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George Herbert, V conte di Carnarvon

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George Herbert, V conte di Carnarvon
Lord George Herbert fotografato nella veranda della casa tebana di Howard Carter nel 1923
Conte di Carnarvon
Stemma
Stemma
In carica1890 –
1923
PredecessoreHenry Herbert, IV conte di Carnarvon
SuccessoreHenry Herbert, VI conte di Carnarvon
Nome completoGeorge Edward Stanhope Molyneux
TrattamentoThe Right Honourable
Altri titoliBarone Porchester
NascitaHighclere Castle, Hampshire, Regno Unito, 26 giugno 1866
MorteIl Cairo, Egitto, 5 aprile 1923 (56 anni)
DinastiaHerbert
PadreHenry Herbert, IV conte di Carnarvon
MadreEvelyn Stanhope
ConsorteAlmina Wombwell
FigliHenry
Evelyn
ReligioneAnglicanesimo

George Edward Stanhope Molyneux Herbert, V conte di Carnarvon (Highclere Castle, 26 giugno 1866Il Cairo, 5 aprile 1923), è stato un nobile, egittologo e collezionista d'arte britannico, finanziatore, in particolare, dello scavo di Howard Carter che portò alla scoperta della tomba di Tutankhamon nella Valle dei Re.

Infanzia ed educazione

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Nato nella residenza di famiglia di Highclere Castle nell'Hampshire il 26 giugno 1866, George Herbert fu educato ad Eton ed al Trinity College a Cambridge,[1] succedendo al titolo di Carnarvon nel 1890.[2]

Il 26 giugno 1895, nella Chiesa di Santa Margherita, Carnarvon sposò Almina Victoria Maria Alexandra Wombwell,[3] figlia di Marie Wombwell nata Boyer, moglie del Capitano Frederick Charles Wombwell.

Estremamente ricco, Carnarvon dapprima meglio conosciuto come proprietario di cavalli da corsa e autista spericolato delle prime automobili, subì nel 1901 un grave incidente automobilistico nei pressi di Bad Schwalbach in Germania, che lasciò la sua salute fisica significativamente debole.

Nel 1902, il V Conte fondò lo Highclere Stud per allevare cavalli da corsa purosangue.[4] In 1905, fu nominato uno degli Stewards presso il nuovo Newbury Racecourse. La sua famiglia mantiene un legame da allora con il terreno di gara. Suo nipote, Henry George Reginald Molyneux Herbert, VII Conte di Carnarvon, fu responsabile delle corse per la regina Elisabetta II dal 1969, ed uno dei più intimi amici di Sua Maestà.

Lord Carnarvon insieme a Howard Carter nel 1922, all'uscita dalla tomba di Tutankhamon

Il conte era un grande amatore di egittologia e nel 1907 si recò in Egitto intenzionato ad effettuare campagne di scavo per arricchire la propria collezione. Resosi conto della necessità di avere sul campo una persona esperta ed a conoscenza delle difficoltà della ricerca, chiese consiglio a Gaston Maspero che gli indicò come persona più adatta l'archeologo Howard Carter, all'epoca in forte difficoltà.

I due si intesero subito e nacque una profonda amicizia. Con le ricchezze di famiglia Lord Carnarvon finanziò gli scavi di Howard Carter a Tebe (Egitto) e molti altri che ingrandirono la collezione di reperti egizi del conte. L'archeologo aveva però l'intenzione di scoprire, nella Valle dei Re, le tombe mancanti di due faraoni di cui all'epoca si sapeva poco (Amenhotep IV, il faraone eretico, e Tutankhamon, il faraone bambino) e convinse George Herbert a finanziare l'impresa. Grazie alla propria abilità, il lord riuscì ad ottenere la concessione di scavo, all'epoca ancora in mano all'archeologo Theodore M. Davis, e gli scavi iniziarono nel 1917.

Questi durarono cinque anni senza alcun successo e con gravose spese per il conte tanto che giunse sull'orlo, nell'agosto del 1922, di dichiarare conclusa la ricerca. Ma l'entusiasmo ancora vivo di Carter e la sua assoluta certezza di riuscire a trovare la tomba convinsero George Herbert a concedergli ancora una stagione di scavo, tempo necessario per scavare l'ultimo settore rimasto. La campagna riprese il 3 novembre 1922 e già il secondo giorno vide la luce uno scalino di una tomba sconosciuta. Presto si giunse all'ingresso di quest'ultima ed i sigilli alla porta rivelavano che nei millenni non era ancora stata violata da alcuno.

