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Corpo militare della Croce Rossa Italiana

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Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana
Stemma del Corpo
Descrizione generale
Attiva1866 – oggi
NazioneItalia (bandiera) Regno d'Italia
Italia (bandiera) Repubblica italiana
ServizioForze armate italiane
TipoSanità militare
RuoloPrimo soccorso in zone di guerra o di operazioni umanitarie multinazionali, protezione civile, CBRN, difesa civile
Dimensione19 314 unità in riserva
Ispettorato nazionaleVia Luigi Pierantoni, 3/5 00146 Roma
PatronoSan Camillo de Lellis
MottoInter Arma Caritas
ColoriBeige Libia IC 038 per i mezzi
Battaglie/guerreTerza guerra d'indipendenza
Guerra italo-turca
Prima guerra mondiale
Guerra civile spagnola
Seconda guerra mondiale
Crisi del Congo
Prima guerra del Golfo
Seconda guerra del Golfo
Guerra del Kosovo
Guerra civile in Libano
Prima guerra civile in Libia
Guerra civile siriana
Guerra civile somala
Guerra in Afghanistan
Operazione Strade sicure
Crisi del Mar Rosso
Missioni di peacekeepingKFOR
ISAF
EUFOR
Missione Italcon Libano
Decorazionimedagliere
Sito internetcri.it/corpomilitare
Parte di
Croce Rossa Italiana
Ministero della difesa
Comandanti
Ispettore nazionaleMagg. Gen. Gabriele Lupini
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Il Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana[1] (CM-CRI) è un corpo militare ausiliario delle forze armate italiane.

La sua costituzione risale al 1866; è amministrato dalla Croce Rossa Italiana sotto le direttive del Ministero della difesa.

Il Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana trae origine dalla disposizione emanata dal Ministro della Guerra del Regno d'Italia il 1º giugno 1866, con la quale il personale delle “Squadriglie di Soccorso”, del Comitato milanese per il soccorso ai feriti e malati in guerra, poi trasformatosi in Associazione Italiana della Croce Rossa, veniva assoggettato alla disciplina militare con l'adozione dell'uniforme e l'equiparazione gerarchica ai gradi del Regio Esercito, e impiegato nella terza guerra d'indipendenza.[2]

Prima guerra mondiale (1915-1918)

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La Croce Rossa Italiana partecipò sul campo con:

  • circa 1.200 ufficiali
  • circa 9.500 militi
  • circa 8.200 crocerossine

Un'aliquota di questo contingente si integrò nelle unità di sanità del Regio Esercito Italiano, mentre la maggior parte era rimasta in servizio presso la stessa Croce Rossa Italiana.[3]

La struttura della Croce Rossa Italiana comprendeva:

  • 209 unità divise tra:
    • 65 ospedali da guerra attendati
    • 3 ospedali di tappa
    • 4 sezioni di sanità
    • 32 ambulanze da montagna
    • 29 posti di soccorso ferroviario
    • 24 treni ospedale
    • 15 sezioni automobili
    • 1 ambulanza lagunare
    • 1 ambulanza fluviale
    • 6 ambulanze radiologiche
    • 1 ambulanza fornita di elettrovibratore
    • 4 bagni doccia mobili

Primo dopoguerra (1919-1939)

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Seconda guerra mondiale (1940-1945)

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Imponente è stato l'impegno del Corpo nel corso della seconda guerra mondiale: 22 ospedali territoriali, 11 ospedali attendati da campo da 100 letti e 35 ospedali attendati da campo, con un impiego di un numero complessivo di oltre otto mila uomini mobilitati e altrettante Infermiere volontarie, operanti su:

  • navi ospedale,
  • treni ospedali sul fronte orientale,
  • ospedali da campo (in Africa, Albania, Grecia, Dalmazia, Croazia, Montenegro, Russia)
  • navi da rimpatrio dei connazionali dall'Africa Orientale.

Guerra di Liberazione (1943-1945)

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Un'ambulanza "Bianchi" del 1938 del Corpo militare della CRI

In seguito all'armistizio di Cassibile, unità del Corpo militare della Croce Rossa Italiana prestarono soccorso alle persone ferite a Porta San Paolo a Roma, nel corso dei combattimenti per la difesa della capitale, ma anche in altre occasioni di resistenza alla Wehrmacht. Inoltre fu particolarmente significativa la partecipazione del Corpo agli scontri in Sardegna, durante la ritirata dei tedeschi verso la Corsica.

Fuori dalla penisola, dopo l'8 settembre 1943, il Gruppo ospedali da campo (formato dal 73º, 74º e 79º ospedale) rimase isolato in Montenegro. Si ricongiunse dopo alcuni giorni di marcia con la 19ª Divisione "Venezia" e gli alpini della "Taurinense", confluendo in seguito nella Divisione italiana "Garibaldi", di cui fece parte fino al termine della guerra.

