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Giubileo ebraico

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Nell'ebraismo, il giubileo trova le sue radici nella Bibbia ebraica ed è l'anno al termine dei sette cicli di Shemittah (anni sabbatici); secondo le normative bibliche aveva un impatto speciale sulla proprietà terriera e la relativa gestione in Terra di Israele: la Legge di Mosè (Torah) aveva fissato per il popolo ebraico un anno particolare, al termine di "sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni"Esiste comunque un dibattito se fosse il 49º anno o se fosse l'anno successivo . Il giubileo ebraico tratta in gran parte di terra, proprietà, e diritti terrieri. Secondo Levitico, la celebrazione di quest'anno comportava, tra l'altro, la restituzione delle terre agli antichi proprietari, la remissione dei debiti, la liberazione di schiavi e prigionieri, il riposo della terra, e la misericordia divina particolarmente manifesta.Le regole bibliche che si riferiscono agli anni sabbatici (shemittah) sono tuttora osservate da molti ebrei religiosi nello Stato di Israele, ma le normative del giubileo non vengono osservate da molti secoli. Secondo la Torah, l'osservanza del giubileo si applica soltanto quando il popolo ebraico dimora in Terra di Israele ripartito nelle rispettive Tribù. Pertanto, dopo l'esilio della Tribù di Ruben, della Tribù di Gad e della Tribù di Manasse il giubileo non è più applicabile.[1]

Il Septuaginta traduce la parola ebraica yovel con "uno squillo della tromba di libertà" (ἀφέσεως σημασία, afeseos semasia), e la Vulgata con il latino iobeleus. Si ritiene che il termine italiano giubileo derivi dal lemma ebraico yobel (attraverso il latino jubilaeus), che a sua volta deriva da yōbēl, che significa "montone"[2]; l'anno di giubileo era annunciato dal suono dello shofar (in ebraico שופר?), un piccolo corno di montone utilizzato come strumento musicale, ancora oggi per esempio durante la ricorrenza di Yom Kippur.[3][4]

La parola è stata accostata al verbo latino iūbilō, "gridare di gioia",[2] che compare solo nel tardo latino ma precede la Vulgata e ha origini onomatopeiche[5] o indoeuropee[6].

Origine e scopo

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«Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia.»

I biblisti sostengono che il giubileo sia uno sviluppo logico dell'anno sabbatico.[8] Piuttosto che aspettare il 50º o 49º anno, il "Codice deuteronomico"[9] richiede che gli schiavi ebrei siano liberati durante il loro 7º anno di servizio,[10] e lo stesso ordina il "Codice dell'Alleanza" (Esodo 21:2-6[11])[12] che alcuni studiosi veterotestamentari considerano anticipi il "Codice della Santità";[13] anche il Libro di Ezechiele, che alcuni studiosi considerano preceda il Codice della Santità, fa riferimento ad un anno di libertà (in ebraico שנת דרור?), durante il quale la proprietà è restituita al proprietario originale (o ai suoi eredi, Ezechiele 46:17[14]), ma la parola דרור viene usata da Geremia per descrivere la liberazione degli schiavi durante l'anno sabbatico (Geremia 34:14-15[15]), che diversi biblisti pensano implichi che Ezechiele si riferisca all'anno sabbatico.[8][16] Si ipotizza che il trasferimento di questa normativa al 49º o 50º anno fosse un tentativo intenzionale per riflettere il fatto che Shavuot cade 50 giorni dopo Pesach, e segue le sette settimane del raccolto (Conteggio dell'Omer);[8] questo parallelo è considerato importante dalla Cabala ebraica.[16][17]

La normativa biblica riguardo all'anno del giubileo forma parte del Codice della Santità,[13] che appare nella Torah come parte delle raccolte di leggi date sul Monte Sinai o Monte Horeb. Secondo tale normativa,[18] il giubileo doveva essere annunciato dopo la conta dei 49 anni,[19] creando pertanto l'ambiguità se il giubileo fosse entro il 49º anno, o lo seguisse come intercalazione (embolismo) nel cicli sabbatici dei 7 anni; gli studiosi veterotestamentari e le fonti rabbiniche classiche dissentono sulla questione.[8][20]

Il requisito biblico è che l'anno giubilare dovesse essere trattato come un anno sabbatico, con la terra a riposo, ma richiedeva anche la restituzione obbligatoria di tutti i beni ai proprietari originali o ai loro eredi, eccezione fatta per le case di laici all'interno delle città entro le mura, oltre all'affrancamento di tutti i servi israeliti.[16]

