I carabbinieri

I carabbinieri
	Carlo Monni e Maurizio Micheli in una scena del film
Paese di produzione	Italia
Anno	1981
Durata	92 min
Genere	comico
Regia	Francesco Massaro
Soggetto	Tusco Narcisi, Agostino Vinaldi
Sceneggiatura	Tusco Narcisi, Agostino Vinaldi
Produttore	Galliano Juso
Casa di produzione	Cinemaster
Fotografia	Daniele Nannuzzi
Montaggio	Daniele Alabiso
Musiche	Giancarlo Chiaramello
Scenografia	Ferdinando Giovannoni
Costumi	Bruna Parmesan
Interpreti e personaggi
	Giorgio Bracardi: capitano Marchetti; Leo Gullotta: Salvatore Caruso; Diego Abatantuono: brigadiere Ciro Esposito; Andy Luotto: autista; Donatella Damiani: Repubblica Beatrice; Ennio Antonelli: Provolone; Simona Marchini: moglie dell'onorevole Pastrocchi; Luigi Uzzo: Zampaglione; Nando Paone: barista; Carlo Monni: Walter Musante; Antonio Petrocelli: carabiniere; Pietro Brambilla: Brambilla Morino; Maurizio Micheli: Tony Dante; Mario Marenco: onorevole Pastrocchi; Renzo Montagnani: generale Nencini; Bombolo: Mozzarella; Gianni Fenzi: Veneto; Marcello Di Falco: Aroldo; Sandro Ghiani: Alkas; Sergio Di Pinto: portinaio; Lucio Montanaro: Seltzer; Eolo Capritti: il "Samurai"; Giovanni Attanasio: Fogaria "il Sarto"; Renato Cestiè: carabiniere; Fernando Arcangeli: travestito invitato alla festa; Italo Vegliante: brigadiere pantera rosa;
Doppiatori italiani
	Max Turilli: il feroce samurai (accento marchigiano); Enzo Cannavale: Zampaglione; Massimo Giuliani: voce computer carabinieri / il barista; Willy Moser: carabiniere veneto; Franco Angrisano: il questore; Isabella Pasanisi: Beatrice;

I carabbinieri è un film del 1981, diretto da Francesco Massaro.

Trama

Un articolo di giornale svela uno scandalo riguardante il gas metano. Per condurre le indagini, il generale Nencini ordina l'immediata costituzione di una squadra speciale dei suoi uomini, affidandone la scelta al computer e il comando al capitano Marchetti.

Dal calcolatore escono i nomi di quattordici carabinieri, che dovrebbero essere i migliori, ma che si rivelano incapaci ed inetti nello svolgere le indagini, trovandosi per caso addirittura in un festino gay.

Solo con l'inconsapevole aiuto di due ladruncoli, riescono a smascherare l'importante uomo politico implicato nello scandalo del metano. Costui finisce ammanettato e il generale Nencini può permettersi di premiare i suoi uomini con una bella medaglia.

Produzione

Riprese

La scena in cui l'auto dei carabinieri finisce giù dalla discesa si svolge a Roma in via Giampaolo della Chiesa, una traversa di piazza Fonteiana, nel quartiere Gianicolense.[1]
L'immaginaria via Finocchio Gay è piazza Sant'Anselmo, sull'Aventino.