Nei quasi due anni di conflitto in Italia, le unità del Corpo militare della Croce Rossa Italiana, che includevano anche le Infermiere Volontarie, vennero inquadrate nella 209ª (in supporto al primo distretto britannico) e 212ª Divisione ausiliaria del Corpo Italiano di Liberazione. Con lo scioglimento nel settembre 1944 del CIL, vennero inquadrate nei Gruppi di Combattimento dell'esercito cobelligerante.

Il Corpo militare della Croce Rossa Italiana partecipò attivamente alla guerra di Resistenza, simbolicamente culminata con l'uccisione alle Fosse Ardeatine di due ufficiali, il tenente medico Luigi Pierantoni e il sottotenente commissario Guido Costanzi.

Dal dopoguerra

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Dall'ottobre 1951 al gennaio 1955 l'ospedale da campo n. 68 partecipò con le forze dell'O.N.U. al conflitto in Corea, inquadrato nella Eighth United States Army. Il suo comandante, il maggiore medico Fabio Pennacchi, rappresentò il governo italiano alla firma dell'armistizio di Panmunjeom.

Nel settembre del 1960 fu autorizzato l'intervento di un ospedale da campo per fornire assistenza sanitaria al contingente ONU inviato in Congo a seguito della rivolta del Katanga. In quel conflitto perse la vita nel 1961 il caporale CRI Raffaele Soru, al quale è stata concessa la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.

Il Corpo militare è stato impiegato anche in tempo di pace in occasione di catastrofi naturali, quali l'alluvione di Firenze (1966), il terremoto del Belice (1968), il terremoto del Friuli (1976), l'alluvione della Valtellina (1987), il terremoto in Armenia (1989), i soccorsi alla popolazione rumena (1990). Dall'agosto 1993 fino al marzo 1995 il Corpo militare della Croce Rossa Italiana ha gestito l'ospedale da campo n. 68, installato presso l'aeroporto di Falconara per l'assistenza ai feriti delle guerre jugoslave.

Con legge 25 giugno 1985, n. 342 venne concessa al Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana la bandiera di guerra.

Il decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178 che ha trasformato la Croce Rossa Italiana da ente pubblico ad associazione di diritto privato, ha fatto salve le norme del Codice dell'ordinamento militare del 2010 e del "Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare", che disciplinano l'espletamento dei compiti dei corpi volontari ausiliari delle forze armate italiane.

In seguito all'entrata in vigore della riforma sul terzo settore (22 maggio 2020) si sta cercando di risolvere le controversie relative all'amministrazione mista tra ente privato Croce Rossa e Ministero della Difesa.

Organizzazione

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Disciplina normativa

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La sua organizzazione e il suo funzionamento sono regolati dal codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66/2010), che ha assorbito quasi interamente il regio decreto 10 febbraio 1936, n. 484 e successive modificazioni, rimaste in vigore per oltre 70 anni.

L'espletamento delle proprie funzioni, sia in tempo di pace sia in tempo di guerra, avviene nel rispetto delle convenzioni di Ginevra che costituiscono il fondamento giuridico su cui si fonda l'intera associazione di Croce Rossa e grazie a cui essa può operare in piena legittimità e con il riconoscimento giuridico della quasi totalità delle nazioni presenti sul globo terrestre.

Al vertice del corpo vi è un Ispettore Nazionale (fino al 2001 era definito Ispettore Superiore). Dal 2010 vi è il maggior generale medico Gabriele Lupini.

Comandanti del Corpo

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Insegna Grado Qualifica Nome dal al
Col. med.
Ispettore Principale Medico di 1ª Classe Paolo Postempski
-
-
Magg. Gen. med.
Ispettore Superiore
Fabio Pennacchi
-
-
Gen. Div.
Ispettore Superiore
Alberto Morichetti Franchi
-
-
Col. comm.
Ispettore Superiore
Carlo Badini
-
-
Magg. Gen. comm.
Ispettore Superiore
Luigi Bencetti
1993
2001
Col. comm.
Ispettore Nazionale
Pietro Ridolfi
2001
2008
Col. comm.
Ispettore Nazionale
Roberto Orchi
2008
febbraio 2010
Magg. Gen. med.
Ispettore Nazionale
Gabriele Lupini febbraio 2010 in carica

Centri di mobilitazione

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I Centri di mobilitazione distribuiti su tutto il territorio nazionale, sono gestiti e diretti a livello nazionale dall'Ispettorato nazionale del Corpo militare, e al livello territoriale dai Comandi regione militari.

