Giovanni del Biondo
Giovanni del Biondo (Pratovecchio, XIV secolo – 1398 [1]) è stato un pittore italiano.
La vita
[modifica | modifica wikitesto]Si hanno notizie di lui dal 1356 al 1398 circa. Fu originario del Casentino, ma svolse la sua attività per lo più a Firenze.
Si formò probabilmente nella bottega degli Orcagna (nella cappella Strozzi della chiesa di Santa Maria Novella e fu allievo nella scuola di Taddeo Gaddi. Eseguì nel 1356 alcuni affreschi insieme a Nardo di Cione), per poi rendersi autonomo verso il 1360: sviluppò il proprio stile, caratterizzato da forme massicce, schemi iconografici arcaicizzanti, forte caratterizzazione fisionomica e un brillante cromatismo. Nell'ultima parte della sua vita la composizione pittorica vedrà un'accentuata presenza di personaggi fortemente individuati, mentre il ductus pittorico risulterà affievolito e stanco. A Giovanni del Biondo viene riconosciuta l'introduzione di "alcune novità del gotico internazionale"[2] in Firenze.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Firenze, chiesa di Santa Felicita, Madonna in trono col Bambino del 1360 circa; nella predella Sant'Antonio abate e Santa Caterina d'Alessandria;
- Firenze, Museo dell'Opera del Duomo, Santa Caterina d'Alessandria in trono e donatore (1370-75);
- Firenze, Museo dell'Opera del Duomo, il Martirio di san Sebastiano (1370-75), parte centrale di un trittico[3];
- Firenze, Santa Maria del Fiore, San Zanobi che calpesta l'Orgoglio e la Crudeltà, insieme ai santi Crescenzo ed Eugenio;
- Fiesole, Duomo, Incoronazione della Vergine, Angeli e Santi (1373);
- Firenze, chiesa di Santa Croce, Polittico Rinuccini, datato 1379[4]: Madonna con Bambino in trono, san Francesco, san Giovanni Battista, san Giovanni Evangelista e santa Maria Maddalena, in alto Crocifissione;
- Firenze, già nella cappella Bardi di Vernio della basilica di Santa Croce, San Giovanni Gualberto in trono ed episodi della sua vita (ora nei depositi delle Gallerie fiorentine, al museo dell'Opera di Santa Croce) ;
- Firenze, Uffizi, San Giovanni Evangelista in trono (1380-1385);
- Firenze, Galleria dell'Accademia, Presentazione al Tempio, san Giovanni Battista e san Benedetto (1364);
- Firenze, Galleria dell'Accademia, Polittico con l'Annunciazione e santi; nelle cuspidi Flagellazione, Crocifissione, Cristo risorto, nella predella Cristo in pietà (1380-1385 circa);
- Firenze, Uffizi, Altare di san Giovanni Battista (1360 circa, nella collezione Contini Bonacossi);
- Firenze, Museo degli Innocenti, Annunciazione, san Nicola di Bari e sant'Antonio Abate;
- Figline Valdarno, Chiesa di San Francesco, Madonna col Bambino (1392).
Altre opere
[modifica | modifica wikitesto]- Firenze, Galleria dell'Accademia, Matrimonio mistico di santa Caterina (1379);
- Firenze, chiesa di Santa Croce, Sant'Ambrogio, san Gregorio Magno, sant'Agostino, san Girolamo quattro scomparti laterali arbitrariamente ricomposti nel polittico dell'altare maggiore;
- Gazzada Schianno, Museo di Villa Cagnola, Madonna con Bambino in trono, due angeli e sei santi; Annunciazione;[5]
- Imperia, collezione privata, Madonna dell'Umiltà (1380c.);
- Imperia, collezione privata, Trinità e Santi (1380c.);
- Altenburg, Lindenau-Museum, San Girolamo e devote;
- San Giovanni Valdarno, chiesa di San Lorenzo, Polittico con Incoronazione della Vergine e Santi, nella cuspide Crocefissione;
- Firenze, chiesa di San Felice a Ema, Madonna col Bambino e membri della famiglia Compagni (1387);
- Pinacoteca Vaticana, Vergine dell'Apocalisse con santi e Angeli;
- Tavarnelle Val di Pesa, Pieve di San Donato in Poggio, Incoronazione di Maria Vergine tra angeli e santi; uno scomparto di questo trittico con San Tommaso d'Aquino è al Museo Diocesano di Firenze.
- Scarperia, Pieve di Sant'Agata, Madonna delle Grazie, Sant'Agata, Santa Lucia e Santa Caterina[6].
- Ivrea, Museo Garda, Crocifissione con Santi (1360 c.), tempera e fondo oro su tavola 54 x 80 cm
Galleria delle opere
[modifica | modifica wikitesto]-
Vergine dell'Apocalisse, Musei Vaticani
-
Altare di san Giovanni, Uffizi, Firenze
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giovanni del Biondo, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana [1].
- ^ Miklós Boskovits, Giorgio Fossaluzza, p. 72.
- ^ come accade anche con il dipinto Storie di san Donnino, situato nella Chiesa di Sant'Andrea a Brozzi e con l'opera Sant'Andrea in trono, a San Casciano in Val di Pesa, attribuito anche ad Agnolo Gaddi
- ^ questo dipinto è stato attribuito anche a Giovanni da Milano e a Taddeo Gaddi.
- ^ Miklós Boskovits. Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento. (1370-1400), Firenze, Edam, 1975, pag. 310.
- ^ attribuite da Zeri al Jacopo di Cione.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Guida d'Italia, Firenze e provincia, Edizione del Touring Club Italiano, Milano, 2007
- Richard Offner, A critical and historical corpus of Florentine painting, IV, Tendencies of Gothic in Florence, 4-5, Giovanni del Biondo, 2 voll., [New York], [New York University], 1967-1969.
- Miklós Boskovits. Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento. (1370-1400), Firenze, Edam, 1975.
- George R. Bent, The Scriptorium at S. Maria degli Angeli and fourteenth century manuscript illumination: Don Silvestro dei Gherarducci, Don Lorenzo Monaco, and Giovanni del Biondo, in "Zeitschrift für Kunstgeschichte", 55, 1992, pp. 507–523.
- Miklós Boskovits, Giorgio Fossaluzza, La collezione Cagnola. I dipinti, Busto Arsizio, Nomos Edizioni, 1998.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni del Biondo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni del Biondo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giovanni del Bióndo, su sapere.it, De Agostini.
- Daniela Parenti, GIOVANNI del Biondo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 55, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2001.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95799810 · CERL cnp01283527 · Europeana agent/base/23560 · ULAN (EN) 500019284 · GND (DE) 14381267X |
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