Vai al contenuto

Christian Wulff

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Christian Wulff
Wulff nel 2014

10º Presidente federale della Germania
Durata mandato30 giugno 2010 –
17 febbraio 2012
Capo del governoAngela Merkel
PredecessoreHorst Köhler
SuccessoreJoachim Gauck

Ministro presidente della Bassa Sassonia
Durata mandato4 marzo 2003 –
30 giugno 2010
PredecessoreSigmar Gabriel
SuccessoreDavid McAllister

Dati generali
Partito politicoUnione Cristiano Democratica
UniversitàUniversità di Osnabrück
ProfessioneAvvocato
FirmaFirma di Christian Wulff

Christian Wulff (Osnabrück, 19 giugno 1959) è un avvocato e politico tedesco, presidente federale della Germania dal 30 giugno 2010 al 17 febbraio 2012.

Formazione e carriera

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver conseguito l'Abitur, ha completato gli studi superiori di diritto presso l'Università di Osnabrück dal 1980 al 1986. Un anno dopo ha sostenuto il primo esame statale di giurisprudenza, superando il secondo nel 1990.

Da allora è avvocato presso lo studio "Dr Funk, Prof. Dr. Tenfelde und Partner" di Osnabrück, ma è in ferie a causa del suo impegno politico.

Christian Wulff incontrò la sua prima moglie, l'avvocato Christiane Wulff (nata nel 1959) quando erano entrambi studenti a Osnabrück nel 1983; si sposarono nel marzo 1988 ed hanno una figlia, Annalena, nata nel 1993. Nel giugno 2006 Wulff annunciò che avrebbe divorziato dalla moglie, e si sposò successivamente il 21 marzo 2008 con un'assistente del suo ufficio, Bettina Körner (nata nel 1973 ad Hannover). Bettina aveva già un figlio da una precedente relazione; il 12 maggio 2008 la coppia ha dato alla luce il loro primo figlio.[1] Nel gennaio 2013 è stata resa nota la separazione della coppia.[2]

Carriera politica

[modifica | modifica wikitesto]

Ministro presidente della Bassa Sassonia

[modifica | modifica wikitesto]

Appartenente all'Unione Cristiano-Democratica (CDU), dal 4 marzo 2003 al 30 giugno 2010 è stato ministro presidente della Bassa Sassonia.

Presidente federale della Germania

[modifica | modifica wikitesto]

Il 3 giugno 2010 venne indicato da Angela Merkel (non in qualità di cancelliera federale, ma in quanto presidente del partito della CDU) quale candidato per la CDU alla carica di Presidente federale della Germania per le elezioni presidenziali del 2010, dopo che Horst Köhler si era dimesso il 31 maggio.

Il 30 giugno 2010 viene eletto presidente federale della Germania al terzo scrutinio[3]. A seguito delle controversie giudiziarie in cui è incorso, si dimetterà da tale carica il 17 febbraio 2012.[4]

Candidato Partito nominante Primo turno[5] Secondo turno[6] Terzo turno[7]
Voti Percentuale Voti Percentuale Voti Percentuale
Christian Wulff CDU, CSU, FDP 600 48,3 615 49,7 625 50,2
Joachim Gauck SPD, Grüne 499 40,2 490 39,6 494 39.7
Luc Jochimsen Linke 126 10,1 123 9,6 ritirato
Frank Rennicke NPD 3 0,2 3 0,2
Astenuti 13 1,0 7 0,6 121 9,7
Voti validi 1241 99,8 1238 99,5 1240 99,7
Affluenza 1242 99,8 1239 99,6 1242 99,8

Controversie giudiziarie

[modifica | modifica wikitesto]
Christian Wulff nel 2010.

Il 13 dicembre 2011 il popolare tabloid Bild ha pubblicato la notizia di un finanziamento di 500.000 euro, un mutuo a tasso agevolato del 4%, che Wulff avrebbe ottenuto da un amico, Egon Geerkens, imprenditore, per la realizzazione di un appartamento in Bassa Sassonia[8], in cambio di favori. Secondo quanto emerso nei giorni successivi, Wulff avrebbe inoltre fatto pressioni sul giornale per evitare la pubblicazione della notizia. Il presidente ha ammesso una telefonata al direttore del giornale e l'esistenza del prestito, ma si è giustificato sostenendo di non aver violato alcuna legge. Bild ha denunciato pure che un altro imprenditore, produttore cinematografico, David Groenewold, ha avuto favori dal presidente tedesco, quando era governatore della Bassa Sassonia. L'imprenditore Groenewold è proprietario di una holding, la Odeon Ag che ha sede a Monaco di Baviera. Nel 2007, Groenewold fondò ad Hannover, capoluogo della Bassa Sassonia, la società Waterfall Productions, che ottenne una fidejussione di oltre 4 milioni di euro proprio dalla regione, una società la Waterfall Production che non è mai esistita. È stato successivamente reso noto che Groenewold ha anche pagato a Wulff alcuni giorni di soggiorno in un albergo dell'isola di Sylt[9].

La vicenda assume rilievo politico: inizialmente il cancelliera Angela Merkel e la coalizione di governo hanno difeso Wulff dalle accuse, ma dopo che il 16 febbraio 2012 la procura di Hannover ha chiesto la revoca dell'immunità prevista per il capo dello Stato, diversi esponenti di maggioranza hanno mostrato disagio per la situazione.[8] Questo fatto ha portato Wulff a rassegnare le proprie dimissioni.[10] Il 27 febbraio 2014 è stato assolto dal Tribunale di Hannover dall'accusa di corruzione.[11]

  1. ^ spiegel.de
  2. ^ (DE) Robert von Lucius, Der Glanz war nur Schein, in Frankfurter Allgemeine Zeitung, Hannover, 7 gennaio 2013. URL consultato il 17 marzo 2024.
  3. ^ corriere.it
  4. ^ www.ansa.it
  5. ^ UPDATE 3-Revolt mars German presidential victory for Merkel | Reuters, su uk.reuters.com. URL consultato il 30 giugno 2010.
  6. ^ German’s Left Party Candidate withdraws from Presidential Election | Forex News and Commentary by FXDD, su forex.fxdd.com. URL consultato il 30 giugno 2010 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2011).
  7. ^ Gavin Hewitt, BBC Europe editor, Merkel candidate Wulff wins presidency on third attempt, su news.bbc.co.uk, BBC News. URL consultato il 30 giugno 2010.
  8. ^ a b Angela Merkel annulla visita a Roma. Presidente tedesco Wulff verso dimissioni, in la Repubblica, 17 febbraio 2012. URL consultato il 17 febbraio 2012.
  9. ^ Tutti i guai del Presidente Tedesco Wulff Archiviato il 7 marzo 2014 in Internet Archive.. Il Journal. Mondo. 12 febbraio 2012.
  10. ^ it.euronews.net. URL consultato il 17 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2012).
  11. ^ Germania: assolto ex presidente Wulff, su ansa.it.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente federale della Germania Successore
Horst Köhler 30 giugno 2010 – 17 febbraio 2012 Joachim Gauck
Controllo di autoritàVIAF (EN25532766 · ISNI (EN0000 0001 2209 5600 · LCCN (ENn2003110185 · GND (DE124295533