Centri di mobilitazione fino al 2016
  • I Centro di mobilitazione - Torino, con competenza territoriale sulle regioni Piemonte e Valle d'Aosta
  • III Centro di mobilitazione - Milano
  • IV Centro di mobilitazione - Genova
  • V Centro di mobilitazione - Verona (5ª Base logistica), con competenza territoriale sulle regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia e sulle Province autonome di Trento e di Bolzano
- Ufficio personale e mobilitazione distaccato (V Centro) - Trieste
  • VI Centro di mobilitazione - Bologna
  • VIII Centro di mobilitazione - Firenze (8ª Base logistica)
  • IX Centro di mobilitazione - Roma, con competenza territoriale sulle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo
- Ufficio personale e mobilitazione distaccato (IX Centro) - Ancona (chiuso con O.C. n. 650 del 23 dicembre 2010)
- Ufficio personale e mobilitazione distaccato (IX Centro) - Perugia (chiuso con O.C. n. 650 del 23 dicembre 2010)
  • X Centro di mobilitazione - Napoli, con competenza territoriale sulle regioni Campania, Molise e Calabria
  • XI Centro di mobilitazione - Bari (11ª Base logistica), con competenza territoriale sulle regioni Puglia e Basilicata
  • XII Centro di mobilitazione - Palermo
  • XIV Centro di mobilitazione - Cagliari
Centri di mobilitazione attuali

Con l'entrata in vigore del Provvedimento n. 182 del 31 agosto 2016 del Presidente nazionale la distribuzione dei Centri di mobilitazione non è più su base regionale ma per macro-regioni.

  • Centro di mobilitazione della Croce Rossa Italiana - Nord Ovest: con sede a Genova (Caserma Gavoglio) e competenza territoriale sulle regioni Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia. Accorpa gli ex I, III e IV Centro di mobilitazione e include l'ex CIE di Settimo Torinese e la Sala operativa nazionale (SON) di Legnano. È articolato su:
- Comandante
- Nucleo di supporto al Centro di formazione Nazionale di Bresso (MI) con dipendenza dal Presidente Nazionale della C.R.I. attraverso la prevista linea gerarchico funzionale C.R.I., ferma restando la dipendenza disciplinare dal Comandante del contingente attraverso il Comandante del Centro di Mobilitazione.
Area territoriale (servizi di mobilitazione)
- Ufficio personale e mobilitazione - Genova
- Sostegno ai responsabili N.A.A.Pro. (Nucleo arruolamento e attività promozionali) e relativi Nuclei e agli Ispettorati del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana (II. VV.)
Area operativa (servizi pronto impiego ausiliari delle Forze armate e di Protezione civile)
- Reparto operativo di pronto impiego - Nord Ovest:
o Nucleo Settimo Torinese (TO)
o Nucleo Bresso (MI)
o Nucleo SON Legnano (MI)
o Nucleo Genova
  • Centro di mobilitazione della Croce Rossa Italiana - Nord Est: con sede a Verona e competenza territoriale sulle regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia e sulle Province autonome di Trento e di Bolzano. Include l'ex Centro di mobilitazione e l'ex CIE di Verona. È articolato su:
- Comandante
Area territoriale (servizi di mobilitazione)
- Ufficio personale e mobilitazione - Jesolo (VE)
- Sostegno ai responsabili N.A.A.Pro. e relativi Nuclei e agli Ispettorati II. VV.
Area operativa (servizi pronto impiego ausiliari delle FF. AA. e di P. C.)
- Reparto operativo di pronto impiego - Nord Est:
o Nucleo Verona
  • Centro di mobilitazione della Croce Rossa Italiana - Tosco Emiliano: con sede a Firenze e competenza territoriale sulle regioni Toscana ed Emilia-Romagna. Accorpa gli ex VI e l'VIII Centro di mobilitazione. È articolato su:
- Comandante
- Centro Nazionale Formazione e Addestramento con sede a Marina di Massa con dipendenza dal Comandante del contingente.
Area territoriale (servizi di mobilitazione)
- Ufficio Personale e Mobilitazione - Firenze
- Sostegno ai Responsabili N.A.A.Pro. e relativi Nuclei e agli Ispettorati II. VV.
Area operativa (servizi pronto impiego ausiliari delle FF. AA. e di P. C.)
- Reparto operativo di pronto impiego - Tosco Emiliano:
o Nucleo Firenze
o Nucleo Bologna ·
  • Centro di mobilitazione della Croce Rossa Italiana - Italia Centrale e Capitale: con sede a Roma (Caserma Luigi Pierantoni) e competenza territoriale sulle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Include l'ex IX Centro di mobilitazione e l'ex CIE di Roma. È articolato su:
- Comandante
Area territoriale (servizi di mobilitazione)
- Ufficio personale e mobilitazione - Roma
- Sostegno ai responsabili N.A.A.Pro. e relativi Nuclei e agli Ispettorati II. VV.
Area operativa (servizi pronto impiego ausiliari delle FF. AA. e di P. C.)
- Reparto operativo di pronto impiego – Italia Centrale e Capitale:
o Nucleo Roma
o Nucleo Avezzano (AQ)
o Nucleo “Sala situazione Italia” presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione civile
  • Centro di mobilitazione della Croce Rossa Italiana - Meridionale: con sede a Bari e competenza territoriale sulle regioni Campania, Molise, Calabria, Puglia e Basilicata. Accorpa gli ex X e XI Centro di Mobilitazione e include l'ex CIE di Salerno. È articolato su:
- Comandante
Area territoriale (servizi di mobilitazione)
- Ufficio personale e mobilitazione - Bari
- Sostegno ai responsabili N.A.A.Pro. e relativi Nuclei e agli Ispettorati II. VV.
Area operativa (servizi pronto impiego ausiliari delle FF. AA. e di P. C.)
- Reparto operativo di pronto impiego - Meridionale:
o Nucleo Bari
o Nucleo Salerno
  • Centro di mobilitazione della Croce Rossa Italiana - Sicilia: con sede a Palermo e competenza territoriale sulla regione Sicilia. Include l'ex XII Centro di mobilitazione e l'ex CIE di Buonfornello di Termini Imerese (PA). È articolato su:
- Comandante
Area territoriale (servizi di mobilitazione)
- Ufficio personale e mobilitazione - Palermo
- Sostegno ai responsabili N.A.A.Pro. e relativi Nuclei e agli Ispettorati II. VV.
Area operativa (servizi pronto impiego ausiliari delle FF. AA. e di P. C.)
- Reparto operativo di pronto impiego - Sicilia:
o Nucleo Palermo
o Nucleo Catania (costituendo)
  • Centro di mobilitazione della Croce Rossa Italiana - Sardegna: con sede a Cagliari e competenza territoriale sulla regione Sardegna. Include l'ex XIV Centro di mobilitazione. È articolato su:
- Comandante
Area territoriale (servizi di mobilitazione)
- Ufficio personale e mobilitazione - Cagliari
- Sostegno ai responsabili N.A.A.Pro. e relativi Nuclei e agli Ispettorati II. VV.
Area operativa (servizi pronto impiego ausiliari delle FF. AA. e di P. C.)
- Reparto operativo di pronto impiego - Sardegna:
Nucleo Cagliari
Centri di mobilitazione dal 1º ottobre 2023

