America. Nel 1552 Vila Franca do Campo, all'epoca capitale dell'arcipelago, fu devastata da un terremoto e dalla successiva frana che fece circa 5000 vittime, fatto che costrinse i portoghesi a spostare la capitale nella città di Ponta Delgada, mentre la vecchia capitale venne ricostruita sul sito originale ed è oggi un fiorente porto turistico e peschereccio; Ponta Delgada ricevette quindi lo status di città nel 1546.

Unione Iberica

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A seguito della morte nel 1580 di Enrico I, il cardinale re del Portogallo, la nazione sprofondò in una crisi dinastica con diversi pretendenti al trono portoghese. A seguito della propria autoproclamazione, Antonio, priore di Crato, venne acclamato re nelle Azzorre (attraverso il suo inviato Antonio da Costa), ma venne espulso dal Portogallo continentale a seguito della battaglia di Alcântara. Ciononostante, sotto la guida di Cipriano da Figueiredo, governatore di Terceira (il quale continuò a governare in nome del precedente re del Portogallo Sebastiano), gli abitanti delle Azzorre resistettero ai tentativi di conquista delle isole (in particolare nella battaglia di Salga). Furono Figueiredo e Violante da Canto ad aiutare ad organizzare la resistenza su Terceira, cosa che influenzò anche le reazioni su alcune delle altre isole, anche se in generale aumentò il sostegno a Filippo II, soprattutto su São Miguel, dove la famiglia Gonçalvez da Câmara appoggiava il pretendente spagnolo. La Spagna ottenne e mantenne quindi il possesso delle Azzorre nel periodo 15801642; nel 1583, in qualità di re del Portogallo, Filippo II di Spagna inviò la sua flotta per liberare le Azzorre da una compagnia internazionale di avventurieri, mercenari, volontari e soldati che sostenevano un pretendente rivale al trono portoghese. Dopo la vittoria della sua flotta nella battaglia di Ponta Delgada i prigionieri vennero impiccati ai pennoni in quanto considerati pirati dalla legge, contribuendo così alla "Leggenda Nera". Nel 1589 ebbe successo una spedizione inglese nell'arcipelago che riuscì a depredare alcune isole e alcune delle navi ormeggiate nei loro porti. Un'altra spedizione inglese contro le Azzorre ebbe luogo nel 1597, questa volta però fallendo. L'arcipelago delle Azzorre fu l'ultima parte dell'Impero portoghese a rimanere sotto la dominazione spagnola di Filippo II, e fu restituito al Portogallo con la fine dell'Unione Iberica nel 1640, grazie alla popolazione locale, che attaccò una guarnigione castigliana fortificata.

Nel 1641 vi nacque lo storico e scrittore Antonio Cordeiro. Nel tardo XVI secolo, le Azzorre (così come Madera) dovettero iniziare ad affrontare il problema del sovrappopolamento. Proprio per questo motivo alcuni degli abitanti dovettero iniziare ad emigrare nella colonia portoghese del Brasile.

Il XIX secolo e le guerre liberali

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La guerra civile portoghese ebbe gravi ripercussioni nelle isole, nel 1829, a Vila da Praia (ora Praia da Vitória), il partito liberale ebbe la meglio sull'assolutismo, facendo dell'isola di Terceira il quartier generale del nuovo regime, dove fu anche stabilito il Consiglio di Reggenza di Maria II di Portogallo.

Tra il XVIII e il XIX secolo Graciosa ospitò numerosi personaggi di rilievo, tra cui Chateaubriand, lo scrittore francese che vi transitò nella sua fuga in America durante la rivoluzione francese, Almeida Garrett, un poeta portoghese che vi soggiornò per fare visita ad uno zio e che durante la sua permanenza scrisse alcuni componimenti, ed il Principe Alberto di Monaco, il celebre oceanografo dell'Ottocento che condusse un gran numero di spedizioni nelle acque delle Azzorre. Quest'ultimo vi giunse a bordo del suo yacht Hirondelle, e visitò la furna da caldeira, la nota grotta delle sorgenti termali. Nel 1869 l'autore statunitense Mark Twain pubblicò Gli innocenti all'estero, un libro di viaggio in cui descrisse anche il suo breve soggiorno nell'arcipelago.