Le regole bibliche affermano che la terra debba riposare un "Shabbat" quando i Figli di Israele fossero arrivati nel territorio che Dio aveva loro dato.[21] Il "Seder Olam Rabbah" (secondo secolo),[22] affermava che questo versetto significasse che il conteggio non doveva iniziare fino a dopo che gli israeliti avessero ottenuto il controllo di Canaan, che il Seder Olam poneva a 14 anni dopo la loro entrata nel territorio.[23] Questa interpretazione è stata in gran parte adottata da susseguenti studi rabbinici. Uno dei motivi di questa interpretazione del testo levitico era che se il conteggio iniziava prima che la terra fosse stata completamente conquistata, diveniva necessario che gli Israeliti restituissero la terra ai Cananei entro 50 anni; preoccupazioni nazionalistiche simili circa l'impatto del giubileo sulla proprietà terriera sono state sollevate in tempi moderni da coloni sionisti.[16] Da un punto di vista giuridico, la legge del giubileo in effetti bandiva la vendita di terra come proprietà assoluta, mentre la terra poteva solo essere affittata per non più di 50 anni. La normativa biblica continua specificando che il prezzo della terra doveva essere proporzionale a quanti anni rimanevano prima del giubileo, diventando più conveniente man mano che l'anno giubilare si avvicinava.[24]

Durata del ciclo

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Poiché il 49º anno era già un anno sabbatico, la terra doveva esser lasciata incolta in tale periodo, ma se anche il 50º anno doveva essere rispettato, come giubileo, allora per due anni nessun raccolto era disponibile, e solo i frutti estivi erano accessibili per l'anno seguente, creando quindi un più grande rischio di carestia;[25] Giuda il Principe asseriva che l'anno giubilare fosse identico al 49º anno sabbatico.[26] Tuttavia, la maggioranza dei rabbini classici credevano che la frase biblica dichiarerete santo il cinquantesimo anno (Levitico 25:10[27]) insieme alla promessa biblica che "in vostro favore io disporrò un raccolto abbondante per il sesto anno ed esso vi darà frutti per tre anni" (Levitico 25:21[28]) implica che l'anno giubilare fosse il 50º anno.[16] L'opinione dei Geonim, e generalmente di autorità successive, era che prima della cattività babilonese il giubileo fosse l'intercalazione del 50º anno, ma dopo che la cattività finì il giubileo venne praticamente ignorato, fatta eccezione per il suono del shofar, e coincideva con il 49º anno sabbatico;[20] la ragione era che il giubileo dovesse essere osservato quando gli ebrei controllavano tutta Canaan, inclusi i territori della Tribù di Ruben e quella di Gad e la parte orientale della Tribù di Manasse.

La durata del ciclo giubilare continua ad essere d'interesse per la ricerca biblica moderna, come anche la questione della praticità della normativa, e se fu mai attivata su base nazionale. Riguardo alla lunghezza del ciclo, tre importanti studi accademici sono stati dedicati alla questione e sono d'accordo nell'affermare che durasse 49 anni, mentre dissentono sull'interpretazione di altre problematiche connesse.[29] Le ragioni fornite da questi autori a supporto del ciclo di 49 anni sono sia testuali (esaminando tutti i rispettivi testi biblici), sia pratiche.[29] Il documento calendariale "4Q319" presente nei Manoscritti del Mar Morto espone molto chiaramente i cicli giubilari.[30]

Date secondo il calcolo talmudico

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La tabella riporta le date degli anni sabbatici e del giubileo, secondo i calcoli del Talmud.[16]

PERIODO ANNO DELLA CREAZIONE ANNI DALL'INSEDIAMENTO IN PALESTINA DATA (a.C. / d.C.) NUMERO DI ANNI SABBATICI NUMERO DEI GIUBILEI
a.C. (ciclo di 50 anni)
Passaggio del Giordano 2489 ... 1271
Conquista e insediamento della Palestina 2503 1257
Primo anno sabbatico 2510 7 1250 1
Primo giubileo 2553 50 1207 7 1
Esilio delle Dieci Tribù 3187 684 573 95,6 13,34
Distruzione del Primo Tempio 3338 835 422 117 16,35 (ciclo di 49 anni)
Seconda entrata in Palestina 3408 352 127 18,7
Inizia Era Seleucida 3448 Dalla distruzione del Tempio 312 135,5 18,47
Distruzione del Secondo Tempio 3828 d.C. 68-69 187 26,35
Inizia il ciclo sabbatico esilico 3829 1 69-70
Anno sabbatico (XIX sec.) 5665 1836 1904-5 449,2 64,9
Ultimo anno sabbatico inizierà 5999 2238 497 71
Giubileo cabalistico inizierà 6000 2239