Lord Carnarvon, allora in Inghilterra, venne subito richiamato in Egitto e vi giunse il 20 novembre. Sette giorni dopo assistette, assieme a Carter, all'apertura della tomba che rivelò in quel momento il suo ricco corredo funebre ancora sul posto così come venne sistemato millenni prima. Questa scoperta è, a ragione, considerata la più grande scoperta archeologica del XX secolo, non per la ricchezza del corredo ma perché, per la prima volta, era possibile ammirare una tomba di un faraone mai violata nella storia.

La tomba di Lord Carnarvon
Lo stesso argomento in dettaglio: Maledizione di Tutankhamon.

La morte il 5 aprile 1923 non permise a George Herbert di assistere all'apertura, in due fasi distanziate di un anno, del sarcofago di Tutankhamon. Scomparve pochi mesi dopo la scoperta della tomba a causa di una puntura di zanzara sul volto. Egli si tagliò, durante la rasatura, in corrispondenza della tumefazione prodotta dall'insetto: la ferita gli causò erisipela che evolse in sepsi con conseguente polmonite. La sua dipartita alimentò le dicerie sulla famosa maledizione del faraone[5][6].

A Carnarvon sopravvissero la moglie Almina, che si risposò, e i loro due figli.[7]

Rimpatriata la salma, oggi riposa in una tomba sita a Beacon Hill, vicino al villaggio di Burghclere nell'Hampshire.

Lord George Herbet ed Almina Victoria Maria Alexandra Wombwell ebbero:

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Henry Herbert, II conte di Carnarvon Henry Herbert, I conte di Carnarvon  
 
Elizabeth Wyndham  
Henry Herbert, III conte di Carnarvon  
Elizabeth Acland John Dyke Acland  
 
Harriet Fox-Strangways  
Henry Herbert, IV conte di Carnarvon  
Henry Howard-Molyneux-Howard Henry Howard  
 
Juliana Molyneux  
Henrietta Howard-Molyneux-Howard  
Elizabeth Long Edward Long  
 
Mary Ballard Beckford  
George Herbert, V conte di Carnarvon  
Philip Stanhope, V conte di Chesterfield Arthur Charles Stanhope  
 
Margaret Headlam  
George Stanhope, VI conte di Chesterfield  
Henrietta Thynne Thomas Thynne, I marchese di Bath  
 
Elizabeth Bentinck  
Evelyn Stanhope  
Cecil Weld-Forester, I barone Forester Cecil Forester  
 
Anne Townshend  
Anne Weld-Forester  
Katherine Manners Charles Manners, IV duca di Rutland  
 
Mary Somerset  
 
  1. ^ (EN) J. & J. A. Venn, Herbert, George Edward Stanhope Molyneux, Lord Porchester, in Alumni Cantabrigienses, Cambridge University Press, 1922–1958.
  2. ^ Kathleen Weidner Zoehfeld, Nelson, James, 3, in The Curse of King Tut's Mummy, Random House Books for Young Readers, 2007, ISBN 978-0-375-83862-0.
  3. ^ Barnard Burke, 1914, p.387
  4. ^ Architecture, in House and Garden, vol. 160, n. 1-4, Condé Nast Publications, Ltd, 1994, p. 54.
  5. ^ The Life of Lord Carnarvon, su touregypt.net. URL consultato l'11 dicembre 2010.
  6. ^ Carnarvon Is Dead Of An Insect's Bite At Pharaoh's Tomb. Blood Poisoning and Ensuing Pneumonia Conquer Tut-ankh-Amen Discoverer in Egypt., in New York Times, 5 aprile 1923. URL consultato il 12 agosto 2008.
    «The Earl of Carnarvon died peacefully at 2 o'clock this morning. He was conscious almost to the end.»
  7. ^ Charles Mosley, editor, Burke's Peerage, Baronetage & Knightage, 107th edition, 3 volumes (Wilmington, Delaware, U.S.A.: Burke's Peerage (Genealogical Books) Ltd, 2003).
  • (EN) Fiona Carnarvon, Egypt at Highclere - The discovery of Tutankhamun, Highclere Enterprises LPP, 2009.
  • (EN) Fiona Carnarvon, Carnarvon & Carter - the story of the two Englishman who discovered the tomb of Tutankhamun, Highclere Enterprises LPP, 2007.
  • (EN) Elisabeth David, Gaston Maspero 1846-1916, Pygmalion/Gérard Watelet, 1999 (ISBN 2-85704-565-4).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Conte di Carnarvon Successore
Henry Herbert, IV conte di Carnarvon 1890–1923 Henry Herbert, VI conte di Carnarvon
Controllo di autoritàVIAF (EN69731878 · ISNI (EN0000 0001 2138 3985 · ULAN (EN500291811 · LCCN (ENn82127202 · GND (DE119104644 · BNF (FRcb128193001 (data) · J9U (ENHE987007430077505171 · CONOR.SI (SL150766691