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Classe LK-60Ja

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Classe LK-60Ja
Progetto 22220
L'Arktika fotografato nel 2021
Descrizione generale
Tiporompighiaccio a propulsione nucleare
Numero unità1 (al 2020)
ProprietàRussia (bandiera) Atomflot
CantiereRussia (bandiera) Baltic Shipyard
Impostazione5 novembre 2013
Varo16 giugno 2016
Entrata in servizio21 ottobre 2020
Caratteristiche generali
Dislocamento33.540 t
Lunghezza173 m
Larghezza34 m
Altezza15,02 m
Pescaggio10,5 m
Propulsione2 reattori nucleari
RITM-200 da 175 MWt
Velocità22 nodi (40,74 km/h)
Autonomia220 giorni
Equipaggio53
Note
dati relativi alla capoclasse: Arktika
dati tratti da: Globalsecurity[1]
voci di navi presenti su Wikipedia

La classe LK-60Ja, anche nota come Progetto 22220 Arktika, (in cirillico: ЛК-60Я / проекта 22220 Арктика), è una classe di rompighiaccio a propulsione nucleare di fabbricazione russa, sviluppata negli anni duemiladieci ed entrata in servizio nel 2020 presso la flotta rompighiaccio gestita dalla società pubblica Atomflot.

Progettate per rendere navigabili le rotte artiche a navi mercantili e di ricerca scientifica, sono in grado di farsi strada in banchi di ghiaccio spessi fino a 3 metri e dal 2016, anno del varo della capoclasse, sono state insignite del titolo di navi rompighiaccio più grandi al mondo[2], ereditandolo dalle unità della classe Arktika che sostituiscono.[3]

La costruzione di queste unità si svolge in un momento storico in cui è sempre più forte l'interesse internazionale rispetto all'impiego della rotta artica, la Northern Sea Route, ad uso commerciale[4] in quanto, rispetto alle rotte tradizionali ed in presenza di un adeguato servizio rompighiaccio, si potrebbero diminuire drasticamente tempi e costi di trasporto mercantile tra Oriente ed Occidente.[5]

Di conseguenza, è stata inaugurata una corsa all'Artico che vede coinvolte anche Cina,[6] Stati Uniti[7] e Canada.[8]

La capoclasse ha effettuato il viaggio inaugurale verso il Polo Nord poche settimane prima dell'ufficializzazione della sua entrata in servizio.[9]

I rompighiaccio classe LK-60Ja hanno il doppio scafo. Tra lo scafo esterno e quello interno c'è una zavorra d'acqua, che può essere spostata per aiutare la nave durante le operazioni di rottura. Inoltre, la zavorra può essere pompata fuori, riducendo il dislocamento della nave a 25.450 t, ottenendo così un pescaggio ridotto di 8,55 m. La grande potenza, nonché le dimensioni di queste unità, permettono loro di rompere uno spessore di ghiaccio di quasi 3 m, in maniera continuativa navigando sia in avanti, sia all'indietro.

Tuttavia, la grande potenza dei reattori è anche un limite all'operatività di queste navi: per mantenere i reattori alla giusta temperatura sono costrette a navigare in acque fredde senza quindi poter superare i tropici per dirigersi nell'emisfero meridionale.

Tutte le unità sono state costruite nei cantieri navali di San Pietroburgo.

Nome Cantiere Impostazione Varo Entrata in servizio Stato
Arktika San Pietroburgo 5 novembre 2013 16 giugno 2016[3] 21 ottobre 2020[10] Attivo
Sibir San Pietroburgo 26 maggio 2015 22 settembre 2017 24 dicembre 2021[11] Attivo
Ural San Pietroburgo 25 luglio 2016 25 maggio 2019 22 novembre 2022[12] Attivo
Yakutiya San Pietroburgo 26 maggio 2020 22 novembre 2022[12] 2024 in costruzione
Chukotka San Pietroburgo 16 dicembre 2020[13] 2024 2026 in costruzione
2028[14][15] Previsto
2030[14][15] Previsto
  1. ^ https://www.globalsecurity.org/military/world/russia/lk-60ya.htm
  2. ^ https://www.engadget.com/2016/06/20/russia-unveils-largest-nuclear-icebreaker/
  3. ^ a b http://bellona.org/news/nuclear-issues/2016-06-hull-of-russias-new-goliath-icebreaker-puts-to-water Hull of Russia’s new goliath icebreaker puts to water
  4. ^ (EN) Russia’s new nuclear icebreaker sets sail for Arctic at half steam, su Bellona.org, 24 settembre 2020. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  5. ^ (EN) The Northern Window to the Global World, su Russia in Global Affairs. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  6. ^ (EN) China's new icebreaker completes first Arctic expedition, su The Independent Barents Observer. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  7. ^ Polar icebreakers are key to americas national interest, su defensenews.com.
  8. ^ Public Services and Procurement Canada, Government of Canada consults industry on polar icebreaker, su gcnws, 28 febbraio 2020. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  9. ^ (EN) Russia’s new giant icebreaker sailed straight to the North Pole, su The Independent Barents Observer. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  10. ^ Russia fields most powerful nuclear icebreaker, su arctic.ru. URL consultato il 17 dicembre 2020.
  11. ^ (EN) Baltiysky Zavod shipyard delivers Sibir, first serial icebreaker of Project 22220, to Atomflot, su Portnews. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  12. ^ a b (EN) President of Russia, Ceremony for launching nuclear-powered icebreaker Yakutia and flag-raising ceremony on nuclear-powered icebreaker Ural, su en.kremlin.ru, 22 novembre 2022. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  13. ^ navyrecognition.com, https://www.navyrecognition.com/index.php/news/defence-news/2020/december/9435-russian-baltic-shipyard-has-laid-down-the-fourth-project-22220-nuclear-powered-icebreaker-chukotka.html. URL consultato il 17 dicembre 2020.
  14. ^ a b (EN) Text Malte Humpert, Russian Government Approves $1bn for Construction of 6th and 7th Arktika-class Nuclear Icebreakers, su www.highnorthnews.com. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  15. ^ a b (RU) Правительство одобрило инвестиции на строительство двух новых атомных ледоколов, su TACC, 3 gennaio 2023. URL consultato il 24 gennaio 2023.

Voci correlate

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