Date secondo alcuni moderni esegeti

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Secondo il Talmud (Arakin 12b) la visione di Ezechiele ebbe luogo nel giorno di inizio del 17° giubileo. Poiché la visione era avvenuta il 10 Tishri del quattordicesimo anno dopo la caduta di Gerusalemme, cioè nel 574 a.C., il primo giubileo, cioè l'ingresso in Canaan, si sarebbe svolto nel 1406 a.C. Questa data è in buon accordo con la cronologia biblica derivata dagli esegeti utilizzando le durate indicate nei Libri dei Re.[31]

Significato teologico

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Il testo del Levitico sostiene che il giubileo esisteva perché la terra era proprietà di Yahweh, ed i suoi occupanti erano soltanto dei forestieri o affittuari, pertanto la terra non doveva essere venduta per sempre.[32] Fonti midrashiche affermano che il giubileo era stato creato per conservare la suddivisione originale della terra tra le Tribù israelite,[33] come testimonia la tradizione rabbinica che il giubileo non doveva essere imposto finché gli Israeliti fossero stati in controllo di Canaan.[16] Levitico afferma anche che gli Israeliti erano i servitori di Yahweh,[34] che i rabbini classici considerarono una giustificazione della manomissione degli schiavi israeliti durante il giubileo, usando l'argomentazione che nessun uomo deve avere due padroni, e quindi, come servi di Yahweh, gli Israeliti non devono essere anche servitori degli uomini.[33]

Un'altra interpretazione teologica sul giubileo è spiegata dalla monografia dello studioso Andrew Steinmann sulla cronologia biblica. Steinmann discute a lungo delle testimonianze relative ai vari anni sabbatici preesilici, e come cadessero tutti in un numero integrale di periodi settennali prima del giubileo di Ezechiele. Nota inoltre che la data dell'ingresso nel territorio sottesa dal giubileo di Ezechiele (il diciassettesimo) è in accordo con la data calcolata da 1 Re 6:1[35] e 5:6 5:6[36]. Queste considerazioni cronologiche sono di solito trascurate nelle discussioni della normativa relativa al giubileo e agli anni sabbatici, ma Steinmann ne evidenzia l'importanza teologica come segue:

«Ciò illustra uno dei principi esposti nella prefazione di questo libro: che alcune interpretazioni storiche rimarranno oscure fintanto che la cronologia del periodo in questione non sia determinata appropriatamente. I cicli giubilari e sabbatici forniscono una tale interpretazione storica. Se, come si afferma, i tempi dei cicli giubilari e sabbatici erano conosciuti per tutto il periodo in cui Israele si trovava nella sua terra e, inoltre, l'unica spiegazione adeguata data finora circa il giubileo di Ezechiele come diciassettesimo giubileo è che il conteggio di questi cicli sia invero iniziato 832 anni prima, nel 1406 a.C., allora è logico concludere che Levitico 25-27 – i testi che registrano gli anni sabbatici e i giubilei – esistevano nel tardo XV secolo a.C.»