A partire dal 1º ottobre 2023 verranno riattivati i Centri di Mobilitazione su base regionale riprendendo la configurazione esistente fino al 2016. L'attivazione sarà graduale e la numerazione verrà assegnata contestualmente all'individuazione del Comandante del Centro di Mobilitazione stesso.

Il Corpo militare volontario esplica le proprie attività istituzionali sia in tempo di guerra sia in tempo di pace.

In tempo di guerra il Corpo militare volontario:

  • provvede all'assistenza, allo sgombero e alla cura dei feriti e delle vittime, tanto civili quanto militari;
  • organizza ed esegue misure di difesa sanitaria antiaerea;
  • disimpegna il servizio di ricerca e assistenza dei prigionieri di guerra, degli internati, dei dispersi, dei profughi, dei deportati e dei rifugiati;
  • svolge attività di assistenza sanitaria in relazione alla difesa civile.

In tempo di pace il Corpo militare volontario:

  • partecipa alle missioni internazionali di pace, a fianco dei reparti delle forze armate e delle forze di polizia impegnate in quei territori, provvedendo all'assistenza medico-sanitaria di civili e militari, collaborando a stretto contatto col personale militare sanitario degli altri reparti delle Forze armate, impiegando mezzi, materiali, potabilizzatori dell'acqua, attrezzature, nonché personale medico altamente specializzato;
  • provvede al mantenimento e alla gestione dei centri di mobilitazione e delle basi logistiche;
  • cura la custodia e il mantenimento delle dotazioni sanitarie;
  • provvede all'addestramento e all'aggiornamento del proprio personale;
  • si occupa della diffusione del diritto internazionale umanitario e delle norme di pronto soccorso sanitario tra il personale delle Forze armate;
  • concorre al servizio di assistenza sanitaria nel caso di grandi manifestazioni ed eventi, nonché per esercitazioni militari;
  • fornisce assistenza sanitaria alle Forze armate e alle forze di polizia nei poligoni di tiro o nel disinnesco ordigni EOD;
  • è impiegato in caso di calamità naturali o disastri con funzioni di protezione civile.

Per svolgere le funzioni di soccorso sanitario di massa, in guerra come in caso di catastrofe, il Corpo opera attraverso l'impiego di reparti, unità e formazioni campali, raggruppamenti e gruppi sanitari mobili, ospedali da campo attendati e baraccati, treni ospedali, posti di soccorso attendati e accantonabili, reparti di soccorso motorizzati.