A partire dal 1868 il Portogallo iniziò l'emissione di francobolli con la sovraimpressione "AÇORES" per l'uso nelle isole. Tra il 1892 e il 1906, emise francobolli distinti per i tre distretti amministrativi in cui al tempo le isole erano divise.

Dal 1836 l'arcipelago venne diviso in tre distretti, equivalenti (eccetto in estensione) a quelli del Portogallo continentale. La divisione era arbitraria, e non seguiva i naturali raggruppamenti delle isole, ma facevano coincidere la posizione di ciascun capoluogo di distretto con le tre città principali (nessuna delle quali si trovava nel gruppo occidentale):

  • Angra do Heroísmo, che comprendeva Terceira, São Jorge e Graciosa, con capoluogo Angra do Heroísmo su Terceira;
  • Horta, che comprendeva Pico, Faial, Flores e Corvo, con capoluogo Horta su Faial;
  • Ponta Delgada, che comprendeva São Miguel e Santa Maria, con capoluogo Ponta Delgada su São Miguel.

Tale suddivisione amministrativa rimase in vigore fino al 1976.

Dal XX secolo a oggi

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Nel 1931 le Azzorre (così come Madeira e la Guinea Portoghese) si ribellarono alla Ditadura Nacional e furono per breve tempo governate da militari ribelli.

Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, il dittatore portoghese António de Oliveira Salazar permise all'Impero britannico di usufruire della basi aeree e navali dell'arcipelago: l'occupazione di queste strutture (nome in codice Operation Alacrity) ebbe luogo nell'ottobre 1943.

Questo fu un punto di svolta molto significativo nella battaglia dell'Atlantico, che permise alla Royal Air Force (R.A.F.), all'U.S. Army Air Forces, e all'U.S. Navy di fornire copertura aerea al medio Atlantico. Inoltre aiutò a proteggere i convogli e a respingere gli U-boot della Kriegsmarine.

Nel 1944 le forze armate americane costruirono una piccola e provvisoria base aerea sull'isola di Santa Maria. Nel 1945 venne costruita una nuova base su Terceira, chiamata Lajes Field, situata in un'area nota, per l'appunto, come Lajes, un'estesa e piana terrazza sul mare nel nordovest dell'isola, in passato destinata alla produzione agricola. La base è oggi cogestita dal Portogallo e dagli Stati Uniti e continua ad operare per le forze armate di entrambi i Paesi. Durante la Guerra Fredda, lo squadrone antisommergibile statunitense P-3 Orion pattugliava l'Atlantico Settentrionale per contrastare i sommergibili e le navi da guerra della marina sovietica. A partire dalla sua apertura, Lajes Field è stata utilizzata per rifornire aerocargo americani diretti in Europa, in Africa e in Medio Oriente. La marina americana mantiene inoltre un ristretto squadrone nel porto di Praia da Vitória, tre chilometri a sud-est di Lajes Field.

Nel 1976 le Azzorre furono proclamate regione autonoma (Região Autónoma dos Açores) e i distretti soppressi.

L'8 febbraio 1989 le Azzorre furono teatro di un disastro aereo.

Lo stesso argomento in dettaglio: Isole dell'Africa.
Isole Azzorre per superficie
Isola Area
(km²)
São Miguel 759
Pico 446
Terceira 403
São Jorge 246
Faial 173
Flores 143
Santa Maria 97
Graciosa 62
Corvo 17

L'arcipelago si estende tra i paralleli che si trovano all'altezza di Lisbona (39º, 43'/39º, 55' latitudine nord); tale posizione contribuisce a un clima mite con lievi oscillazioni annuali. Le Azzorre sono situate nell'ecozona paleartica e formano un bioma unico tra le foreste temperate di latifoglie e miste del mondo, con numerose specie endemiche di piante. Le isole dell'arcipelago ha una superficie totale di 2.355 km². Le singole isole vanno dai 759 km² di São Miguel ai 17 km² dell'isola di Corvo. Tre isole (São Miguel, Pico e Terceira) sono più estese di Malta, e la sola São Miguel è grande il doppio.