Anni sabbatici del periodo postesilico[38]
Anno Avvenimento
331/330 a.C. Remissione delle tasse sotto Alessandro Magno per gli anni sabbatici
163/162 a.C. Seconda battaglia di Beth-Zur; estate del 162 a.C.[39]
135/134 a.C. Assassinio di Simone l'Asmoneo[40]
37/36 a.C. Erode conquista Gerusalemme il 10 Tishri (Yom Kippur) subito dopo la fine dell'anno sabbatico 37/36 a.C.[41]
41/42 d.C. Recita di Deuteronomio 7:15[42] da parte di Agrippa I durante un anno postsabbatico, confermando l'anno sabbatico 41/42[43]
55/56 Nota di debito da Wadi Murabba'at nel secondo anno di Nerone, 55/56, che indica il 55/56 come anno sabbatico
69/70 Distruzione di Gerusalemme nella seconda parte (motsae, "uscita") dell'anno sabbatico 69/70[44]
132/133 Contratti d'affitto di Simon Bar Kokheba che indicano il 132/133 come anno sabbatico
443/434 e
440/441
Tre lapidi tombali del IV secolo e del V secolo vicino Sodoma indicano che il 433/434 e il 440/441 furono anni sabbatici
  1. ^ "Jews Jubilee, Yovel", voce di ohr.edu
  2. ^ a b giubilèo, su Vocabolario - Treccani. URL consultato il 5 agosto 2017.
  3. ^ Levitico 25:9, su laparola.net.
  4. ^ Michael T. Chusid, Hearing Shofar: The Still Small Voice of the Ram's Horn Archiviato il 9 aprile 2016 in Internet Archive., 3 voll., 2009.
  5. ^ O.Pianigiani, Vocabolario Etimologico - giúbbilo, giúbilo, su Etimo.it. URL consultato il 5 agosto 2017.
  6. ^ Il latino jubilo potrebbe essere affine all'irlandese medio ilach (grido di vittoria) e al greco antico iuzo (ἰύζω: gridare) e deriverebbe dalla radice protoindoeuropea *yu- (gridare di gioia). V. p. es. J. P. Mallory e D. Q. Adams, The Oxford Introduction to Proto-Indo-European and the Proto-Indo-European World, Oxford University Press, 2006, p. 363. ISBN 978-0-19-929668-2
  7. ^ Levitico 25:10, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  8. ^ a b c d Cheyne and Black, Encyclopedia Biblica, s.v. "Shmita" - Encyclopedia Biblica su Wikisource Archiviato l'11 aprile 2016 in Internet Archive..
  9. ^ Il Codice Deuteronomico è il nome dato dai biblisti al codice di leggi esposto dal capitolo 12 al capitolo 26 del Libro di Deuteronomio, nella Bibbia ebraica (Tanakh). Il codice delinea il rapporto speciale tra il popolo di Israele e il loro Dio ( Deuteronomio 26:16-19, su laparola.net.) e fornisce istruzioni che coprono "una varietà di argomenti tra cui cerimonie religiose e purezza rituale, diritto civile e penale, e la conduzione della guerra". Cfr. int. al., Michael D. Coogan, A Brief Introduction to the Old Testament: The Hebrew Bible in Its Context, Oxford University Press, 2009, p. 149.
  10. ^ Deuteronomio 15:12, su laparola.net.
  11. ^ Esodo 21:2-6, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  12. ^ Il Codice dell'Alleanza, o Libro dell'Alleanza, è il titolo dato dagli accademici ad un testo che appare nella Torah, Libro dell'Esodo Esodo 20:19, su laparola.net. Esodo 23:33, su laparola.net.. Biblicamente, il testo è il secondo dei codici di legge dati a Mosè da Dio sul Monte Sinai. Tale testo giuridico fornisce una piccola ma importante parte delle mitzvot nella Torah, e quindi è una fonte della Legge ebraica.
  13. ^ a b Il Codice della Santità è un termine usato nell'esegesi biblica per riferirsi a Levitico 17–26, su laparola.net., e viene chiamato così a causa dell'uso ripetitivo della parola "santo". Cfr. Richard Elliott Friedman, Who wrote the Bible? cit.
  14. ^ Ezechiele 46:17, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  15. ^ Geremia 34:14-15, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  16. ^ a b c d e f g "Sabbatical year and Jubilee", voce della Jewish Encyclopedia.
  17. ^ Nella Cabala ebraica il numero sette rappresenta una divisione simbolica del tempo ed è sacro a Dio. La settimana di Creazione consiste di sette giorni, l'ultimo giorno è il Shabbat. La Festa delle Settimane è così chiamata perché cade sette settimane dopo Pesach, il cinquantesimo giorno essendo la Pentecoste. Questi giorni sono paralleli agli anni di Shemittah e yobel. La durata del mondo è di 7.000 anni, e il 7millesimo anno è il millennium, il Grande Shabbat del Signore (Sanhedrin 97a).
  18. ^ Levitico 25, su laparola.net.