Personale del corpo militare in sfilata

È costituito da personale arruolato volontariamente e posto in congedo richiamabile. Tale personale è iscritto in due differenti ruoli a seconda dell'età e della posizione nei confronti degli obblighi di leva:

  • Ruolo Normale Mobile
  • Ruolo Speciale

Tutto il personale del Corpo militare volontario è in posizione di riserva, ed è richiamato in servizio attivo, con precetto, al verificarsi di particolari esigenze di emergenza, ovvero per motivi di addestramento e istruzione[4]. Il personale che si trova in servizio permanente è esclusivamente personale civile del Ministero della difesa deputato alla regolare gestione dei centri di mobilitazione e dell'Ispettorato nazionale del Corpo, poiché dal 1º gennaio 2018 non c'è più personale militare del Corpo in servizio attivo.

In seguito all'emanazione della circolare n. 13 del 5 febbraio 2021 da parte dell'INPS, il personale richiamato in servizio attivo non è tutelato dagli effetti della cosiddetta Legge Marconi, la quale garantisce la conservazione del posto di lavoro e il rimborso all'azienda degli oneri stipendiali, in quanto il Corpo non fa parte delle FFAA . Tale situazione è in corso di valutazione in quanto in aperto contrasto con quanto sancito dal Codice dell'Ordinamento Militare; la circolare INPS viene applicata solamente ai dipendenti privati, mentre per i dipendenti pubblici continua ad applicarsi la Legge Marconi. Uno degli effetti principali generato da questa circolare è l'impossibilità di avere aliquote di personale disponibile fuori dai fine settimana; questo comporta una limitata possibilità di impiego del corpo in quanto gli appartenenti, per svolgere le attività di istituto, devono attingere dalle proprie ferie/permessi.

Uniformi, gradi e fregi

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Attualmente per il personale militare della C.R.I. sono adottate le uniformi in uso per l'esercito italiano, conformandosi agli utilizzi previsti per le situazioni di servizio ordinario, combattimento e cerimonia, secondo quanto previsto dal "Regolamento sulle uniformi dell'Esercito" SME-6566 edizione 2009 e dal "Regolamento per la disciplina delle uniformi" SMD-G010 edizione 2002.

Come previsto dal nuovo regolamento[5], il personale chiamato in servizio porta le stellette a cinque punte come segno dello stato giuridico militare a cui è sottoposto. Le uniformi del Corpo militare della C.R.I. sono corredate sulla manica destra e sul petto dal distintivo di Corpo. La 1ª e 2ª convenzione di Ginevra introdussero, già dal 12 agosto 1949, il bracciale sanitario internazionale sia per il personale della Croce Rossa Militare, sia in generale per tutto il personale sanitario delle forze armate. Esso va indossato nei limiti e nelle forme indicate dalle citate convenzioni e consiste in una fascia di tela bianca dell'altezza di 10 cm, sulla quale è cucita una croce di panno rosso. Il bracciale si indossa solo con le uniformi da combattimento e di servizio, sulla manica sinistra e al di sopra del gomito. Ogni bracciale deve essere personale e autenticato dalle competenti autorità secondo le norme della convenzione.

In teatro operativo il bracciale è il simbolo della neutralità e dell'imparzialità e garantisce particolari tutele per il personale. Esso non può essere oggetto di fuoco nemico. Nessuno schieramento può utilizzare uomini muniti di questo bracciale per scopi belligeranti.

Il Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana ha tre bande musicali dislocate a Firenze, Bari e Palermo.

Armi, materiali e mezzi

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  • L'articolo 22 della Convenzione di Ginevra[6] legittima l'utilizzo da parte dei corpi militari di Croce Rossa di armi leggere individuali. Tale uso, in coerenza con i principi di imparzialità e neutralità dell'associazione, è esclusivamente limitato alla protezione del personale, dei feriti e dei pazienti presi in carico, nonché alla difesa delle attrezzature campali e dei mezzi.
  • Sciabola. Per gli ufficiali dello stesso modello di quella prescritta per gli ufficiali di fanteria dell’Esercito Italiano; per i marescialli dello stesso modello di quella prescritta per i sottufficiali dell’Esercito Italiano.
  • Fucile d'assalto Beretta ARX 160 per difesa del ferito, del personale e delle attrezzature campali in contesti operativi ostili.
  • Fucile d'assalto Beretta AR 70/90 per difesa del ferito, del personale e delle attrezzature campali in contesti operativi ostili[9].

Materiali ed equipaggiamenti

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Ruotati tattici

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Ruotati protetti

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  • Iveco VM 90P - Allestimento ambulanza
  • Iveco 40-10 Turbo - Allestimento ambulanza
  • Iveco EuroCargo "Coccodrillo" - Allestimento ambulanza
  • Volkswagen LT 28 - Allestimento ambulanza

Ruotati speciali

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Macchine operatrici

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  • Manitou Maniscopic MHT 10120 L Turbo
  • Minipala Bobcat
  • Torre Faro Lanmar

I mezzi del Corpo utilizzano le targhe CRI.

