Fumetto di fantascienza
Il fumetto di fantascienza è un particolare genere di fumetto ispirato dal genere letterario omonimo. Esorditi come strisce giornaliere nei quotidiani statunitensi, prima in forma satirica all'inizio del secolo, poi nella più nota forma avventurosa dagli anni trenta, i fumetti fantascientifici si sono diffusi in tutto il mondo e hanno i loro principali editori negli Stati Uniti d'America e in Giappone.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I primi esempi di fumetto di tema fantascientifico compaiono nei primi anni del XX secolo sui giornali statunitensi. Si tratta di vignette satiriche umoristiche: i Marsoozalums (1901)[1] e Mr. Skygack, from Mars (1907) del cartoonist A.D. Condo, pubblicato nel Chicago Day Book, un giornale gratuito distribuito ai lavoratori a Chicago fino al 1917, in circa 400 strisce e singole vignette.[2] Questi fumetti utilizzano il punto di vista dell'alieno giunto sulla Terra da Marte - allora la sede più popolare per la possibile vita extraterrestre - per commentare e criticare le norme sociali.[2]
Il successo del genere fantascientifico avventuroso nello spazio ha invece inizio nei fumetti alcuni anni dopo nel 1929 con le strisce di Buck Rogers (apparso l'anno precedente nelle rivista pulp), poi nel 1934 con le strisce di Flash Gordon di Alex Raymond. A Buck Rogers è stato riconosciuto di avere introdotto nei media popolari il concetto di esplorazione dello spazio,[3] seguendo le orme di pionieri letterari quali Jules Verne, H.G. Wells ed Edgar Rice Burroughs. Le orme di Buck Rogers e Flash Gordon verranno seguite da molti altri eroi spaziali, come Dan Dare (1950).
Nel frattempo, nel 1938, appare Superman, il più celebre extraterrestre protagonista di un fumetto. Da allora molti fumetti fantascientifici sono uniti al tema del supereroe.
Negli anni cinquanta, EC Comics raggiunge un'elevata popolarità grazie a questo tipo di prodotto, ma rischia di fallire a causa della crescente opposizione dei genitori ai fumetti, iniziata dal libro di Fredric Wertham Seduction of the Innocent. Nonostante le proteste, i fumetti di fantascienza continuano a essere pubblicati negli Stati Uniti nel corso degli anni sessanta, rivolti principalmente a bambini e adolescenti. Si torna a produrre fumetti per adulti solo alla fine del decennio.
La prima storia francese a introdurre il tema della fantascienza è Zig et Puce au XXIème Siècle nel 1935, destinata a un pubblico di adolescenti. Il primo fumetto francese fantascientifico per adulti è invece Futuropolis nel 1937-1938, e il suo seguito Electropolis nel 1940. Quando le forze d'occupazione naziste impediscono l'importazione in Francia dei fumetti di Flash Gordon, viene creato Le Rayon U come rimpiazzo. Altri fumetti francesi di fantascienza che iniziarono nel 1943 sono Otomox e L'Épervier Bleu.
In ambito italiano - dove Flash Gordon fin dal 1934 aveva riscosso grande successo - la prima serie a fumetti di fantascienza è del 1936, Saturno contro la Terra su soggetto di Cesare Zavattini, testi di Federico Pedrocchi e disegni di Giovanni Scolari, pubblicata inizialmente su I tre porcellini e quindi in varie altre testate di Mondadori fino al 1946; pur avendo vita breve (7 episodi) è il primo a essere esportato negli Stati Uniti (nel 1940, in Future Comics).[4] Già nel 1935 erano uscite, sul periodico Topolino, le prime incursioni a fumetti nel mondo della fantascienza con le storie S.K.1 di Guido Moroni Celsi, per molti versi simile a Flash Gordon, e Gli uomini verdi di Yambo, tratto dal suo romanzo Atlantide del 1901, che risente più dell'influsso del Verne di Ventimila leghe sotto i mari.