Le nove isole sono suddivise in tre gruppi:

Immagine dal satellite che mostra le Azzorre, nel maggio 2003

Le isole si formarono durante l'epoca terziaria, nella fase alpina. Coni e crateri rivelano l'origine vulcanica della maggior parte delle isole. Pico, un vulcano di 2.351 metri sull'omonima isola, è la cima più elevata delle Azzorre e di tutto il territorio portoghese. L'ultima eruzione di un vulcano attivo è stata quella del vulcano Capelinhos (Vulcão dos Capelinhos) nel 1957, nella parte occidentale dell'isola Faial, eruzione che ha fatto incrementare la dimensione dell'isola. L'isola di Santa Maria è la più antica e vi si ritrovano rocce calcaree ed estesi sedimenti di argilla rossa.

La popolazione delle Azzorre conta 238.767 abitanti al 31 dicembre 2002 e la densità della popolazione è di 106 abitanti per chilometro quadrato.

Le nove isole si estendono per più di 600 km nel cuore dell'Oceano Atlantico e sono collocate in direzione nordovest-sudest tra il 36º e il 40º parallelo Nord e tra il 24º e il 32º meridiano ovest. La terra più vicina è Madera, a 906 km, mentre il Portogallo continentale si trova a circa 1360 km, Terranova a circa 1925 km e la Nuova Scozia a circa 2600 km. La grande estensione delle isole definisce un'immensa zona economica esclusiva di 1,1 milioni di km².

Geologia e orografia

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La geologia delle Azzorre è complessa, non solo perché determinata dai fenomeni vulcanici, ma anche perché frutto dei movimenti della tettonica oceanica. L'arcipelago, infatti, di origine vulcanica, è nato dalla fuoriuscita di lava dalla crosta oceanica ed è di formazione relativamente recente. L'alto livello di attività di questa zona è il risultato dell'interazione delle tre maggiori placche tettoniche: quella americana, quella euroasiatica e quella africana. La zolla nordamericana va gradualmente spingendosi ad ovest, quella euroasiatica verso est e quella africana si spinge verso est e nord. Il risultato di questa divergenza è la spaccatura della crosta con fuoriuscita di lava che crea delle dorsali alte fino a 2000 m in mezzo all'Oceano. Le dorsali non sempre sono interamente sommerse: alcune cime più elevate possono emergere e formare isole vulcaniche.

È il caso delle Azzorre, situate lungo l'allineamento della dorsale medio-atlantica, che percorre l'oceano da nord a sud per una lunghezza di 16.000 km e che comprende anche l'Islanda. Le isole di Corvo e Flores sono poste sulla placca americana, mentre le altre su quella euroasiatica. L'isola più antica è Santa Maria, formatasi 8 milioni di anni fa, poi scomparsa e quindi riemersa, come testimoniano i reperti fossili, mentre la più giovane è Pico, su cui permangono evidenti tracce delle eruzioni più recenti, avvenute nel 1700.

L'isola più giovane dell'arcipelego non esiste più. Battezzata come isola Sabrina, emerse non molto distante da São Miguel nel 1811: la sovranità su di essa fu immediatamente rivendicata dalla Gran Bretagna, perché la nuova terra era stata avvistata ed esplorata da un capitano della marina britannica. L'incidente diplomatico si esaurì pochi mesi dopo, quando Sabrina scomparve nell'oceano con la stessa velocità con cui ne era emersa. Tutte le isole, pertanto, hanno origine vulcanica, benché Santa Maria presenti anche degli elementi corallini. Il monte Pico sull'isola omonima, a 2.351 metri di altitudine, è la più alta di tutto il Portogallo. Le Azzorre sono effettivamente le cime di alcune delle montagne più alte del pianeta, se misurate dalla base sul fondo dell'oceano.