  • VIII bianco = ex VIII Centro di mobilitazione, Firenze (8° Base Logistica)
  • II amaranto = II Nucleo operativo pronto impiego, Modugno (BA)
  • II bianco = II Nucleo decontaminazione e bonifica, Genova (Nucleo NBCR)
  • IX amaranto = ex IX Centro di mobilitazione, Roma
  • I.N. amaranto = Ispettorato nazionale del Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana, Roma

Bracciale sanitario internazionale

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  • Categoria B

È stabilito dalla 1ª e dalla 2ª convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949 e consiste in una fascia di tela bianca dell'altezza di cm 10, sulla quale è cucita una croce di panno rosso. È portato dal personale del servizio sanitario nei limiti e nelle forme indicate dalle citate convenzioni.

La violazione, da parte del personale che lo indossa, delle condizioni sotto le quali le convenzioni internazionali accordano la protezione, qualora non configurabili come reato, costituiscono comunque grave infrazione disciplinare. Il bracciale si indossa solo con le uniformi da combattimento, di servizio e derivate su entrambe le maniche al di sopra del gomito.

Operazioni nazionali e missioni internazionali

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Operazioni in territorio nazionale in atto

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  • 4 agosto 2008 "Strade Sicure"
  • 2016: Terremoto di Amatrice
  • 2020: Emergenza COVID-19

Operazioni in territorio nazionale concluse

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Missioni oltremare in atto

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Un assetto sanitario composto da un ufficiale medico anestesista-rianimatore e due infermieri di area critica concorre al completamento dell'Aeromedical Staging Unit (E.A.U.) della Task Force Air, assicurando le evacuazioni sanitarie tattiche e strategiche dal teatro operativo afghano.

Nell'ambito della missione ISAF, il Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana fornisce medici e infermieri per il completamento degli assetti sanitari del contingente militare italiano di stanza a Herat, contribuendo al funzionamento del dispositivo AeroMedical Evacuation Team" e del Role 1. Dal mese di ottobre del 2011, un ulteriore medico concorre per il controllo delle acque.

Missioni oltremare concluse

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Onorificenze ricevute

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La Bandiera di guerra del Corpo Militare volontario della Croce Rossa Italiana - Ausiliario delle Forze Armate Italiane - sfila per via dei Fori Imperiali a Roma il 2 giugno 2006 durante la Celebrazione della Festa della Repubblica

La Bandiera del Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana è decorata delle seguenti onorificenze (aggiornamento al dicembre 2018):