  19. ^ Levitico 25:8, su laparola.net.: " Conterai pure per te sette sabati di anni: sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno per te un periodo di quarantanove anni."
  20. ^ a b Jewish Encyclopedia alla sezione di voce "Shemittah" e "Talmudic Calculations".
  21. ^ Levitico 25:2, su laparola.net.: "Quando entrerete nel paese che io vi do, la terra dovrà avere il suo sabato consacrato al Signore."
  22. ^ Seder Olam Rabbah (in ebraico סדר עולם רבה?, "Il Grande Ordine del Mondo") è una cronologia del II secolo in ebraico che riporta le date di accadimenti biblici dalla Creazione alla conquista della Persia da parte di Alessandro Magno. Non aggiunge altre storie oltre a quelle già presenti nel testo biblico, e affronta questioni come l'età di Isacco al momento del suo sacrificio e per quanti anni Giosuè guidò gli Israeliti. La tradizione stima che sia stata scritta verso il 160 da Jose ben Halafta, ma fu probabilmente integrata in un periodo successivo. Cfr. H. L. Strack, Günter Stemberger e Markus Bockmuehl (curatori), Introduction to the Talmud and Midrash (Google eBook) (1996 ed.), Fortress Press, p. 326, ISBN 978-1451409147 (Nota: p. 326 di questa ed. è p. 354 della ediz. 1991).
  23. ^ Seder Olam Rabbah, capitolo 11. Il numero di 14 anni, benché giustificato in altro modo nel testo, nasceva dalla preoccupazione che la distruzione del primo tempio nel 587 a.C. corrispondesse con il termine di un numero intero di cicli giubilari dall'ingresso in Canaan, benché il giubileo vero e proprio fosse caduto 14 anni dopo nel 574 a.C.
  24. ^ Levitico 25:14-17, su laparola.net.: "... Regolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di rendita. 16 Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo."
  25. ^ Cheyne & Black, Encyclopedia Biblica, cit., s.v. "Famine".
  26. ^ Trattato talmudico Rosh Hashanah 9a.
  27. ^ Levitico 25:10, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  28. ^ Levitico 25:21, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  29. ^ a b Si vedano gli studi di Benedict Zuckermann, Treatise on the Sabbatical Cycle and the Jubilee, trad. A. Löwy, Hermon, 1974, pubblicato orig. come "Ueber Sabbatjahrcyclus und Jobelperiode" in Jarhesbericht des jüdisch-theologischen Seminars "Fraenckelscher Stiftung" (Breslau, 1857); Robert North, Sociology of the Biblical Jubilee, Roma: Pontifical Biblical Institute, 1954; Jean-François Lefebvre, Le Jubilé Biblique: Lv 25 — Exégèse et Théologie, Vandenhoeck & Ruprecht, 2003.
  30. ^ Se ne trova un riassunto su "Calendric Signs (Otot) from 4Q319" in PDF. Cfr. Géza Vermes, "The Complete Dead Sea Scrolls in English", Calendric Signs (Otot), pp. 352-356. ISBN 0-14-027807-9
  31. ^ Rodger C. Young, Evidence for Inerrancy from a Second Unexpected Source: The Jubilee and Sabbatical Cycles Archiviato il 5 ottobre 2016 in Internet Archive., Bible and Spade, Fall 2008 (21, n° 4), pp. 54–64.
  32. ^ Levitico 25:23, su laparola.net.: "Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini."
  33. ^ a b Sifra, Behar Sinai, 7:1.
  34. ^ Levitico 25:55, su laparola.net.: "Poiché gli Israeliti sono miei servi; miei servi, che ho fatto uscire dal paese d'Egitto."
  35. ^ 1Re 6:1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  36. ^ 5:6, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  37. ^ Andrew E. Steinmann, From Abraham to Paul: A Biblical Chronology, St. Louis: Concordia, 2011, p. 53.
  38. ^ Secondo la tabella di Ben Zion Wacholder, Essays on Jewish Chronology and Chronography, New York: Ktav, 1976, pp. 6–32.
  39. ^ 1Maccabei 6:20,49, su laparola.net.; Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche 12.9.5/378.
  40. ^ 1Maccabei 16:14–21, su laparola.net.; Antichità giudaiche 13.8.1/234; Flavio Giuseppe, Guerre giudaiche 1.2.4/60.
  41. ^ Antichità giudaiche 14.16.2/475, 15.1.2/7; Guerre giudaiche 1.17.9–18.1/345–47.
  42. ^ Deuteronomio 7:15, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  43. ^ Mishnah Sotah 7:8; Antichità giudaiche 18.8.3/271–72; Guerre giudaiche 2.10.5/199–200.
  44. ^ Seder Olam 30; Tosefta Ta’anit 3:9; Talmud gerosolimitano 4.5.6; Talmud babilonese Ta’anit 29a; Arakin 11b.

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