Le Azzorre godono di un clima con aspetti oceanici ma di base mediterraneo, grazie anche alla corrente del Golfo, che contribuisce a mitigarvi la temperatura del mare.

Le temperature medie variano tra un minimo di 14,1 °C in febbraio, ad un massimo di 22.1 °C in agosto, con escursioni medie giornaliere inferiori a 6 °C grazie anche al contributo delle brezze; le temperature estreme registrate nel trentennio 1981-2010 sono state fra i 3,7 °C di febbraio e i 28,8 °C di agosto[4].

La temperatura media del mare è di circa 16 °C in inverno, per arrivare ai 21 °C estivi anche se, in questa stagione, si registrano temperature fino a 25 °C[5].

Le precipitazioni sono relativamente frequenti, anche se normalmente moderate, e le loro medie variano tra i 26,6 mm di luglio e i 146,9 mm di dicembre; il periodo più piovoso è quello compreso tra settembre e dicembre[4]. La variabilità meteorologica è particolarmente pronunciata tra marzo e aprile, quando il tempo cambia spesso repentinamente e, nell'ultimo ventennio[quale?], sono spesso state registrate in marzo medie di temperatura inferiori a quelle di gennaio.

L'aria ha sempre un notevole contenuto di umidità, mai inferiore al 60% e in genere superiore al 70%, anche nelle prime ore di assolati pomeriggi estivi: questo porta ad un generale innalzamento delle temperature percepite[6].

Essendo diventata una Regione Portoghese Autonoma, la sezione esecutiva dell'autorità locale è stata costituita in Ponta Delgada, quella legislativa ad Horta e quella giudiziaria ad Angra do Heroísmo. L'attuale presidente della Regione Autonoma delle Azzorre è José Manuel Boleiro.

Oltre il 95% della popolazione aderisce alla Chiesa cattolica, presente nelle Azzorre con la diocesi di Angra.[7]

Le Azzorre sono suddivise in 19 comuni (concelhos), ciascuno dei quali suddiviso ulteriormente in entità territoriali minori (freguesias). Le Azzorre contano un totale di 156 freguesias. Vi sono 5 centri urbani maggiori: Ponta Delgada e Ribeira Grande sull'isola di São Miguel; Angra do Heroísmo e Praia da Vitória su Terceira e Horta su Faial.

I comuni sono:

Santa Maria

São Miguel

Terceira

Graciosa

São Jorge

Pico

Faial

Flores

Corvo

Ponta Delgada, Angra, Horta, Ribeira Grande e Praia da Vitória.

  1. ^ (EN) Fernando Pimenta, Nuno Ribeiro, Anabela Joaquinito, António Félix Rodrigues, Antonieta Costa, Fabio Silva, Land, Sea and Skyscape: Two Case Studies of Man-made Structures in the Azores Islands, in Culture and Cosmos, Cardiff, Università del Galles, 2011.
  2. ^ a b Storia delle Azzorre, su italianialleazzorre.com. URL consultato il 21 giugno 2023.
  3. ^ Atlante Catalano, 1375 - carta di Guillem Soler, 1385.
  4. ^ a b IPMA - 020, su ipma.pt. URL consultato il 19 agosto 2015.
  5. ^ Visit Azores - Meteo - Previsione Online, su visitazores.com. URL consultato il 19 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2015).
  6. ^ Alessandro Azzoni, Il clima delle Azzorre: il cuore caldo dell'anticiclone - Meteolive, su meteolive.leonardo.it, Meteo Italia S.r.l., 14 giugno 2003. URL consultato il 19 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2015).
  7. ^ Annuario pontificio del 2013 e precedenti, riportati su www.catholic-hierarchy.org
  • Giorgio Daidola, Dal mediterraneo alle Azzorre, Edizioni Il Frangente, 2018
  • (EN) F. Pimenta, N. Ribeiro, A. Joaquinito, A. Félix Rodrigues, A. Costa, F. Silva, "Land, Sea and Skyscape: Two Case Studies of Man-made Structures in the Azores Islands", Cardiff, University of Wales Press, 2011

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