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Per le grandi benemerenze acquistate nella campagna di guerra in Libia (1911-1912)»
— Roma, regio decreto 19 gennaio 1912
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Nell'adempimento della sua nobilissima pietosa missione dimostrò in tutta la guerra mondiale spirito di abnegazione, generoso ardore, sereno valore, costante devozione al dovere (1915-1918)»
— Roma, regio decreto 5 giugno 1920
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Nella campagna 1940-1943 e nella lotta di liberazione, seguendo gli alti ideali di umanità ed abnegazione per i fratelli combattenti, ha dato costante prova di virtù militari con sereno ardimento e sprezzo del pericolo, in uno spirito di altruismo e di dedizione al dovere. Campagna 1940-1943; Guerra di Liberazione 1943-1945»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 29 novembre 1954
6 Encomi solenni al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
6 Encomi solenni al valor militare
«Per le benemerenze acquistate durante la campagna di guerra in Libia 1911-1912. Alle ambulanze attendate C.R.I. N. 19, 24, 47, 57, 62, 64»
— Roma, regio decreto 19 gennaio 1913
Encomio solenne al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Encomio solenne al valor militare
«In terra d'Africa durante il conflitto che portò alla conquista dell'Impero, confermò le sue nobili tradizioni altamente umanitarie, prodigandosi in silenzio nell'opera di assistenza e di conforto a prò dei combattenti e delle popolazioni indigene, sempre sprezzante del pericolo, benefica consolatrice. Guerra Italo-etiopica, 3 ottobre 1935 - 5 maggio 1936»
— Roma, Brevetto del 18 novembre 1937
Medaglia d'oro al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Già encomiabilmente prodigatasi nell'alluvione del Polesine e nelle inondazioni nell'Italia Meridionale ed Insulare, la Croce Rossa Italiana, confermando le sue nobili tradizioni di umana solidarietà, di generoso altruismo e di eroica abnegazione, svolgeva durante le nevicate di eccezionale violenza abbattutesi sull'Italia centro-meridionale ed insulare, la propria opera altrettanto meritoria in ogni settore dell'attività assistenziale e sanitaria intervenendo senza sosta ed oltre ogni limite con uomini e mezzi, nel soccorrere le popolazioni colpite in situazioni spesso drammatiche. In innumerevoli occasioni, gli appartenenti al Corpo Militare e le Infermiere Volontarie, sprezzando ogni rischio, accorrevano ovunque era necessario lenire le umane sofferenze e, con ferma volontà di superare qualsiasi ostacolo, riuscivano a portare, anche nelle località più esposte, il conforto della loro preziosa attività, riscuotendo la meritata riconoscenza delle popolazioni colpite e la unanime ammirazione del Paese»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 28 maggio 1956.
Medaglia di bronzo al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Per la coraggiosa ed efficace opera di soccorso, di vettovagliamento e di salvataggio in occasione dell'allagamento del Tevere»
— Roma, regio decreto 26 ottobre 1939
Medaglia d'oro al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«In occasione di violente calamità, abbattutesi su vaste zone del territorio nazionale, riconfermando ancora una volta le nobilissime tradizioni di pronta ed efficiente iniziativa'si prodigava con uomini e mezzi, oltre ogni limite di resistenza. per alleviare le sofferenze delle popolazioni tragicamente provate dai drammatici eventi. Nelle più difficili e rischiose condizioni di, ambiente, con estenuanti e continui interventi di soccorso, offriva rinnovate prove di profonda solidarietà umana e di fervida abnegazione, contribuendo in maniera determinante alla ripresa della vita civile nei centri colpiti. Alluvione del 1966 - Terremoto del gennaio 1968»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 1972
Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«O.N.U., Guerra di Corea 1951-1955»
— .
Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Nel solco di una centenaria tradizione di altruismo e spirito di sacrificio la Croce Rossa Italiana ha impegnato uomini e mezzi, convogliati anche dalle consorelle estere, per soccorrere le popolazioni colpite dal tragico sisma del Friuli, prodigandosi generosamente, in nobile gara di umana solidarietà, nonostante le innumerevoli difficoltà e le incombenti situazioni di pericolo, acché fosse assicurata, tempestivamente e fino ai più sperduti casolari di montagna, l'assistenza morale, sanitaria e sociale alle comunità terremotate. Friuli, terremoto del 1976»
— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 1977
Medaglia di bronzo al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Anche in occasione dell'immane disastro del Vajont, la Croce Rossa Italiana ha confermato, con l'opera altamente umanitaria svolta in soccorso delle popolazioni colpite, le proprie nobili tradizioni di umana solidarietà e di generoso altruismo»
— Roma, Brevetto n. 3863/B del 15 maggio 1964
Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica - nastrino per uniforme ordinaria
«Per l'opera spiegata durante la guerra di redenzione 1915-18. Nell'organizzazione dei servizi sanitari presso l'Esercito combattente e per la diuturna fervida attività nella difesa sociale contro la tubercolosi e la malaria»
— Roma, regio decreto 11 giugno 1922
Gran croce al merito della Croce Rossa Italiana per servizi di guerra, con palma - nastrino per uniforme ordinaria
Gran croce al merito della Croce Rossa Italiana per servizi di guerra, con palma
«Nel solco di una centenaria tradizione che ha visto la Croce Rossa Italiana in ogni evento di guerra prodigarsi in costante generoso apporto all'assistenza ai feriti, ai prigionieri, alle popolazioni colpite, fiancheggiando i servizi di sanità delle Forze Armate, il Corpo Militare della C.R.I. e le Infermiere Volontarie riconfermavano anche nell'ora grigia del 1943 e nella. successiva lotta di liberazione il loro attaccamento all'onore militare ed agli ideali di Patria, di Libertà e di Croce Rossa. Dai Balcani, dove i resti indomiti del gruppo Ospedali attendati C.R.I. mobilitati in Montenegro accorrevano volontariamente nei ranghi delle Divisioni "Venezia" e "Taurinense" per inquadrarsi successivamente nella Divisione italiana "Garibaldi" con la quale operavano con gloriosa fierezza durante quell'intera durissima campagna; dalle Fosse Ardeatine ove si immolavano le giovani vite di ben due Ufficiali della C.R.I.; dalle formazioni ed unità che operavano in seno ai reparti del rinato Esercito italiano ed al seguito delle Armate Alleate, il Corpo Militare della C.R.I. e le Infermiere Volontarie davano ulteriore silenziosa fulgidissima prova di abnegazione e di spiccato senso del dovere. Esempio altissimo, suggellato da una dolorosa scia di Caduti di ogni grado, di fedeltà assoluta alle più nobili virtù umane e, militari, di dedizione consapevole agli ideali di Croce Rossa spinto fino all'olocausto supremo. Balcania - fronte italiano, 8 settembre 1943 - 8 maggio 1945»
— Roma

[Nota: al ramo di palma dorato è sovrapposta una corona turrita dorata, differentemente da quanto illustrato sopra]