Nel 1939 esordisce sulle pagine dell'Audace Virus, il mago della foresta morta, ideato da Federico Pedrocchi e Walter Molino, che ha per protagonista uno scienziato pazzo intenzionato a conquistare il mondo avvalendosi delle sue futuristiche invenzioni, tra cui il teletrasporto.[5] Gli stessi autori di Saturno contro la Terra si ritrovano nel 1947 con Un uomo contro il mondo, pubblicato su Topolino su soggetto di Cesare Zavattini, testi di Federico Pedrocchi e disegni di Giovanni Scolari.[6] Si tratta del primo fumetto ufficialmente firmato da Zavattini, autore di numerose storie di questo genere.[7]
Anche i manga giapponesi mostrano molto presto elementi fantascientifici. Negli anni cinquanta, Astro Boy (1952) di Osamu Tezuka è uno dei primi manga di fantascienza. Nei decenni successivi, altri mangaka si dedicano al genere, come Leiji Matsumoto (Galaxy Express 999), Katsuhiro Ōtomo (Akira) e Masamune Shirow (Appleseed e Ghost in the Shell).
Nel Regno Unito, la pubblicazione di Eagle fa da volano per il lancio di Dan Dare nel 1950. Negli anni sessanta è la volta di The Trigan Empire e Storm di Don Lawrence, mentre il decennio successivo vede la nascita di 2000 AD[8] e l'introduzione del personaggio del Giudice Dredd. Il suo successo porta alla creazione di molte imitazioni come Tornado, Starlord e Crisis, nessuno dei quali dura più di pochi anni. Un altro esempio è il fumetto polacco Funky Koval.
In Italia esce Nathan Never della Bonelli.
Con l'avvento di Internet, molti fumetti di fantascienza vengono pubblicati per la prima volta online. Tra questi rientrano Polymer City Chronicles del 1994, Schlock Mercenary e Starslip Crisis.
Autori celebri
[modifica | modifica wikitesto]- Dan Barry
- Enki Bilal
- Roberto Bonadimani
- Pierre Christin
- Philippe Druillet
- Warren Ellis
- Juan Giménez
- Jean-Claude Mézières
- Moebius
- Joe Orlando
- Luiz Eduardo de Oliveira
- Katsuhiro Ōtomo
- Alex Raymond
- Masamune Shirow
- Jim Starlin
- Al Williamson
- Wallace Wood
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alfredo Castelli, Alieni a fumetti, su treccani.it, 27 ottobre 2006. URL consultato il 2 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2013).
- ^ a b Ron Miller, Was Mr. Skygack the First Alien Character in Comics?, in io9, 19 settembre 2013. URL consultato il 20 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- ^ Patrick Lucanio, Gary Coville, Smokin' Rockets: The Romance of Technology in American Film, Radio and Television, 1945-1962 (2002). McFarland. ISBN 078641233X
- ^ Pierpaolo Antonello, La nascita della fantascienza in Italia: il caso «Urania», su academia.edu. URL consultato il 1º aprile 2014. in Jeffrey Schnapp e Emanuela Scarpellini (a cura di), ItaliAmerica. Le origini dell'americanismo in Italia, Milano, Il Saggiatore, 2008, pp. 99-123.
- ^ Saturno contro la Terra, su Slumberland.it, 28 ottobre 2009. URL consultato il 5 maggio 2014.
- ^ Michela Carpi, Cesare Zavattini direttore editoriale, Aliberti, 2002, p. 44.
- ^ Fantastiche convergenze della storia di cinema e fumetto, in Fucine Mute webmagazine, 1º novembre 2000. URL consultato il 19 gennaio 2017.
- ^ Paul Gravett, Great British Comics: Nostalgia Ain't What It Used To Be, su paulgravett.com, Comics International, 2005. URL consultato il 4 giugno 2009.«Action's topicality and extreme images sparked a media furore and distributor crackdown, but from its ashes arose 2000AD, the same themes transposed into the 'fantasy' future of science fiction but as dark and disturbing as ever.»
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mike Benton, Science Fiction Comics: The Illustrated History, Taylor History of Comics, Taylor Publishing, 1992, p. 153, ISBN 0-87833-789-X.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su fumetto di fantascienza
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls (a cura di), Comics, in The Encyclopedia of Science Fiction, IV edizione online, 2021.
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