Medaglia d'oro al merito della Croce Rossa Italiana per servizi di guerra, con palma - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al merito della Croce Rossa Italiana per servizi di guerra, con palma
«Costantemente compreso dell'alto ideale che lo induce a servire volontariamente sotto il simbolo della Croce Rossa il personale militare della C.R.I. ha riconfermato, nella guerra mondiale 1940-43 e nella successiva guerra di liberazione nazionale, le luminose tradizioni di fede, di abnegazione e di eroismo che dall'epoca del Risorgimento ad oggi mai furono smentite, prodigandosi, oltre i limiti del dovere ed anche fino al sacrificio della vita, nella nobile missione di alleviare i dolori e le miserie della guerra, mantenendo vivo pur nel più oscuro e turbinoso scatenarsi delle passioni e delle violenze, un puro spirito di solidarietà umana sentita ed operante. Seconda guerra mondiale, 1940-1943»
— Roma, Brevetto n. 248 del 1º febbraio 1947

[Nota: al ramo di palma dorato è sovrapposta una stelletta dorata, differentemente da quanto illustrato sopra]

Medaglia d'oro di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per l'opera da essa data nella occasione dei terremoto del 28 dicembre 1908 in Calabria ed in Sicilia»
— Roma, regio decreto 5 giugno 1910
Medaglia d'oro di benemerenza per il terremoto di Avezzano del 1915 - nastrino per uniforme ordinaria
«Per l'opera svolta in occasione del terremoto della Marsica del 13 gennaio 1915»
— Roma, regio-decreto luogotenenziale 8 marzo 1917
Medaglia per i benemeriti del terremoto dell'Armenia (1988) - nastrino per uniforme ordinaria
«A testimonianza dell'opera prestata in favore delle popolazioni dell'Armenia (U.R.S.S.) colpite dal sisma del 7 dicembre 1988»
— Roma, decreto ministeriale 10 gennaio 1991

Per il personale dell'Ospedale da campo nº 68 del Corpo militare della Croce Rossa Italiana inquadrato nelle forze dell'O.N.U., attivo dal 16 ottobre 1951 al 30 gennaio 1955:

Presidential Medal of Freedom (Medaglia presidenziale della Libertà) (Stati Uniti d'America)
Congressional Gold Medal (Medaglia d'oro del Congresso) (Stati Uniti d'America)
Order of Military Merit Chungmu with Gold Star (Ordine del merito militare Chungmu con stella d'oro) (Corea del Sud), 10 giugno 1954
Order of Military Merit Chungmu with Silver Star (Ordine del merito militare Chungmu con stella d'argento) (Corea del Sud), 10 giugno 1954
Presidential Unit Citation (Encomio presidenziale all'Unità) (Corea del Sud), 6 ottobre 1952
Presidential Unit Citation (Encomio presidenziale all'Unità) (Corea del Sud), 30 dicembre 1954
Korean Ambassador for Peace Medal (Medaglia coreana di Ambasciatore per la Pace) (Corea del Sud)
United Nations Service Medal for Korea (Medaglia di servizio delle Nazioni Unite per la Corea) (Organizzazione delle Nazioni Unite)
Cittadinanza onoraria della Repubblica di Corea
  1. ^ In origine semplicemente Corpo militare della Croce Rossa Italiana, ha aggiornato la propria denominazione ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 178/2012.
  2. ^ Corpo Militare - Storia, su cri.it. URL consultato il 29 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2019).
  3. ^ Valentina Bocchi e Andrea Di Betta (a cura di), Il cannone tuona continuamente… Studenti e docenti dell’Università di Parma alla Castrense: vita militare e sanitaria nella Grande Guerra, Parma, Fermoeditore, 2016.
  4. ^ Gazzetta ufficiale, Art. 5 Corpi militari ausiliari delle Forze armate, su gazzettaufficiale.it.
  5. ^ Regolamento sull'uniforme per il personale militare della C.R.I. del 25/08/2018
  6. ^ Convenzione di Ginevra per migliorare la sorte dei feriti e dei malati delle forze armate in campagna (PDF), su altrenotizie.org, 12 agosto 1949. Traduzione in lingua italiana (testo originale francese).
  7. ^ Filmato audio Paolo Cicerchio, 2 giugno 2017 corpo militare cri, su YouTube, 13 giugno 2017. URL consultato il 13 luglio 2018.
  8. ^ Filmato audio Reggio Calabria. 4 Novembre. Dimostrazione del Corpo militare della Croce Rossa, su YouTube, Newz.it, 4 novembre 2017. URL consultato l'8 dicembre 2017.
  9. ^ Fucile Beretta AR 70/90, su Mente Digitale. URL consultato il 16 novembre 2019.
  10. ^ Partecipazione di alcuni militari del Corpo non richiamati in servizio dal XIV Centro di Mobilitazione, ma mobilitati dai Comitati Provinciali/Locali a titolo volontaristico con uniforme civile (tuta rossa).

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